Il lato positivo della speculazione...

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)adramelech(
00lunedì 18 luglio 2011 18:43
Girovagando nei meandri della rete(tiscali notizie [SM=x2584912] ) ho trovato un articolo interessante

Borse: il lato positivo della speculazione finanziaria, abbasso i dilapidatori

di Giuseppe Turani



Forse invece di “speculatori” bisognerebbe parlare un po’ dei “dilapidatori”. C’è una parola che di questi tempi abbiamo sentito spesso e che, purtroppo, sentiremo ancora tante volte: speculazione. Con tutte le sue varianti: attacco speculativo, speculatori, ecc. Proprio per questo penso che sia ora di fare un po’ di chiarezza. Questi benedetti speculatori sono quelli che finora hanno fornito all’Italia quasi 1900 miliardi di euro. I soldi, cioè, necessari per coprire la differenza fra le entrate (poche) e le spese (molte) della nostra classe politica. Quindi, prima di chiamarli speculatori, sarebbe bene essere un po’ più prudenti. Anche perché questi 1900 miliardi sono il 120 per cento del nostro Pil, cioè di tutto quello che riusciamo a produrre in un anno.

E’ del tutto evidente, basta guardare alla nostra scena politica, che i signori che ci hanno prestato questi soldi qualche rischio lo corrono: hanno prestato una montagna di soldi a gente che appare incapace di risparmiare e, soprattutto, di controllare le proprie spese. Si calcola che almeno metà (o il 60 per cento) di questi speculatori siano risparmiatori italiani. E questo è un altro motivo in più per non chiamarli speculatori. Tutti insieme fanno quello che si chiama “il mercato” o “i mercati”. Si tratta di gente, in sostanza, che si affaccia sul mercato del denaro, isolati o assistiti da qualche organizzazione, alla ricerca di buone occasioni per investire i propri denari.

In questo caso, nel caso italiano, non li ha esattamente investiti su un soggetto completamente affidabile. Tutto quello che sa fare questa classe politica (e l’ultima manovra ne è un esempio fin troppo evidente) è mettere nuove tasse per coprire le troppe spese fatte e i troppi debiti sparsi in giro per il mondo.

Gli speculatori, che in realtà sono milioni di risparmiatori, fanno quello che deve fare un buon padre di famiglia: se sentono odore di bruciato, spostano i loro soldi. E che altro dovrebbero fare? Starsene comodamente in poltrona davanti alla tv, dicendo alla moglie ogni volta che si vede un ministro: “Guarda cara, ecco chi ha in mano i nostri soldi. Siamo al sicuro”? Anche se la faccia è quella del ministro Romano (appena indagato per mafia)?

No. Non sono così stupidi: appena sentono che l’aria si fa fosca, si spostano. E vanno alla ricerca di debitori (a cui prestare soldi) un po’ più attendibili. Da qui si ricava una prima legge della finanza, assolutamente ferrea. Gli “speculatori” non nascono sotto i cavoli (brutti e cattivi) sono prodotti dai debitori, o meglio, dai dilapidatori. Se uno Stato è dotato di una buona classe politica, è amministrato bene, paga regolarmente i suoi interessi e mostra di poterlo fare anche in futuro, nessuno lo abbandona e nessuno specula nei suoi confronti. Se invece ha un’aria un po’ ambigua e si arrabatta per trovare i soldi per arrivare a fine mese, allora il mercato comincia a porsi qualche domanda e comincia a giocare con il suo debito.

Nelle recenti vicende italiane, va notato (a onore e gloria degli speculatori) che la loro azione (cattiva, crudele, improvvisa) ha costretto se non altro i nostri politici a prendere qualche misura (purtroppo sbagliata) nel giro di tre giorni. In caso contrario, saremmo ancora qui a chiederci se le auto blu non possano diventare grigio scuro (ma sempre con autista) e se, magari, non sia il caso di fare ancora due o tre regioni e sette province nuove.

In realtà, gli speculatori (meglio dire: i mercati) sono oggi l’ultima barriera contro la cattiva politica. I politici vi diranno di no. Ma è così. E per un paese come il nostro, finito in mano a una classe di spendaccioni irresponsabili, gli “speculatori” sono benedetti, ce ne fossero di più e fossero più cattivi.

Un’ultima osservazione. Si dirà che a condurre gli attacchi contro l’Italia sono gli hedge fund e le grandi banche internazionali. E probabilmente è così. Ma vale il discorso appena fatto: se uno è un buon amministratore, un buon pagatore, nessuno lo mette con le spalle al muro. Qui in Italia, invece, c’è voluto un assalto in piena regola dei “cattivi ragazzi della finanza internazionale” per vedere finalmente i nostri mille deputarti darsi una mossa. Sia pure contro quel popolo che dovrebbero rappresentare.

opinioni,pareri,omissioni insomma chi sa qualcosa di più mi dica qualcosa [SM=x2584914]
Megablast
00lunedì 18 luglio 2011 21:42
dico che questo è un coglione e le banche internazionali su ste cose non speculano, non se lo possono permettere, io ci son stato e certe robe non possono farle.

Hedge fund sì, non avendo alcun vincolo.

Speculatori i piccoli risparmiatori LOL
)adramelech(
00lunedì 18 luglio 2011 22:05
Re:
Megablast, 18/07/2011 21.42:

dico che questo è un coglione e le banche internazionali su ste cose non speculano, non se lo possono permettere, io ci son stato e certe robe non possono farle.

Hedge fund sì, non avendo alcun vincolo.

Speculatori i piccoli risparmiatori LOL


Grazie per la risposta Megablast,sto cercando di capirci un qualcosa su quello che sta succedendo ma non è semplice milioni di pareri e molte delle volte l'uno smonta l'altro!
Forse non dovevo interompere così presto i miei studi in economia [SM=x2584914]

Megablast
00lunedì 18 luglio 2011 22:43
Figurati. Comunque far passare chi vende quando le cose van male per uno speculatore è da oscar.
ShearerWHC
00lunedì 18 luglio 2011 22:46
Vabè ma questo l'ha scritto uno che manco ha mai aperto un libro di economia
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