Fatemi capire bene...

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Y2J the best
00martedì 30 agosto 2011 09:36

Mezzo problema l’hanno,anzi l’avrebbero risolto Berlusconi
e Bossi. A forza di alzare la soglia imponibile, il «contributo di solidarietà» è proprio sparito dalla manovra economica
. Anche se nel ballo degli emendamenti è riuscito fuori anche quello del leghista Massimo Garavaglia, che propone di far sopravvivere il prelievo cancellato non solo per i parlamentari ma anche per i calciatori. Nell’ipotesi di una cancellazione totale, a giocatori e Lega di A rimarrebbe solo un motivo di scontro prima di arrivare alla firma delle società sull’accordo collettivo: il famoso articolo 7 sugli «allenamenti differenziati». In ogni caso, però, «l’11 settembre si deve assolutamente giocare»: Giancarlo Abete l’ha detto categoricamente e separatamente a Maurizio Beretta e Damiano Tommasi. Il presidente della Federcalcio e il d.g. Antonello Valentini hanno infatti incontrato Lega A e Aic a Via Allegri due ore ciascuno e a ciascuno hanno rifilato un tassativo «si deve giocare». Cioè: sminato (forse) l’affare supertassa, bisogna che si metta a posto tutto anche sull’altro fronte. Tra oggi e domani la Federcalcio formulerà il testo definitivo. E a quel punto niente mal di pancia: un altro rinvio sarebbe intollerabile.

Certo la vicenda non ha ancora scollinato l’ostacolo dell’articolo 7. La Federcalcio ha spiegato che «metterà a disposizione di Beretta e dei 20 presidenti l’intera documentazione dei 15 incontri fatti per giungere all’accordo sul contratto». Compresa l’intesa del 7 dicembre che Beretta continua a considerare solo «di massima», anche se con Abete il presidente della Lega avrebbe ammesso: «È passato del tempo ed è cambiata la situazione».

Beretta e Tommasi hanno parlato di clima sereno. Ma la distanza rimane. La Lega vuole che l’articolo 7 sia riscritto con un nuovo testo, al massimosarebbe disposta ad accettare che l’interpretazione fornita da Abete sia firmata dalle parti e resa parte integrante del contratto; l’Aic vorrebbe che fosse rispettato l’accordo del 7 dicembre e il testo del contratto restasse quello sottoscritto dal presidente onorario Sergio Campana a maggio: «L’interpretazione di Abete resta tale».

Su questo deve lavorare la mediazione federale. Di fatto l’Assocalciatori ha accettato il testo interpretativo di Abete e ha anche abbonato la parola «temporaneamente» dalla frase che indica come lo staff tecnico possa, per motivi organizzativi, possa far effettuare allenamenti differenziati ai calciatori della rosa. Il passo per l’intesa sembra dunque breve, ma nelle avvelenate vicissitudini del nostro pallone mai dire mai. Anche se le parti hanno capito che l’accordo non si può, ma si deve trovare. E firmare.

Ditemi che ho capito male io [SM=x2584917]
AtomBomb
00martedì 30 agosto 2011 12:57
Hai capito bene, è stato fatto per non toccare gli amici.
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