Il bosone di Higgs

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The monster abyss 87
00martedì 30 agosto 2011 00:03
sembra sempre meno probabile l'esistenza della particella suina


Nuovi dati presentati alla Lepton-Photon Conference
Sempre più difficile la caccia al bosone di Higgs

La ricerca continua con margini sempre minori, e solo una riduzione delle incertezze sperimentali potrà dare indicazioni ulteriori sull’esistenza - o la non esistenza - della particella
Il bosone di Higgs, l’elusiva particella la cui ricerca impegna i fisici da decenni," sta esaurendo i posti in cui nascondersi": lo dichiara il comunicato del CERN di Ginevra a proposito dei risultati degli esperimenti ATLAS e CMS del Large Hadron Collider presentati ieri alla Lepton-Photon Conference, in corso a Mumbai, in India.

In sintesi, l’elaborazione degli ultimi dati raccolti con l’acceleratore ha escluso l’esistenza della particella nell’intervallo di massa tra 145 e 466 GeV, con un intervallo di confidenza del 95 per cento.

Secondo le attuali conoscenze teoriche, il bosone di Higgs, se effettivamente esiste, è prodotto principalmente dall’interazione di due gluoni (le particelle che tengono insieme neutroni e protoni all’interno del nucleo atomico). Si sa inoltre che l’Higgs è una particella molto massiccia e che decade in tempi brevi in particelle più leggere, secondo diversi meccanismi denominati “canali di decadimento”, ciascuno dei quali lascia nei rivelatori una particolare “firma”.

I principali canali di decadimento sono il gamma-gamma (con produzione di due raggi gamma), il WW (con produzione di due bosoni W, che a loro volta decadono in particelle più leggere) e lo ZZ (con produzione di due bosoni Z, che a loro volta decadono in particelle più leggere): il primo dovrebbe essere quello preferenziale se l’Higgs avesse una massa abbastanza limitata, intorno a 100 GeV, mentre se fosse più pesante, non inferiore a 130 GeV, dovrebbero essere più probabili gli altri due canali.

Ecco allora che per cercare lo sfuggente bosone di Higgs i fisici delle particelle procedono a ritroso: misurano la frequenza di rivelazione di raggi gamma e dei prodotti di decadimento del bosone W e del bosone Z per porre dei limiti massa dell’Higgs.

Il paradosso che si presenta ora è non sembra esserci un eccesso di eventi in nessuno dei canali previsti, e i range di energia possibili si riducono sempre più, al punto che già qualcuno ammette che il bosone di Higgs potrebbe essere un miraggio.

In definitiva, la ricerca continua con sempre minori margini, e solo una riduzione delle incertezze sperimentali potrà dare indicazioni ulteriori sull’esistenza, o sulla non esistenza, del bosone di Higgs. (fc)
MasslessMeson
00martedì 30 agosto 2011 00:14
Ottimo.
zimbabwe
00martedì 30 agosto 2011 09:41
Magari non c'entra niente, ma vabbè.

Ho letto sull'Internazionale che in Sudafrica stanno costruendo una rete gigantesca di radiotelescopi con l'obiettivo di osservare la situazione dell'universo dopo il Big Bang. Cazzata o verità? Oppure sono io, probabilmente, che mi sono spiegato male.


Si, si, sfottetemi pure che me lo merito! [SM=x2631402] [SM=x2631402]

Ma come cazzo ho fatto a scrivere PRIMA...
MatthewDeschain
00martedì 30 agosto 2011 09:45
Re:
zimbabwe, 30/08/2011 09.41:

Magari non c'entra niente, ma vabbè.

Ho letto sull'Internazionale che in Sudafrica stanno costruendo una rete gigantesca di radiotelescopi con l'obiettivo di osservare la situazione dell'universo prima del Big Bang. Cazzata o verità? Oppure sono io, probabilmente, che mi sono spiegato male.




Prima del BigBang......[SM=x2631402]

Chiedersi che c'era prima del BigBang è come chiedersi cosa c'è più a nord del Polo Nord...
The REAL Capt.Spaulding
00martedì 30 agosto 2011 09:49
avevo letto BUSONE
MatthewDeschain
00martedì 30 agosto 2011 09:51
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 30/08/2011 09.49:

avevo letto BUSONE




Strano... [SM=x2584912]
martozen
00martedì 30 agosto 2011 12:17
Re:
Il bosone di Higgs è come la corazzata Potemkin

zimbabwe, 30/08/2011 09.41:

Magari non c'entra niente, ma vabbè.

Ho letto sull'Internazionale che in Sudafrica stanno costruendo una rete gigantesca di radiotelescopi con l'obiettivo di osservare la situazione dell'universo dopo il Big Bang. Cazzata o verità? Oppure sono io, probabilmente, che mi sono spiegato male.


Si, si, sfottetemi pure che me lo merito! [SM=x2631402] [SM=x2631402]

Ma come cazzo ho fatto a scrivere PRIMA...



si ho sentito anche io del progetto, sono una serie radiotelescopi collegati tra loro in pratica invece di costruire un solo grosso radio telescopio ne costruiscono tanti di dimensioni minori e li collegano tra loro ed hanno un effetto migliore, il progetto prevede di costruire una rete globale e se non sbaglio di mezzo c'è il SETI.

Per MM e appassionati vari:
Cercando info ho trovato questa notizia, sinceramente mi sembra un enorme cazzata.
Me ne date conferma o devo iniziare a venerare Shi'ar, skrull; Vulcaniani, Klingon e compagnia cantante?

www.segnidalcielo.it/segnali_vita_et.html

The StarChild
00martedì 30 agosto 2011 12:31



ciao bosone [SM=x2656726]
Mark Noble
00martedì 30 agosto 2011 12:34
Niente flashforward, quindi...
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