Re: Re:
Iceman.88, 05/02/2014 16:29:
Non sono d'accordo.
Se credi di poter dare di più ma rimani ingabbiato in un character uguale a se stesso da 3 anni (o se ti vedi costantemente scavalcato da star che ritornano dopo anni e fanno 2-3 match in 12 mesi), fai benissimo ad andare via. Tanto più a fine contratto, quando nessuno ti può dire nulla.
Non è un male se alcuni lottatori ragionano pensando che non esiste solo la WWE: Punk e Del Rio sono due esempi "giusti", il primo perchè non ha mai messo la federazione al primo posto, non è mai stato un aziendalista nel vero senso della parola, il secondo perchè viene da un contesto altrettanto ricco di prestigio e tradizione, ed in cui arrivare in WWE casomai è la ciliegina, non tutta la torta.
E cmq è inutile girarci intorno: se se ne vanno Zack Ryder o Dolph Ziggler (per citarne un altro trattato bene bene in WWE) non frega nulla a nessuno. O meglio, a nessuno di quelli che contano. Una fetta di pubblico sarà risentita, ma per la WWE sarà una piccola perdita, dimenticabile in poco tempo.
Se se ne vanno Punk e Del Rio, invece, è una rottura di cazzo a Stamford. Perdi un top face, una top star, un top top, ed il volto messicano su cui la WWE aveva deciso di puntare per lungo tempo.
Il tutto, in un periodo caldissimo dell'anno (ma questo riguarda più Punk, non so quando scade il contratto di Del Rio).
Sono d'accordo se consideri il comportamento di Punk in un certo senso irrispettoso e non professionale. Ma se vuoi mettere la pulce all'orecchio alla WWE, è il pezzo grosso quello che deve mollare baracca e burattini.
No no, aspetta (mi riferisco alla frase in grassetto), devo puntualizzare una cosa che non si evince dal mio post precedente. Il "vada a cagare pure lui" per Del Rio è da leggersi in linea di principio, non per questioni contrattuali. A fine contratto può fare quello che gli pare, se ha abbastanza denaro può pure smettere di lavorare per sempre dal giorno successivo a quello in cui scade l'accordo con la federazione.
Ci mancherebbe, è un suo diritto e, come dicevo nel primo punto, è la sostanziale differenza tra questa situazione e quella di Punk.
La seconda parte è pienamente condivisibile, se si vuole dare un segnale devono essere i Punk a darlo, non i Ryder. Ma io ripeto il mio punto di vista, i Ryder hanno tutte le ragioni di questo mondo per piantar grande, i Punk, a mio modesto avviso, no.
La prima parte invece non mi trova d'accordo, e lo sai. E, senza volerlo, mi hai dato anche la motivazione principale del perchè Punk non è mai stato, non è, e non sarà mai LA top star (frase sottolineata).
Tu mi dici: "
Non è un male se alcuni lottatori ragionano pensando che non esiste solo la WWE".
Bella frase, ma io ti rispondo con una riflessione. Un Del Rio, che molla perchè non viene valorizzato abbastanza, dove potrebbe ottenere più di quanto ottiene nella federazione di Vince?
Attenzione, non parlo solo di soldi (e non ho mai sentito parlare gente così attaccata ai soldi come quella che fa wrestling), mettiamoli da parte. Dove potrebbe raggiungere quel mix di popolarità e di riconoscimenti che ottiene adesso in WWE?
L'altra volta Casper diceva giustamente "non ci sono alternative" e torto non ne ha. Una top star che molla la WWE, cosa può avere altrove? La TNA, da quello che ho capito non seguendola, non naviga in buone acque. Le federazioni indipendenti... beh, Del Rio ha sempre detto che non ci sarebbe mai tornato.
Un Sin Cara va dove gli pare dopo la WWE, Del Rio, se la TNA non può permetterselo, torna a casina, alla fine della fiera.
Dopo rispondo pure all'altro post (e pure a Voices). Tanto a occhio e croce direi che mi sta venendo l'influenza, quindi non faccio una mazza.