I pensatori politici più influenti della storia

Dall'antica grecia ai giorni nostri,fate un elenco di 10,15 20(come volete) pensatori politici con l'opera/e(non per forza libri,ma anche discorsi,lettere ecc) che ritenete piu' influenti a livello politico.Quindi quei pensatori che coi loro lavori abbiano condizionato la politica nel corso dei tempi.

Adam Smith
Jeremy Bentham
Carl Marx
Thomas Munn
Nicolò Machiavelli
Lenin
Turgot

i primi che mi vengono in mente. Sperando di aver capito il senso del topic

Locke, Rousseau, Marx, Toqueville, Hegel, Lenin, Machiavelli, per certi aspetti anche Nietszche per quanto concerne superuomo ed eterno ritorno (seppur mal interpretati da gente tipo D'Annunzio ed Hitler )

Gesù e i suoi 4 amici: Luca, Matteo, Marco e Giovanni
hanno influenzato talmente tanto la storia e la politica dal primo al XXI secolo. sicuramente i vangeli non li hanno scritti loro, e anzi sono stati modificati e rimodificati infinite volte a piacere dei potenti e delle correnti di pensiero, ma il "merito" se lo prendono loro. poi ovviamente i politicanti hanno talmente male interpretato quegli scritti che sono arrivati a fare stragi inaudite e a comportarsi in modo indegno per secoli nel nome dell'originale pensatore.

Aristotele
Machiavelli
Hobbes
Locke
Marx

zx,ma tipo un Agostino o un San Paolo li in mezzo non ci stanno?

Chi ha piu' competenza faccia delle correzioni a questo schema:

Grecia:Platone e Aristotele
Roma:Cicerone e Seneca
Cristianesimo e Medioevo:San Paolo(lettera ai romani),Agostino d'Ippona;Tommaso
Umanesimo e Umanesimo Cristiano:Machiavelli,Thomas More,Erasmo
Riform:Lutero e Calvino
Assolutismo e Giusnaturalismo:Bodin,Grozio,Hobbes e Locke
Illuminismo :Montesquieu,Rousseau,Kant,Smith
800:Hegel,Marx
900:Lenin,Hitler,Keynes

mickfoley82, 19/05/2014 15:10:

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zx,ma tipo un Agostino o un San Paolo li in mezzo non ci stanno?

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Li metterei un passo dietro, non tanto per importanza, quanto perché non li vedo come "pensatori politici" in senso stretto tanto quanto i 5 che ho elencato (o almeno 4/5 di quelli, già Locke per me è leggermente meno "politico").

E comunque se dovessi citare qualcuno dal medioevo avrei pochi dubbi sul mettere Marsilio davanti a tutti. Se volessimo allargare gli orizzonti ci sarebbero pure un tot di papi, mi viene in mente Gregorio VII e la Dictatus Papae, per dire.

Tanto per riprendere il tuo schema e allargarlo un po':

Grecia: Platone, Aristotele, stoicismo (per gli sviluppi a Roma, soprattutto)
Roma: Cicerone e Seneca
Cristianesimo e Medioevo: San Paolo (lettera ai romani), Agostino d'Ippona, Gregorio VII, Tommaso, Ockham, Marsilio
Umanesimo e Umanesimo Cristiano: Machiavelli, Thomas More, Erasmo
Riform: Lutero e Calvino
Assolutismo e Giusnaturalismo: Bodin, Grozio, Hobbes e Locke
Illuminismo: Montesquieu, Rousseau, Kant, Smith
800: Fichte, Hegel, Marx, Mill, Bakunin
900: Lenin, Gramsci, Heidegger (in rappresentanza di Hitler), Keynes, Rawls

Se per influenza si intende il fatto che istituzioni, movimenti politici si siano ispirati o siano esistiti a partire da un´opera, escluderei i greci, in primis Aristotele e Platone. Platone a Siracusa é ancor oggi, sinonimo di figura di merda per un pensatore.

Escluderei anche Heidegger, molto impolitico come pensatore e francamente dubito che hitler fosse a conoscenza dell´individuo Heidegger...al massimo fu Hitler a influenzare Heidegger, ma piú che influenza, Heidegger era una persona meschina e come ogni essere meschino lecco il culo al potere.

Sgombrato il campo da equivoci.

Pre-Machievelli é sempre difficile pensare una filosofia politica effettiva o effettuale...proprio perché in Machiavelli inizia quella cesura tra teologico e politico e il pensare si apre al mondo e ai suoi conflitti...(nell´antichitá ci sarebbe Cicerone...che perö politicamente influenzo pochissimo se non nulla)

dunque

600: Hobbes

700: Locke, Montesquieu, Rousseau

800: Hegel, Marx

900: Kelsen, Schmitt (che forse é il piú influente), Lenin, Gramsci.

post-70: scuola di Chicago, Foucault, Negri.

under 50: si intravede poco quanto niente....direi Donna Haraway ma influenza effetivamente poco; é un periodo di transizione dove si ricicla parecchio. Oddio si é sempre riciclato, ma ad oggi troppa filosofia politica si perde nelle accademie e ha perso contatto con i bisogni, le sofferenze, i desideri.

Intendo anche Rogerio,quanto certi concetti hanno inciso sulla storia.Storia principalmente intesa come ,lotta per il potere,consenso,teoria dello stato,diritti ecc

Rogerio l'Agostinismo Politico non lo reputi rilevante?

Ma infatti io non citerei Hitler. C'è differenza tra pensatori politici e personaggi politici/storici, tra influenza del pensiero e influenza di fatto. Nazionalismo, socialismo nazionale (del quale Mussolini è stato pure un pensatore più influente) già esistevano, lui li ha solo conditi di xenofobia, razzismo biologico e cagate isoteriche che nulla hanno a che vedere col pensiero politico in sè. E' stato un abile agitatore delle masse (prima di imporre il regime e rendere la strada ancor più spianata), uno che ha saputo strumentalizzare le paure e istigare le credenze di un popolo, sta al livello di un Nerone.

Agostino ha inciso ...molto piú dei greci; perö ecco la formazione dei governanti, dei dirigenti, dei regnanti nell´antichitá non passava necessariamente attraverso lo studio. Roma repubblicana é un eccezione, voglio dire Aristotele era il tutore di Alessandro Magno e la prassi politica del Magno non rispetta per niente i libri di politica aristotelici...Platone andö a Siracusa per realizzare la repubblica dei filosofi---tramite un dittatore (stessa fesseria pensata da Heidegger)---e per poco non ci lasció le penne.

Per forza di cose i piú influenti sono i moderni.

Ma io su quasi tutti i manuali di pensiero politico ho Hitler non altri,greg.

rogerio guerrero, 19/05/2014 17:48:

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Escluderei anche Heidegger, molto impolitico come pensatore e francamente dubito che hitler fosse a conoscenza dell´individuo Heidegger...al massimo fu Hitler a influenzare Heidegger, ma piú che influenza, Heidegger era una persona meschina e come ogni essere meschino lecco il culo al potere.

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Oddio, adesso non c'ho veramente sbattimento di mettermi a rileggere quelle 2-3 cose che avevo letto a riguardo, ma diciamo che la cosa è abbastanza reciproca: Hitler influenzò Heidegger ma pure Heidegger fornì al nazismo delle basi ontologiche da cui partire.

Questo fermo restando che Schmitt l'avevo dimenticato nel mio elenco precedente e, sì, è importantissimo pure lui.

mickfoley82, 19/05/2014 18:05:

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Ma io su quasi tutti i manuali di pensiero politico ho Hitler non altri,greg.

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Ma è ovvio, se mi studio il pensiero politico del XX secolo non posso non passare dalla sua figura e da ciò che ha comportato. E' contestuale. Ma nel progresso del pensiero politico è stato un punto di rottura, non ha creato paradigmi che hanno influenzato il modo di concepire la politica.

Plutarco
Cicerone
Seneca
Boezio
San Tommaso d'Aquino
Sant'Agostino
Sant'Anselmo
Guglielmo di Ockham
Dante Alighieri
Thomas More
Machiavelli
Buonarroti
Locke
Hobbes
Mill
Smith
Montesquieu
de Tocqueville
Rousseau
Voltaire
Marx
Popper
Schopenhauer
Nietzsche
Schmitt
Weber
Wittgenstein
Foucalut

ZX24, 19/05/2014 18:18:

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Oddio, adesso non c'ho veramente sbattimento di mettermi a rileggere quelle 2-3 cose che avevo letto a riguardo, ma diciamo che la cosa è abbastanza reciproca: Hitler influenzò Heidegger ma pure Heidegger fornì al nazismo delle basi ontologiche da cui partire.

Questo fermo restando che Schmitt l'avevo dimenticato nel mio elenco precedente e, sì, è importantissimo pure lui.

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Secondo me invece l´ontologia di Heidegger non ha niente a che fare con il nazismo...anche perché i nazisti non potevano certo mettersi a capire Essere e Tempo. C´é il sogno/delirio di Heidegger di fare del nazismo l´orizzonte politico della sua filosofia...ma non fu considerato.

I testi politologici nazisti non hanno alcun concetto o visione heideggeriana; sono intrisi di biologia, linguistica, antropologia, medicina politica. Hitler parlava di se come grande medico della nazione tedesca...non certo il filosofo/pastore immaginato da Heidegger. Nei campi erano i medici a decidere della vita e della morte, non a caso ci fun un processo dei medici.
Tra l´altro mentre heidegger mantiene una differenza ontologica tra uomo e altri esseri, per i nazisti alcuni esponenti della specie uomo erano ben al di sotto e avevano meno diritti di cani e gatti...Hitler stesso era vegetariano convintissimo.

Etienne de la Boetie non citato

E' qui per la figura di merda di Voices?

MatthewDeschain, 19/05/2014 19:23:

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E' qui per la figura di merda di Voices?

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Che c'entro io?

Tra i non citati aggiungo Pufendorf, padre del Volontarismo giuridico.

scusate l'ignoranza ma Keynes quali sono le sue teorie più importanti? E che impatto hanno avuto a livello storico?

-Voices-, 19/05/2014 20:30:

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Che c'entro io?

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:giurato:

Cosa Giurateggi.

A proposito una puntata di Cosmos ha fatto vedere la storia di Faraday, il vecchio topic di Mick ha quindi dei vincitori se solo l avessero vista quelli che non lo conoscevano e siamo noi