Vendola sfida Bersani: "Stati generali del centrosinistra o andiamo da soli"
L'asse tra il leader Sel e Di Pietro
«Iniziamo ad aprire il cantiere,
la linea di Hollande è vincente»
roma
«Convochiamo gli stati generali del futuro, del centrosinistra come luogo per salvare il Paese. Bersani dice no? Io e Di Pietro apriamo il cantiere, cominciamo lo stesso da soli». Il leader di Sel Nichi Vendola lancia l’appello anche a nome del leader Idv Di Pietro a Pier Luigi Bersani durante la registrazione di "In onda" su La7.
Tanto Vendola quanto Di Pietro propongono di andare oltre la foto di Vasto, coinvolgendo ampie fette della società civile ma rilanciando quel progetto vincente di centrosinistra.
«Bisogna costruire un’alleanza molto più vasta - dice Vendola - con alleati che secondo me sono attualmente soprattutto non dentro ma fuori il quadro politico. Io voglio sapere qual è l’idea, qual è il programma per l’Italia, altrimenti è solo un balletto dell’alleanzismo e delle formule non me frega niente».
«Stiamo parlando di numeri e formule dei quali ai cittadini non frega niente - dice il
leader Idv a sua volta - io chiedo un programma chiaro e preferisco stare fuori dal grumo di potere di chi si guarda allo specchio e pensa di rappresentare il Paese mentre rappresenta solo sè stesso. Stabiliamo tre cose chiare: no a candidati condannati, incompatibilità certa fra gli incarichi elettivi ed altre funzioni come quelle di avvocato o commercialista, niente incarichi di Governo, centrale o periferico, per i rinviati a giudizio».
«Io ero in attesa dei risultati del governo Monti ma è stata una delusione grande e il voto dimostra che è fallita l’ipotesi del Pd di condizionare il partito. Ora dico a Bersani che rispetto le sue scelte ma, come si vede, la linea vincente è quella di Hollande, è battere la politica della Merkel. Io sono disponibile a un programma socialdemocratico di tipo europeo per dare una svolta al nostro Paese», afferma ancora Vendola, per il quale «mentre si sta sfasciando un mondo e le politiche europee e italiane negli ultimi 30 anni ci hanno portato nel precipizio, bisogna discutere di una proposta politica di sinistra, non delle tarantelle, del gioco dei quattro cantoni o di giochini di società sulle alleanze che a me non interessano».
«C’è bisogno di far riapparire quel soggetto evocato e scomparso che si chiama centrosinistra - prosegue il leader - che avrebbe vinto di più alle amministrative se fosse stato vivo come soggetto politico nazionale». Per questo Sel e Idv lanciano una proposta di stati generali del centrosinistra al leader del Pd e Vendola aggiunge: «Non m’interessa il giochino di guadagnare potere d’interdizione, la mia partita è quella di trasformare la qualità politica di una proposta di centrosinistra».
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Di Pietro intanto ha preparato una lista di 100 tecnici che dovrebbero aiutare nel cambiamento.
La data per la svolta dovrebbe essere, ancora una volta, la festa nazionale IDV a settembre.
Detto questo, o agiscono, oppure è inutile parlare a vanvera, posto che mettere pressione al PD potrebbe essere la strategia giusta.