Il governo si spacca sulla casta degli statali

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AtomBomb
00lunedì 4 giugno 2012 19:49
Ancora polemiche sulla riforma del lavoro. Patroni Griffi tutela la casta della pubblica amministrazione: "I licenziamenti disciplinari degli statali non rientrano nella riforma". Ma la Fornero non si sta e chiede parità di trattamento tra il settore privato e quello pubblico. E scoppia la polemica. Idv all'attacco: "Elsa ministro delle pari opportunità di licenziare..."

Da sempre la pubblica amministrazione è stata un bacino (ricchissimo) di voti. Da sempre la pubblica amministrazione grava (pesantemente) sulle casse statali.

Un pozzo senza fondo per riuscire a mantenere quella che a tutti gli effetti è diventata una vera e propria casta. Tanto che, a fronte dei sacrifici chiesti dal governo Monti a tutti gli italiani, il ministro per la Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi si è subito affrettato a dire che il ddl sul mercato del lavoro non riguarderà gli statali. Una presa di posizione che non è affatto piaciuta alla collega Elsa Fornero che ha chiesto lo stesso trattamento per il settore privato e quello pubblico.


Sebbene Patroni Griffi ci tenga a precisare che con la Fornero sia tutto a posto, la spaccatura è netta. Perché il ministro del Welfare sa molto bene che la riforma del pachidermico impianto pubblico deve passare proprio dai privilegi goduti dagli statali. Eppure la riforma del mercato del lavoro non li riguarda. La casta non si tocca. Sin dalle prime battute di confronto, Patroni Griffi ha messo in chiaro che la pubblica amministrazione non sarebbe rientrata nell'impianto della riforma della Fornero. Oggi, a margine di un evento alla Luiss, lo ha ribadito spiegando che "la delega non conterrà una disposizione specifica sui licenziamenti disciplinari dei dipendenti pubblici, ma si rimetterà al parlamento". Non solo. Il titolare della Funzione pubblica ha già messo le mani avanti facendo presente che sciogliere il nodo dei licenziamenti "non sarà semplicissimo" per il parlamento dal momento che bisogna definire "la responsabilità dei dirigenti per il pagamento degli eventuali indennizzi".

La posizione di Patroni Griffi deve tuttavia aver infastidito la Fornero che, a stretto giro, ha ribadito il proprio auspicio di "parità di trattamento tra i lavoratori del settore privato e quelli del settore pubblico". Auspicio che la titolare del Welfare aveva già espresso chiaramente nei giorni scorsi. E avendo anche la delega alle Pari opportunità, la Fornero ci ha tenuto a sottolineare che la pari opportunità non devono riguardare soltanto uomini e donne ma anche lavoratori pubblici e privati, lavoratori immigrati e lavoratori nativi. "C’è un concetto più ampio - ha spiegato il ministro del Welfare - mi parrebbe in contrasto con il mio mandato se dicessi che le cose dovessero andare diversamente". Ma la battaglia della Fornero non piace alla sinistra che subito si schiara in difesa dei dipendenti pubblici. Giuliana Carlino, capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Lavoro a Palazzo Madama, ha subito accusato la Fornero di essere "il ministro delle pari opportunità di licenziare".
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Voi come la pensate?

Per quanto mi riguarda io permetterei anche i licenziamenti per motivi economici nella PA, farei quello che diceva Draghi, cioè inserire degli indicatori di performance nella PA.
Dead Man Drinking
00lunedì 4 giugno 2012 19:52
licenziare le zecche statali? non ci credo manco se lo vedo [SM=x2659656]
Our lady peace
00lunedì 4 giugno 2012 19:53
Una vera e propria casta, sì sì, dove gli stipendi agli impiegati arrivano in ritardo e i conti sono in dissesto. Però giustamente libertà di licenziarli, gli impiegati, che sono una vera e propria casta.
AtomBomb
00lunedì 4 giugno 2012 19:55
Re:
Our lady peace, 04/06/2012 19.53:

Una vera e propria casta, sì sì, dove gli stipendi agli impiegati arrivano in ritardo e i conti sono in dissesto. Però giustamente libertà di licenziarli, gli impiegati, che sono una vera e propria casta.



Vogliamo parlare della quantità spropositata di dipendenti che ha la regione Sicilia?

Forse in Sicilia ci sono problemi, ma in tutto il nord sono sempre stati una vera e propria casta.

Pieni di privilegi, nullafacenti, tanto che moltissimi facevano il doppio lavoro, immuni da qualsiasi provvedimento disciplinare.

Mentre tu, come tutti gli altri, sguazzi fra la giungla dei contratti a tempo determinato e degli stage, difendi pure questi parassiti che sono al sicuro da ogni cosa, pagati, bene, per non fare niente tutto il giorno, e in ogni caso fare meno di quello che farebbe un loro "corrispettivo" nel privato.
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:01
Re:
Our lady peace, 04/06/2012 19.53:

Una vera e propria casta, sì sì, dove gli stipendi agli impiegati arrivano in ritardo e i conti sono in dissesto. Però giustamente libertà di licenziarli, gli impiegati, che sono una vera e propria casta.




porco dio mi tocca quotare Olpio.
in primo luogo non esistono licenziamenti per motivi economici nelle PA semplicemente per i budget di spesa in risorse umane non sono fluidi come quelli nel settore privato, in secondo luogo la PA non dovrebbe avere l'obbligo di essere in attivo, in terzo luogo la PA e' fortemente esternalizzata e data in mano ai privati, in quarto luogo non assume da tempo e non sostituisce i lavoratori che vanno in pensione, in quinto luogo quando assume precarizza per cui non ha necessita' di alcun paletto sui licenziamenti li ha gia' da contratto stipulato, o ci dimentichiamo dei licenziamenti a poste italiane, ferrovie dello stato e nelle municipalizzate?

non si puo' affrontare un argomento del genere senza conoscere quello di cui si parla, il rischio populismo e' altissimo.
Invece nella PA bisogna tornare a investire e ad assumere impiegati giovani e preparati e di conseguenza bisogna liberare fondi abbassando il numero e gli stipendi dei manager pubblici.
RenzWK
00lunedì 4 giugno 2012 20:02
Re:
Our lady peace, 04/06/2012 19.53:

Una vera e propria casta, sì sì, dove gli stipendi agli impiegati arrivano in ritardo e i conti sono in dissesto. Però giustamente libertà di licenziarli, gli impiegati, che sono una vera e propria casta.



Tutti a fuoco.
AtomBomb
00lunedì 4 giugno 2012 20:03
Re: Re:
@Chaos@, 04/06/2012 20.01:




porco dio mi tocca quotare Olpio.
in primo luogo non esistono licenziamenti per motivi economici nelle PA semplicemente per i budget di spesa in risorse umane non sono fluidi come quelli nel settore privato, in secondo luogo la PA non dovrebbe avere l'obbligo di essere in attivo, in terzo luogo la PA e' fortemente esternalizzata e data in mano ai privati, in quarto luogo non assume da tempo e non sostituisce i lavoratori che vanno in pensione, in quinto luogo quando assume precarizza per cui non ha necessita' di alcun paletto sui licenziamenti li ha gia' da contratto stipulato, o ci dimentichiamo dei licenziamenti a poste italiane, ferrovie dello stato e nelle municipalizzate?

non si puo' affrontare un argomento del genere senza conoscere quello di cui si parla, il rischio populismo e' altissimo.
Invece nella PA bisogna tornare a investire e ad assumere impiegati giovani e preparati e di conseguenza bisogna liberare fondi abbassando il numero e gli stipendi dei manager pubblici.


Viviamo in 2 mondi diversi.

Se vedessi la situazione qui al nord la penseresti come me, fuori dai denti, non pubblicamente, ma la penseresti come me.
MatthewDeschain
00lunedì 4 giugno 2012 20:03
Re:
Our lady peace, 04/06/2012 19.53:

Una vera e propria casta, sì sì, dove gli stipendi agli impiegati arrivano in ritardo e i conti sono in dissesto. Però giustamente libertà di licenziarli, gli impiegati, che sono una vera e propria casta.




Forse perchè sono molti di più di quelli necessari?
MatthewDeschain
00lunedì 4 giugno 2012 20:05
Re: Re: Re:
AtomBomb, 04/06/2012 20.03:


Viviamo in 2 mondi diversi.

Se vedessi la situazione qui al nord la penseresti come me, fuori dai denti, non pubblicamente, ma la penseresti come me.




Quanti dipendenti ha la regione sicilia in più dell'Emilia?
Perchè non li mandano a dare una mano a noi adesso che abbiamo bisogno, sono pagati del resto. Però quando devono operarsi tutti al nord. Sono il primo a difendere i meridionali ma in questo caso no.
E poi non è giusto che ci siano regole differenti tra statali e pubblico.
RenzWK
00lunedì 4 giugno 2012 20:05
Re: Re:
MatthewDeschain, 04/06/2012 20.03:




Forse perchè sono molti di più di quelli necessari?




O forse perché dai dirigenti in giù sono o fancazzisti o inabili a ogni tipo di ragionamento logico?
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:07
Re: Re: Re:
AtomBomb, 04/06/2012 20.03:


Viviamo in 2 mondi diversi.

Se vedessi la situazione qui al nord la penseresti come me, fuori dai denti, non pubblicamente, ma la penseresti come me.




no io vivo in Italia e giro la PA nei suoi luoghi piu' o meno critici da 15 anni, ti diro' di piu' sono un buon conoscitore dell'amministrazione pubblica europea, e se tu vedessi ad esempio quella francese, ti sentiresti male
io so di quello che parlo, molta gente parla senza sapere e c'e' gente come te che gli va dietro perche' e' incazzata, qui si critica giustamente grillo e il suo populismo ma non ci si accorge di quanti grilli ci sono in giro tutti pieni delle loro facili ricette, delle loro analisi politiche da 2 soldi e tronfi nelle loro sparate.
Alla fine della fiera preferisco chi dice cazzate su una pallina che lava il bucato rispetto a chi dice cazzate sulla PA.

Che poi il problema di base e' che tutta sta gente e' ispirata dallo stato light, quello con poche tasse e pochi servizi, cosi' chi e' ricco campa chi non c'ha na lira muore di raffreddore.
(Voices 93)
00lunedì 4 giugno 2012 20:08
Re: Re: Re:
RenzWK, 04/06/2012 20.05:




O forse perché dai dirigenti in giù sono o fancazzisti o inabili a ogni tipo di ragionamento logico?




Entrambe , o almeno quì è così e per motivi puramente politici.
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:08
Re: Re: Re: Re:
MatthewDeschain, 04/06/2012 20.05:



E poi non è giusto che ci siano regole differenti tra statali e pubblico.



invece sono sacrosante per dio il mercato pubblico e il mercato privato si occupano e si dovrebbero occupare di questioni distinte.
MatthewDeschain
00lunedì 4 giugno 2012 20:09
Re: Re: Re:
RenzWK, 04/06/2012 20.05:




O forse perché dai dirigenti in giù sono o fancazzisti o inabili a ogni tipo di ragionamento logico?




Non generalizziamo. Certo è che sono uno sproposito. Qualcuno, tipo Atom che ne avrà voglia, potrebbe postare qualche cifra.
MatthewDeschain
00lunedì 4 giugno 2012 20:09
Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 04/06/2012 20.08:



invece sono sacrosante per dio il mercato pubblico e il mercato privato si occupano e si dovrebbero occupare di questioni distinte.




Embè?
E i lavoratori non devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri? No?
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:10
Re: Re:
MatthewDeschain, 04/06/2012 20.03:




Forse perchè sono molti di più di quelli necessari?




eh si sono molti di piu' ma poi quando non ci sono gli asili statali tutti a lamentarsi, se non c'e' il portantino pronto al pronto soccorso succede un macello, se alla scuola media di tuo figlio sta in una classe di 40 persone apriti cielo, se fai 40 minuti di fila alle poste poi ti porti la dinamite etc. etc. etc.
Rapper 30
00lunedì 4 giugno 2012 20:10
la fornero al cimitero è già stato detto? [SM=x2921206]
AtomBomb
00lunedì 4 giugno 2012 20:10
Re: Re: Re: Re:
MatthewDeschain, 04/06/2012 20.05:




Quanti dipendenti ha la regione sicilia in più dell'Emilia?
Perchè non li mandano a dare una mano a noi adesso che abbiamo bisogno, sono pagati del resto. Però quando devono operarsi tutti al nord. Sono il primo a difendere i meridionali ma in questo caso no.
E poi non è giusto che ci siano regole differenti tra statali e pubblico.



Circa 100,000 in più, ma a livello regionale, non di ente Regione.

Queste differenze enormi vanno avanti da decenni, ma adesso è davvero difficile spiegare ad un precario del settore privato che una persona che fa il suo stesso lavoro nel settore pubblico è a tempo indeterminato, non è sfiorato da niente e probabilmente lavora meno di 4 ore al giorno.
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
MatthewDeschain, 04/06/2012 20.09:




Embè?
E i lavoratori non devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri? No?




beh guarda per me questa riforma fa schifo intanto per il mercato privato e nel mercato pubblico proprio non dovrebbe entrare perche' non e' adatta.
quindi di cosa stiamo parlando?
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:12
Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 04/06/2012 20.10:



Circa 100,000 in più, ma a livello regionale, non di ente Regione.

Queste differenze enormi vanno avanti da decenni, ma adesso è davvero difficile spiegare ad un precario del settore privato che una persona che fa il suo stesso lavoro nel settore pubblico è a tempo indeterminato, non è sfiorato da niente e probabilmente lavora meno di 4 ore al giorno.




il pubblico non assume piu' a tempo indeterminato da 20 anni atom...
soprattutto al sud non ci sono fondi strutturali per i tempi indeterminati (eh si servono linee di fondi strutturali per accendere tempi indeterminati nel settore pubblico).
MatthewDeschain
00lunedì 4 giugno 2012 20:13
Re: Re: Re:
@Chaos@, 04/06/2012 20.10:




eh si sono molti di piu' ma poi quando non ci sono gli asili statali tutti a lamentarsi, se non c'e' il portantino pronto al pronto soccorso succede un macello, se alla scuola media di tuo figlio sta in una classe di 40 persone apriti cielo, se fai 40 minuti di fila alle poste poi ti porti la dinamite etc. etc. etc.




Ma che argomentazioni sono?
Io sono d'accordo con te sulla differenza tra pubblico e privato, ci mancherebbe, non vedo però perchè ci devono essere lavoratori di serie a e di serie b.
Che il pubblico sia disorganizzato mi sembra pacifico, non vedo però che attinenza ci sia.
AtomBomb
00lunedì 4 giugno 2012 20:14
Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 04/06/2012 20.07:




no io vivo in Italia e giro la PA nei suoi luoghi piu' o meno critici da 15 anni, ti diro' di piu' sono un buon conoscitore dell'amministrazione pubblica europea, e se tu vedessi ad esempio quella francese, ti sentiresti male
io so di quello che parlo, molta gente parla senza sapere e c'e' gente come te che gli va dietro perche' e' incazzata, qui si critica giustamente grillo e il suo populismo ma non ci si accorge di quanti grilli ci sono in giro tutti pieni delle loro facili ricette, delle loro analisi politiche da 2 soldi e tronfi nelle loro sparate.
Alla fine della fiera preferisco chi dice cazzate su una pallina che lava il bucato rispetto a chi dice cazzate sulla PA.

Che poi il problema di base e' che tutta sta gente e' ispirata dallo stato light, quello con poche tasse e pochi servizi, cosi' chi e' ricco campa chi non c'ha na lira muore di raffreddore.


Io c'ho lavorato nella PA, e in quell'anno ho avuto contatti con molti altri uffici che non erano il mio, conosco gente che ci lavora tutti i giorni con la PA, e da cittadino vedo come gira.

Quindi no, non è che perché uno non la pensa come te non sa di cosa parla, caro il mio kapo.

Non ti balena in testa l'idea che potresti essere tu a non sapere come va la PA a 500Km da casa tua?
MatthewDeschain
00lunedì 4 giugno 2012 20:15
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 04/06/2012 20.11:




beh guarda per me questa riforma fa schifo intanto per il mercato privato e nel mercato pubblico proprio non dovrebbe entrare perche' non e' adatta.
quindi di cosa stiamo parlando?




Ah ma questo è un altro discorso. Quindi sei d'accordo che debbano avere entrambi gli stessi diritti e gli stessi doveri.
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:16
Re: Re: Re: Re:
MatthewDeschain, 04/06/2012 20.13:




Ma che argomentazioni sono?
Io sono d'accordo con te sulla differenza tra pubblico e privato, ci mancherebbe, non vedo però perchè ci devono essere lavoratori di serie a e di serie b.
Che il pubblico sia disorganizzato mi sembra pacifico, non vedo però che attinenza ci sia.




e' disorganizzato anche perche' manca il personale., che viene sacrificato nonostante non vengano mai sacrificati i manager.
TheProfKiller
00lunedì 4 giugno 2012 20:16
E' fuorviante il discorso dei licenziamenti per motivi economici, per il resto gli impiegati statali non possono godere sempre di quei privilegi non necessari.
AtomBomb
00lunedì 4 giugno 2012 20:16
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 04/06/2012 20.12:




il pubblico non assume piu' a tempo indeterminato da 20 anni atom...
soprattutto al sud non ci sono fondi strutturali per i tempi indeterminati (eh si servono linee di fondi strutturali per accendere tempi indeterminati nel settore pubblico).



Ah no.

A Roma forse.

Qui tutti i concorsi che ho visto in questi anni erano solo a tempo indeterminato, in tutti i settori, tranne che nella scuola, persino nella sanità.

Gli unici che lavorano nella PA a tempo determinato qui sono: servizio civile, e chi lavora nelle cooperative che hanno in appalto le pulizie e parte dei servizi di portierato, tutti gli altri sono a tempo indeterminato, tutti, nessuno escluso.
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:18
Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 04/06/2012 20.14:


Io c'ho lavorato nella PA, e in quell'anno ho avuto contatti con molti altri uffici che non erano il mio, conosco gente che ci lavora tutti i giorni con la PA, e da cittadino vedo come gira.

Quindi no, non è che perché uno non la pensa come te non sa di cosa parla, caro il mio kapo.

Non ti balena in testa l'idea che potresti essere tu a non sapere come va la PA a 500Km da casa tua?




tu ascolti i facili urli degli ideologi dello stato semplice...mi parli addirittura di tempi indeterminati nella PA, quelli non esistono piu' da 20 anni le assunzioni sono tutte bloccate da tempo pure per fare una sostituzione maternita' bisogna fare un casino.
e non cambiano le regole fra sicilia e lombardia, gli standard dati dai ministeri di riferimento.
@Chaos@
00lunedì 4 giugno 2012 20:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 04/06/2012 20.16:



Ah no.

A Roma forse.

Qui tutti i concorsi che ho visto in questi anni erano solo a tempo indeterminato, in tutti i settori, tranne che nella scuola, persino nella sanità.

Gli unici che lavorano nella PA a tempo determinato qui sono: servizio civile, e chi lavora nelle cooperative che hanno in appalto le pulizie e parte dei servizi di portierato, tutti gli altri sono a tempo indeterminato, tutti, nessuno escluso.




no semplicemente non possono neanche in sostituzione, forse nella sanita' visto che gli ospedali sono diventati aziende ospedaliere possono fare un po' di piu' come vogliono ma nel resto non possono assumere a tempo indeterminato se non hanno linee di fondi strutturali.
AtomBomb
00lunedì 4 giugno 2012 20:20
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 04/06/2012 20.18:




tu ascolti i facili urli degli ideologi dello stato semplice...mi parli addirittura di tempi indeterminati nella PA, quelli non esistono piu' da 20 anni le assunzioni sono tutte bloccate da tempo pure per fare una sostituzione maternita' bisogna fare un casino.
e non cambiano le regole fra sicilia e lombardia, gli standard dati dai ministeri di riferimento.


Allora mi sa che a Roma vi raccontano un sacco di balle.

Perché qui i concorsi c'erano fino a 2 anni fa, per tempi indeterminati in comune, in provincia, nell'università, nei vigili urbani e un paio anche alla regione.

Michael Kane
00lunedì 4 giugno 2012 20:21
Piuttosto leviamo il blocco del turnover.
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