Re:
Jacques-Louis David, 1/26/2012 9:21 PM:
atom ma perchè ce l'hai tanto a morte con gli imprenditori?
sono loro che, nel bene o nel male, mandano avanti il mondo da quando c'è l'uomo...è ovvio che provocano ingiustizie a volte, ma sono indispensabili, negarlo è da comunisti (nel vero senso etimologico della parola, non come lo intende berlusconi)
in italia i problemi non sono solo legati alle tasse nn pagate dagli imprenditori, ma anche dai costi abnormi della pubblica amministrazione, dalla presenza della mafia, direttamente ed indirettamente, in molte regioni, alla perenne discontinuità della politica, e a tante altre cose...non la butterei in vacca dando le colpe agli imprenditori
te che lavoro fai?
Ce l'ho con la classe imprenditoriale italiana perché sono loro che, circa 10 anni fa, si sono accordati con Berlusconi perché facesse leggi che consegnavano loro più potere e libertà, potere che hanno prontamente abusato. (ti ricordi le parole di D'Amato?)
Ce l'ho perché, dati ISTAT, siamo uno degli 11 paesi UE che spende meno in ricerca (siamo davanti a Ungheria, Lituania, Polonia, Grecia, Malta, Bulgaria, Slovacchia, Romania, Cipro, Lettonia) e di conseguenza siamo il paese UE considerato avanzato con meno brevetti registrati, e che ha ovviamente meno addetti nel settore ricerca e sviluppo.
Ce l'ho perché hanno sempre vissuto sulle spalle della collettività, i prestiti per aprire, gli sgravi per avviarsi, gli incentivi perché non vendevano, le misure protezionistiche (finché si poteva), la cassa integrazione; questo si chiama privatizzare i profitti ma socializzare le perdite, perché i nostri imprenditori sono i primi ultra liberal-capitalisti quando c'è da intascare soldi, o c'è da aumentare il proprio potere, ma sono dei comunisti quando c'è da chiedere soldi allo stato.
Gli imprenditori italiani sono anche i collusi con la mafia, non denunciano, perché fare affari con la mafia conviene più che farli regolarmente, se denunciassero, verrebbero protetti.
E si, i problemi dell'Italia sono strettamente legati all'evasione fiscale delle partite IVA e delle persone giuridiche, perché l'evasione è il 18% del PIL, sono circa 150 miliardi di euro che mancano, sono 2 finanziarie di quelle pesanti.
Senza parlare del sommerso.
E questo per parlare degli italiani, poi ci sono le questioni transnazionali.
Non voglio parlare del lobbysmo, perché lì la colpa è 50/50, colpa di chi lo fa, ma anche colpa di chi si fa corrompere.
La classe imprenditoriale degli ultimi 30 anni è quella che non si è fatta scrupoli a mandare in mezzo alla strada (in senso figurato) milioni di persone, per andare a sfruttare schiavi nel sud est asiatico, in centro america, e adesso in africa, o per andare ad avvantaggiarsi di sistemi profondamente corrotti come quelli ex sovietici; se ne sono fregati di danneggiare i loro Paesi e le economie che avevano permesso loro di prosperare (per dare i numeri, si parla di quasi 25 milioni di posti di lavoro persi negli USA negli ultimi 30 anni, 46% del manifatturiero, causa delocalizzazione). Io personalmente non trovo né comprensibile, né giustificabile, lo sfruttamento del lavoro di schiavi in nome del profitto.
(Così come non trovo giustificabile ed accettabile l'abusare delle posizioni di chi è più debole per aumentare il proprio profitto, per parlare di Italia.)
E questo lo hanno fatto tutti, ormai non ha molto senso parlare della figura dell'imprenditore come creatore di posti di lavoro, perché i posti li crea, ma all'estero, e a me, anzi, a noi, di quei posti di lavoro non dovrebbe fregarcene nulla.
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Non confonderti però, io non voglio sminuire l'importanza dell'iniziativa privata, ma sono fortemente critico verso queste modalità di fare impresa.
Io lavoro con la politica, quindi queste problematiche neanche mi sfiorano.
Però è da persona civile incazzarsi, far notare le colpe, e cercare di migliorare le cose.
Perché questo sistema che vede solo il profitto mi ricorda tanto quei tiranni pronti a passare su chiunque per il potere.