L’orsa Daniza morta durante la cattura: «Non ha retto l’anestesia»
Rabbia e polemiche per la morte dell’orsa che a ferragosto aveva ferito un uomo nei boschi del Trentino. Il Corpo Forestale apre un’inchiesta: «Perplessità sulla cattura»
Dopo quasi un mese di latitanza l’orsa Daniza è morta. Catturata nella notte tra mercoledì e giovedì «non è sopravvissuta alla telenarcosi», cioè all’anestesia sparatale per sedarla. A dare la notizia è stata la Provincia di Trento in un comunicato. È finita così la vicenda dell’orsa che a Ferragosto, per difendere i propri cuccioli, aveva ferito un uomo nei boschi del Trentino. Dopo l’accaduto la Provincia di Trento aveva prima deciso di ucciderla e poi di catturarla perché ritenuta potenzialmente pericolosa. Per salvare Daniza si erano mobilitate le associazione animaliste che ora denunciano «negligenze» e chiedono di chiarire cosa è accaduto. Ma non sono gli animalisti si mobilitano. Il Corpo Forestale annuncia subito l’apertura di un’inchiesta e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti spiega: «Abbiamo già inviato alla Provincia di Trento la richiesta di una relazione». Intanto commozione e rabbia si diffondono sulla Rete e nasce l’hastag #giustiziaperdaniza.
«Preso e liberato uno dei cuccioli»
La notizia della morte di Daniza viene data dalla Provincia di Trento nella mattinata di giovedì. «In ottemperanza all’ordinanza che prevedeva la cattura dell’orsa Daniza, dopo quasi un mese di monitoraggio intensivo, la scorsa notte si sono create le condizioni per intervenire, in sicurezza, con la telenarcosi - si spiega in un comunicato - L’intervento della squadra di cattura ha consentito di addormentare l’orsa, che tuttavia non è sopravvissuta». «È stato possibile catturare con la medesima modalità, per poi prontamente liberarlo - aggiunge la Provincia - anche uno dei due cuccioli, che è stato dotato di marca auricolare per assicurarle il costante monitoraggio. A tal fine sul posto è già operativa la squadra d’emergenza». La Provincia conclude spiegando che dell’episodio sono stati informati il ministero dell’Ambiente, l’Ispra e l’Autorità giudiziaria. «Per Daniza l’autopsia è prevista già in giornata». Indagine del Corpo Forestale
Nell’attesa che le analisi sul corpo dell’animale chiarisca cosa esattamente ha ucciso Daniza, la morte dell’orsa dopo l’anestesia apre una serie di dubbi sull’accaduto. Il primo a chiedere chiarimenti è i Corpo Forestale dello Stato che annuncia di aver aperto un’indagine ipotizzando i reati di maltrattamento di animali e uccisione senza motivo reale dell’animale. «Già in agosto avevamo espresso forte preoccupazione per la sopravvivenza dei cuccioli dell’orsa Daniza - spiega la Forestale in una nota - nel caso appunto fosse stata catturata».
Il ministro dell’Ambiente: «Chiesto chiarimenti»
Si muove anche il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti (che comunque viene chiamato in causa e di cui in molti chiedono le dimissioni) che in una nota fa sapere che ha «già inviato alla Provincia di Trento la richiesta di una relazione sull’accaduto, per chiarire la dinamica dei fatti e chiedendo misure affinché episodi come questo non si ripetano più». «La morte di un’esemplare di un orso - afferma Galletti - è sempre una sconfitta. Ora pensiamo a seguire e tutelare i due cuccioli».
Le reazioni
Intanto le reazioni alla notizia della morte di Daniza si moltiplicano. Tra rabbia e commozione Su Twitter, oltre all’hastag #iostocondaniza è nato anche quello #giustiziaperdaniza. Non mancano anche le prese di posizioni ufficiali e politiche. In primis delle organizzazioni ambientaliste e animaliste (Lav, wwf, Enpa, Lipu, Legambiente) ma anche della politica. Vittoria Brambilla, Beppe Grillo e diversi parlamentari del M5s, esponenti di Sel ma anche di Forza Italia e Lega, chiedono chiarimenti sull’accaduto. «Ciò che è accaduto all’orsa Daniza non è un incidente né un fatto casuale: è un animalicidio in pieno regola - dice l’Enpa - Consideriamo responsabili di questa morte tutte le autorità che hanno fatto del terrorismo psicologico contro l’orso». Sulla stessa linee anche Lav e Wwf che chiede «che siano accertate le eventuali responsabilità, per evitare nuove morti di questi preziosi animali, specie protetta dall’Unione Europea verso cui l’Italia è responsabile». «Ancora una volta, un animale innocente ha perduto la vita per l’arroganza e l’incapacità dell’uomo», commenta a nome della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, l’on. Michela Vittoria Brambilla esprime «profonda indignazione» per l’uccisione dell’orsa Daniza, che non è sopravvissuta alla narcosi della cattura, e chiede ai responsabili politici di trarre le «debite conseguenze», «lasciando la propria carica».
«L’uccisione dell’orsa Daniza è grave perché non ha nulla di casuale», denuncia la senatrice del pd Monica Cirinnà. «Avevo sollecitato da tempo il Ministro Galletti con un’interrogazione a mia firma e sottoscritta da senatori di vari gruppi chiarendogli che in Trentino si stava costruendo la strada per l’uccisione degli orsi dopo aver beneficiato, assieme ad altri enti territoriali, di contributi comunitari per ben 12 milioni di euro per favorire la reintroduzione dell’orso e la coesistenza con l’uomo:. Chiedo che immediatamente venga tolta la gestione degli orsi alla Provincia Autonoma di Trento poiché incompetente, affidando gli orsi alle cure e alla protezione armata del Corpo Forestale dello Stato».
Anche il M5s si mobilita. Beppe Grillo, dal blog, rilancia l’hastag #giustiziaperdaniza e i parlamentari del Movimento Cinque Stelle delle Commissioni Agricoltura e Ambiente commentano chiedono un audizione in Aula del ministro dell’Ambiente.
Il «caso» Salvini
Una polemica a parte è quella suscitata dalle parole del numero uno della Lega Nord Salvini, che ha scritto su twitter: «In Italia si può uccidere un orso, ma non si possono toccare spacciatori, rapinatori, clandestini e delinquenti vari. Vergogna, qualcuno deve pagare!». Parole dure che non sono passate inosservate, soprattutto a chi non ha dimenticato «l’iniziativa della sua Lega che proprio in Trentino, alla festa di Imer aveva organizzato un vergognoso e incivile banchetto di carne d’orso (specie protetta e in via d’estinzione), fermato in extremis dall’intervento dei Nas», denuncia Bonelli dei Verdi. «È davvero vergognoso che l’uccisione dell’orsa Daniza venga strumentalizzata per la propaganda di chi ha prestato il proprio simbolo a iniziative vergognose come quella della festa leghista di Imer - conclude Bonelli -. Salvini dovrebbe semplicemente vergognarsi e chiedere scusa a tutte le persone che si battono per difendere la vita ed il benessere degli animali».
Salvini a casissimo.
L'ashtag di Beppe.
Una fiumana di animalisti prevedibilmente pronta alla Marcia su Trento.