Re: Re: Re:
MasslessMeson, 16/10/2013 09:58:
Diciamo che vuoi controllare che un ospedale funzioni bene, e per controllare ciò, osservi il tempo medio di ricovero. Il tempo medio di ricovero è su lunghi periodi e a grandi linee una costante statistica. Decidi quindi di giudicare se un ospedale è sprecone o meno in base a quanto varia dalla media degli ospedali per tempo di ricovero medio. E, come pe magia, improvvisamente, per il semplice fatto che lo stai misurando e gli altri sanno che lo stai misurando e ci son di mezzo soldi, diventa un indicatore distorto, perché per abbassare l'indicatore, ad esempio si spediscono a casa i malati prima del dovuto, e smette di esserci qualsiasi relazione tra indicatore e prestazione reale.
Però se, tenendo in considerazione fattori come disponibilità di personale e attrezzature, valuti i tempi d'attesa fra la richiesta di una prestazione e l'erogazione della prestazione stessa, ottieni un indicatore più affidabile.
Ma la premessa è tenere in considerazione il personale e le attrezzature.
Per un esame fatto da esterno, cioè non da ricoverato, dovresti vedere quanto tempo impieghi nel passaggio: ricevimento della richiesta ==> data dell'appuntamento ==> referto.
Escludendo da quell'equazione il tempo necessario all'analisi, ipotizzo totalmente, se c'è un'analisi di laboratorio che richiede, per procedura scientifica, di far "girare" un fluido corporeo per tot ore in una macchina, quelle tot ore non dovresti conteggiarle.
Questo deve valere anche per il tempo necessario a completare un esame, per esempio un Holter, nel calcolo finale non devi tenere conto delle 24 di tortura di quel poveraccio.