Il giocatore europeo più grande (topic per baskettari)

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vinc78
00lunedì 5 ottobre 2015 10:29
Causa impegni lo apro solo ora ma è figlio di una discussione con degli amici all'ultimo europeo di basket.

Qualcuno, con ancora negli occhi la scintillante serie di prestazioni di Pau Gasol, sosteneva che lo spagnolo poteva essere considerato il più grande giocatore europeo di ogni tempo.

Io che, ahimè, ho qualche anno in più, obiettavo che in passato ci sono stati grandi giocatori che però, visti i tempi, non hanno potuto esprimersi al meglio in America e qinudi guadagnarsi la fama che meritavano.

In ogni caso, se sul più grande di tutti c'è quasi unanimità, sul n. 1 europeo la discusisone può essere più aperta.

In ordine sparso e senza voler essere esaustivo:
Gasol
Parker (forse il n. 1 per palmares, quattro anelli NBA e qualcosina anche con la nazionale)
Nowitzki (il miglior marcatore di sempre non americano in NBA se non erro ed un titolo che ha tanto di suo)
Kukoc
Petrovic
Divac
Bodiroga

E potrei continuare a lungo.
Visto che non è una classifica dal punto di vista NBA (perchè non vuol dire che chi non ha giocato/dominato in NBA non ci può stare)vado con il cuore e dico Saboni. Alto, altissimo, grosso, rapido, intelligente, tecnico. Ha fatto in tempo a far bene, a tratti benissimo, a Portland pur essndo ormai ultratrentenne, mezzo rotto e con il gomito troppo spesso sollevato. Nascesse oggi cosa diventerebbe uno così?
MatteDj
00lunedì 5 ottobre 2015 10:35
Komazec [SM=x2584208] [SM=x2584208] [SM=x2584208] [SM=x2584208] [SM=x2584208]
FasterBetterStronger
00lunedì 5 ottobre 2015 10:36
Drazen Petrovic è stato per l'Europa ciò che Lebron James è stato per l'America.
Un prototipo di giocatore del futuro arrivato con 35 anni di anticipo.
Nessuno, e sottolineo nessuno, in Europa ha mai avuto quell'aurea di onnipotenza cestistica che aveva Drazen.

E comunque nella tua classifica manca Sabonis.
vinc78
00lunedì 5 ottobre 2015 10:38
Re:
FasterBetterStronger, 05/10/2015 10:36:

Drazen Petrovic è stato per l'Europa ciò che Lebron James è stato per l'America.
Un prototipo di giocatore del futuro arrivato con 35 anni di anticipo.
Nessuno, e sottolineo nessuno, in Europa ha mai avuto quell'aurea di onnipotenza cestistica che aveva Drazen.

E comunque nella tua classifica manca Sabonis.




Wè, l'ho scritto alla fine e ho detto che è il mio n. 1 [SM=x3921728]

"Il principe del baltico"....ma che bel soprannome è?
MatteDj
00lunedì 5 ottobre 2015 10:40
Mancherebbe un certo Djordjevic

Sasha Danilovic [SM=x2584208]
vinc78
00lunedì 5 ottobre 2015 10:45
Ho detto che non è esaustiva...però motivate, non perchè non mi fido ma perchè davvero di alcuni non ricordo la loro carriera, le loro caratteristiche...Petrovic ok ed anche di Sabonis, ricordo quando ero piccolo che avevano quasi un'aurea leggendaria. Il lituano poi con quella sua statura, mamma mia che tempi...
Dirty Harry
00lunedì 5 ottobre 2015 11:42
Petrovic e Sabonis sono inarrivabili per chiunque, se non altro perchè precursori dei vari Gasol, Dirk, Parker, Peja e così via. Senza Mozart e Sabas gli europei non avrebbero credibilità e saremmo ancora fermi al più grande giocatore spagnolo di tutti i tempi che marcisce facendo il dodicesimo a Portland.
Dirty Harry
00lunedì 5 ottobre 2015 11:51
Per Drazen basti dire che nella finale di Eurocup dell'89 ne ha messi 62.

SESSANTADUE.

IN FINALE.

Per Sabonis, anche se non mi piace, mi rifaccio a wikipedia:

"After the 1994–95 European season, Sabonis and Portland contacted one another about a move to the NBA. Before signing Sabonis, Portland's then-general manager Bob Whitsitt asked the Blazers team physician to look at Sabonis' X-rays. Illustrating the impact of Sabonis' numerous injuries, Whitsitt recalled in a 2011 interview that when the doctor reported the results, "He said that Arvydas could qualify for a handicapped parking spot based on the X-ray alone." (...)
The question that surrounds Sabonis' NBA career revolves around how good he could have been had he played in the NBA during his prime. Sabonis was nearly 31 when he joined the Blazers, by which time he had already won multiple gold medals, suffered through numerous injuries and had lost much of his mobility and athleticism. In Bill Simmons' "Book of Basketball", Arvydas Sabonis the international player is idealized while Arvydas Sabonis the Blazer is described as "lumbering up and down the court in what looked to be concrete Nikes" and ranking "just behind Artis Gilmore on the Moving Like a Mummy Scale." In ESPN's David Thorpe's view, Sabonis would be the best passing big in NBA history and possibly top 4 center overall, had he played his entire career there. In Clyde Drexler's view, if Sabonis had been able to spend his prime in Portland next to the plethora of other Trail Blazers' All Stars (Drexler, Terry Porter, Buck Williams and "Cliff" Robinson), Trail Blazers would "have had four, five or six titles. Guaranteed. He was that good. He could pass, shoot three pointers, had a great post game, and dominated the paint."
Kop_82_21
00lunedì 5 ottobre 2015 11:55
Il mio preferito è Navarro
Il più forte penso sabonis
Quello che ha fatto meglio in NBA forse Dirò Nowitzki
TripleHvsHbk
00lunedì 5 ottobre 2015 12:37
Cazzo quanto potevo odiare Danilovic. Quasi peggio di Rigaudeau.

Un fenomeno però. Quel gioco da 4 in finale non me lo scorderò mai. Ho bestemmiato tipo per un anno.
HeavyMachineGun
00lunedì 5 ottobre 2015 12:45
Sex droga Bodiroga [SM=x2584208]


Non è che io sia proprio un esperto di basket ma quanto mi ha fomentato in quegli anni a Roma [SM=x2584208] [SM=x2584208]
Mr.HHH
00lunedì 5 ottobre 2015 12:50
Sabonis, Dirk e Petrovic, ad questi nomi non si esce.
Leggermente sotto Gasol Pau.
D Vaz
00lunedì 5 ottobre 2015 12:54
Petrovic aveva il tiro costruito da ore ed ore in palestra (da piccolo era più o meno incapace di tirare)

comunque in ogni caso il migliore europeo non può non venire dai balcani, ergo basta chiedere a Sergione:

I magnifici sette
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Creato Lunedì, 11 Ottobre 2010
Scritto da Sergio Tavčar
Prendo spunto dalla posta di un fedele lettore per cominciare una serie di post dedicati al giochino che sembra tanto attrarre gli appassionati, cioè quello di fare delle top list di ogni possibile cosa, in questo caso di giocatori della storia del basket. Metto subito le mani avanti: questo tipo di giochini mi riesce sempre molto antipatico perchè esclude quello che secondo me, al di là della valutazione soggettiva che è di per sè fallace, è l'elemento fondamentale di ogni classifica, che è il contesto sia sociale che soprattutto temporale. Però in effetti è un giochino a cui è difficile sottrarsi, per cui ci si può anche provare, se non altro per stimolare una riflessione ed anche per alimentare le classiche dispute inutili e stupide da Bar sport che girano attorno a se stesse come una vite senza fine nella quale ognuno ha contemporaneamente sia ragione che torto.

Comincio con l'argomento a me più familiare e cioè la classifica all time dei giocatori jugoslavi, se non altro per scaldare un po' i motori in vista del pezzo forte, quello che sono sicuro scatenerà tutte le reazioni possibili di ogni tipo e genere, dal cinico all'appassionato, dal tecnico all'emotivo, della classifica all time dei giocatori italiani.

L'inizio è facile. Basta andare su questo stesso sito all'intervista rilasciata tre anni fa a Porto San Giorgio al collega Luca Maggitti per sapere su come la penso sui primi tre. Che sono stati: il più bel giocatore che io mai abbia visto in Jugoslavia, quello che sarei andato a vedere sempre, a prescindere, e cioè Mirza Delibašić, il più grande di tutti, quello che ha cambiato il modo di intendere il basket in Jugoslavia, Krešimir Ćosić, ed ovviamente il giocatore che più ha scatenato la fantasia di tantissimi appassionati prima in Europa e poi anche in America, il Mozart dei canestri Dražen Petrović. Almeno per me questi tre sono cementati sul podio e nessuno me li potrà togliere.

Poi c'è il gruppo dei "secundi inter pares" che sono più o meno mezzo scalino sotto i primi tre. Il primo di questi secondi (scusate) è quello che secondo me avrebbe potuto essere il più grande di tutti, ma che per mia somma delusione non lo è stato, parlo di Toni Kukoč. (Per continuare a leggere clicca sotto su "leggi tutto")

Mi spiego: Kukoč era un genio assoluto del basket, giocatore multidimensionale capace di vedere cose in campo che solo lui vedeva. E in più aveva quasi 2 metri e 10, aveva tiro quando serviva, fisicamente era una specie di tiramolla tentacolare e, facendo felici i cultori della difesa, è stato, quando voleva, il più grande difensore fra i sommi. Chiedere informazioni a chi doveva attaccare la 1-3-1 della Jugoplastika con Kukoč davanti di punta. Lui giocò una partita perfetta nella finale dell'Eurolega '91, la terza di fila vinta dalla Jugoplastika, senza Radja e Ivanović facendo letteralmente di tutto e di più. Poi andò alla Benetton dove c'era Vinnie Del Negro e poi ancora a Chicago nella tana di Michael Jordan, quello a cui la fama europea di Kukoč era andata tanto sulle scatole che nella finale olimpica del '92 si incaricò personalmente di fare in modo che i suoi compagni lasciassero segnare tutti, ma non Kukoč (compagni che si chiamavano Barkley, Malone, Ewing...). Kukoč si adattò da lì in poi a fare il giocatore unidimensionale praticamente castrando tutto il suo genio, facendo una cosa alla volta e non tutto, a 360 gradi, come faceva prima. Per questo per me lui è dietro ai primi tre. Ed è assieme ad altri tre campionissimi che sempre secondo me non si possono discutere, che sono stati Dragan "Cobra" Kićanović, Dražen "Praja" Dalipagić e Vlade Divac. Tutti questi erano giocatori che in giornata davano la netta sensazione di essere immarcabili, caratteristica questa che distingue il campionissimo dal semplice campione. Chi mi conosce sa che uno dei miei difetti (anche se per me è il mio più grosso pregio) è quello che, una volta maturata una convinzione, essa diventa granitica, adamantina, e che niente la può più scalfire, tanto che questo tipo di atteggiamento mentale viene da tempo definito dai miei amici quale "convinzione tauceriana" per definizione. Per dire che su questi sette la mia convinzione è di tipo, appunto, "tauceriano".

Poi avanti si può parlare e discutere e diventa questione di gusti. Per esempio mi riesce difficile collocare i tre grandissimi della prima preistorica epoca del basket jugoslavo, e cioè Ivo Daneu, Radivoj Korać e Pino Giergia. Sono stati tutti e tre fuoriclasse assoluti nell'epoca in cui giocavano e forse le capacità di leadership e di playmaking puro di Ivo Daneu rimarranno insuperabili. Però allora si giocava un altro basket, per cui nel prosieguo della mia analisi non li considererò più.

Un giorno in redazione (no, perchè mentire? Al bar bevendo il caffè mattutino) ci siamo divertiti con Robi Siljan (che era anche lui perfettamente d'accordo sui primi sette), a fare le classifiche fino ad un'ipotetica squadra di 12 uomini. E qui cominciavano i problemi. Allora facendo ordine: play-guardie: su due non ci possono essere dubbi (sempre tralasciando Daneu) e sono Zoran Slavnić e Dejan Bodiroga. Ali: anche qui due sembrano staccarsi dagli altri, Damir Šolman e Žarko Paspalj. Per chi ha contato con pazienza sono già undici. E ci sarebbero ancora i centri: anche qui su due non ci dovrebbero essere dubbi, parlo di Željko Jerkov e Dino Radja. E Ratko Radovanović? Bel problema. Ecco, forse lui era un mezzo gradino sotto, se non altro perchè sia Radja che Jerkov avevano anche il tiro dalla media. E sono già 13-14. E allora Skansi, Tvrdić, Djordjević, Danilović, Stojaković...dove li mettiamo?

Non so. Metteteli voi, fate le vostre liste e divertitevi. Ripeto: una lista vale l'altra, anche se non azzardatevi a toccarmi i primi sette, perchè se lo fate mi arrabbio.
Dirty Harry
00lunedì 5 ottobre 2015 13:06
Con tutto il rispetto per Sergione, un piccolo ricordo di chi era Sabonis prima degli infortuni:



David Robinson, che poi avrebbe avuto una discreta carriera NBA, annullato, distrutto, ciao grazie e mandaci una cartolina.



34 ANNI.

Matthew Holden
00lunedì 5 ottobre 2015 14:46
Se consideriamo la carriera NBA l'unica risposta accettabile è Dirk.
Se si considera tutto probabilmente Sabonis poi Dirk poi Drazen, seguiti da Gasol e Divac.
fossadeileoni89
00lunedì 5 ottobre 2015 19:42
concordo pienamente con voi ma visto dal vivo bodiroga era eccezionale
D Vaz
00lunedì 5 ottobre 2015 19:49
Re:
Dirty Harry, 05/10/2015 13:06:

Con tutto il rispetto per Sergione, un piccolo ricordo di chi era Sabonis prima degli infortuni:



David Robinson, che poi avrebbe avuto una discreta carriera NBA, annullato, distrutto, ciao grazie e mandaci una cartolina.



34 ANNI.





Sergione ha fatto la sua lista dei top jugoslavi

avesse parlato di europei avrebbe messo sicuramente Sabas

e comunque Robinson era un poveretto
D Vaz
00lunedì 5 ottobre 2015 20:01
Re:
Dirty Harry, 05/10/2015 11:42:

Petrovic e Sabonis sono inarrivabili per chiunque, se non altro perchè precursori dei vari Gasol, Dirk, Parker, Peja e così via. Senza Mozart e Sabas gli europei non avrebbero credibilità e saremmo ancora fermi al più grande giocatore spagnolo di tutti i tempi che marcisce facendo il dodicesimo a Portland.




perchè tutto questo razzismo verso un crucco



[SM=x2584293]
D Vaz
00lunedì 5 ottobre 2015 20:08
comunque, ad minchiam, tra quelli che ho visto:

kukoc

sabas

danilovic

nowitzki

divac

bodiroga

andrea meneghin

radja

jasikevicius

becirovic
fossadeileoni89
00lunedì 5 ottobre 2015 21:41
potevi omettere danilovic dai
piango ancora su quella azione
D Vaz
00lunedì 5 ottobre 2015 21:46
Re:
fossadeileoni89, 05/10/2015 21:41:

potevi omettere danilovic dai
piango ancora su quella azione




per me non era fallo

e comunque ho messo anche Saniboy [SM=x2584914]
D Vaz
00lunedì 5 ottobre 2015 21:49
comunque nella classifica ci si potrebbe mettere anche Ginobili, che pur essendo argentino è europeo di formazione cestistica
fossadeileoni89
00lunedì 5 ottobre 2015 21:52
Re: Re:
D Vaz, 05/10/2015 21:46:




per me non era fallo

e comunque ho messo anche Saniboy [SM=x2584914]




pure per me
ecco perché mi rode

saniboy [SM=x2584254] [SM=x2584254]
eterno grazie sia a lui e a marco madrigali [SM=x2584290]

virtus merda
fossadeileoni89
00lunedì 5 ottobre 2015 21:52
Re:
D Vaz, 05/10/2015 21:49:

comunque nella classifica ci si potrebbe mettere anche Ginobili, che pur essendo argentino è europeo di formazione cestistica




tanto figlio di troia quanto bravo
ShearerWHC
00lunedì 5 ottobre 2015 21:54
E El Diablo?
Fight 4 Your Freedom!
00lunedì 5 ottobre 2015 21:59
granoche gioca a pallone
Fight 4 Your Freedom!
00lunedì 5 ottobre 2015 21:59
posa il fiasco cice
D Vaz
00lunedì 5 ottobre 2015 22:00
Re:
ShearerWHC, 05/10/2015 21:54:

E El Diablo?




e Chiappucci cosa c'entra in questa discussione?

https://en.wikipedia.org/wiki/El_Diablo_(nickname)

[SM=x2584914] (giuro che non ho modificato io quella pagina)
casper-21
00martedì 6 ottobre 2015 08:47
RIK SMITS.

Anche solo per quell'overtime senza Shaq che se non fosse stato per la merda avrebbe dato il giusto titolo a Reggie.
Dirty Harry
00martedì 6 ottobre 2015 09:45
Re:
casper-21, 06/10/2015 08:47:

RIK SMITS.

Anche solo per quell'overtime senza Shaq che se non fosse stato per la merda avrebbe dato il giusto titolo a Reggie.




[SM=x2584914]

A parte questo ricordo libidinoso, sia Smits che Schrempf sono di scuola americana, quindi sono europei anomali rispetto agli altri citati, non avendo mai giocato da pro in Europa (a differenza di Dirk, che qualche anno in serie B se l'è fatto).
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