Il movimento lanciato da Oscar Giannino (che tutti amiamo ricordare così)
Le regole passano per la limitazione del numero di mandati, lo stop al finanziamento pubblico dei partiti, l’eliminazione preventiva di ogni conflitto d’interesse, il coinvolgimento dal basso di aderenti ed elettori. Il programma, in 10 punti, prevede iniezioni massicce di liberismo (meno tasse e meno Stato), incentivi al merito, abbattimento del debito con attivi patrimoniali pubblici, freno alla spesa corrente, imposte su lavoro e impresa del 6 e 5% e un radicale riorientamento del welfare verso giovani e donne.
Gli incentivi alla rottamazione sono rafforzati dalla presenza tra gli animatori del listone-partito liberista di Zingales, bocconiano professore di finanza all’Università di Chicago e consigliere economico di Matteo Renzi. Resta un forte collegamento con due comprimari come Emma Marcegaglia e Luca Cordero di Montezemolo, apparentati nella tradizione liberal-riformista ma lontani dalla gente comune per catodica distanza.
Insomma, un misto fra Beppe Grillo e Milton Friedman
Un altro estremista che viene a insudiciare la politica italiana
Più liberismo
Un po' come curare un cancro ai polmoni fumando di più