La TAV sotto assedio

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@Chaos@
00sabato 18 giugno 2011 13:06
essantacinque avvisi di garanzia. Si riassume in questo numero l'offensiva delle forze dell'ordine nei confronti del movimento "No tav" che ostacola l'apertura del cantiere in Val di Susa. Li ha emessi la procura di Torino, ipotizzando reati diversi (istigazione a commettere reati, resistenza aggravata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata), per episodi che spaziano dal gennaio 2010 (autoporto di Susa) al 23 maggio scorso quando gli operai che tentavano di recintare l'area di Chiomonte destinata alla galleria ferroviaria vennero colpiti con sassi.


La Digos ha compiuto stamani anche una serie di perquisizioni: dal centro sociale di Torino "Askatasuna" alla casa di Alberto Perino, il portavoce del movimento "No Tav" a Condove. Oltre a Perino, 65 anni, sono state perquisite le case di Giorgio Rossetto, 49 anni, Brando Ratti, 20 anni, Lorenzo Carieri, 25 anni e Damiano Piccione, 30 anni. "Ce l'aspettavamo - ha detto l'avvocato Danilo Ghia, legale di Perino - dopo avere ricevuto due informazioni di garanzia per le vicende del blocco dei carotaggi all'autoporto di Susa e della violazione dei sigilli alla Maddalena".

"E' stato un altro autogol perchè hanno fatto arrabbiare la gente, che da oggi sarà ancora più determinata. Ci hanno fatto un favore". Così Perino ha commentato la perquisizione. "Mi hanno portato via soltanto un' agenda su cui tenevo appuntati le spese del supermercato, gli appuntamenti dal medico e le volte che sono stato al presidio della Maddalena. Quando sono arrivati i poliziotti mi hanno detto che dovevano sequestrare tutto il materiale relativo ai No Tav e così ho mostrato loro un'intera stanza, visto che sono oltre 20 anni che mi occupo di questa battaglia. Ma alla fine si sono accontentati della sola agenda". Perino ha poi concluso con una battuta: "Se mi mettono agli arresti domiciliari vorrà dire che ridarò il bianco in casa".

Le forze dell'ordine si sono presentate al Centro sociale Askatasuna di Torino, che sostiene la battaglia del Movimento "No Tav". C'è chi vede nella mossa il preludio all'operazione che dovrà consentire agli operai delle ditte incaricate di avviare i lavori di recinzione dell'area di Chiomonte dove dovrà essere scavato il tunnel geognostico, propedeutico alla galleria internazionale di quasi 60 chilometri.

i soliti pezzi di merda se la prendono con i vecchi valligiani che lottano e con i militanti, intanto ancora non sono riusciti a posare la prima pietra del cantiere., come al solito solo polizia a risolvere le questioni politiche in italia.
@Chaos@
00giovedì 25 agosto 2011 16:33
Ieri 24 agosto, durante l’ennesima giornata di lotta e resistenza in cui il
movimento NO TAV ha ribadito la sua ferma opposizione ai tentativi di
repressione e scempio dei territori, è stato arrestato Giorgio, un nostro compagno, che come molti/e da tutta Italia, sta partecipando alle mobilitazioni in sostegno alla popolazione della Val Susa.

Le modalità di repressione da parte delle forze di occupazione sono state le
stesse a cui ci hanno abituato in questi ultimi mesi, e cioè, il lancio di
lacrimogeni ad altezza uomo, idranti, fermi e fogli di via agli attivisti
che continuano a ribadire il proprio diritto alla resistenza.
In questo scenario è per noi palese l’ultimo stadio di una governance che
ribadisce il proprio potere nelle sole modalità repressive, scontrandosi con una realtà sociale che ormai non è più disposta a fare passi indietro. Esprimiamo in questo comunicato la totale vicinanza e partecipazione alla lotta no tav e in particolare al nostro compagno Giorgio.
Giorgione LIBERO!

Laboratorio ACROBAX – Roma









Ieri centinaia di attivisti no tav si sono dati appuntamento in Clarea, con l’obiettivo di disturbare l’allargamento delle recinzioni che, secondo il progetto della lobby affaristica della Tav, dovrebbe ospitare il futuro cantiere per la costruzione del tunnel geognostico.

Dopo ore di mobilitazione ed iniziative, leggiamo dall’edizione on line della Stampa con firma il pennivendolo Massimo Numa che un ragazzo romano, Giorgio, è stato fermato.

Dopo ore di ricerca scopriamo che è stato portato in questura a Torino e da li trasferito al carcere delle Vallette in attesa di essere processato per direttissima.

Qui di seguito il comunicato scritto dal Centro Sociale Askatasuna e dal Comitato di Lotta di Popolare di Bussoleno, immediatamente sottoscritto anche dal Circolo di Rifondazione Comunista di Bussoleno

Giorgio libero!

Apprendiamo stamane che Giorgio, giovane ragazzo appartenente al Centro Sociale Acrobax di Roma, si trova al carcere delle Vallette con una serie di accuse legate alla giornata di lotta che ieri, mercoledì 24/08, ha visto centinaia di attivisti No Tav impegnati a disturbare l’allargamento delle recinzioni in località Clarea.

Con gli elementi che abbiamo raccolto in questo ore possiamo affermare con assoluta certezza che ci troviamo di fronte ad una ricostruzione davvero poco chiara e convincente da parte delle forze dell’ordine e della Digos di Torino, ovviamente da subito ripresa dai “giornalisti” copia.veline della questura. Dai giornali emerge infatti che Giorgio sia stato fermato durante le cariche effettuate della polizia per bloccare l’iniziativa degli attivisti No Tav di taglio delle reti poste a protezione del fortino.

Nessuno degli attivisti No Tav però ha visto il fermo di Giorgio, neanche chi si trovava alle reti per le azioni di disturbo e questo ci porta a pensare che ci troviamo di fronte ad un’altra ricostruzione parziale e fittizia creata ad hoc dalla Questura per criminalizzare il movimento e i suoi attivisti.

Pare altresì assurdo che, una volta in stato di fermo, per molte ore sia stato pressoché impossibile avere notizie su di lui e la sua salute. Od ora non siamo a conoscenza del suo stato di salute e soprattutto di quale sia il suo racconto rispetto a ciò che realmente è accaduto.

Probabilmente, nel giro di poche ore, sarà processato per direttissima.

Nell’attesa e nella speranza che lo si possa al più presto riabbracciare, gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà.

Ora e sempre No Tav

Csoa Askatasuna e cOmitato di Lotta Popolare di Bussoleno

Circolo di Rifondazione Comunista di Bussoleno
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