Re: Re:
FoxSickBoy, 27/07/2013 04:39:
Ora racconti!
Comunque cessa nessuna, ho sempre preferito la qualità alla quantità.
Poche ma buone insomma.
Dunque, tutto comincia nell'agosto del 2009. La mia migliore amica mi contatta su Messenger (bei tempi quando si usava Messenger) e mi dice: "c'è una ragazza che ti vorrebbe conoscere. Gli piaci. Posso invitarla alla conversazione?"
Io ovviamente dico di sì (all'epoca era single). La ragazza in questione è soprannominata a Montefiascone la "Serpona". Ora è diventata manco malissimo, all'epoca insomma... Aveva una scucchia enorme, la faccia da maniaca...
Poi all'epoca aveva una nomea a Montefiascone per la quale, se da 1 a 10 fisicamente era 4, a Montefiascone era considerata -1.
La prima, storica frase della conversazione su messenger è "tu mi ispiri tante pompe". Ora, se voi pensate che io mi stia vantando, vi dico che non è assolutamente così, perché sarebbe come se per un giocatore di serie A arrivasse l'allenatore della Viterbese a dire "uhm, sì, tu non sei malaccio, potresti fare l'attaccante da noi".
Io all'inizio, pensando fosse una presa in giro, ci scherzo e sto al gioco. Da lì cominciano mesi in cui torno da scuola e me la becco perennemente sotto casa, rimane davanti casa mia nel pomeriggio a controllarmi, impara a memoria la disposizione delle stanze di casa mia, ogni volta che esco me la trovo là. Mi regala pelouche, un ciuccio, e ogni volta che la ringrazio invece di guardarmi negli occhi mi guarda sotto. Chiede a mia sorella di aprirgli casa mia verso le 2.30 perché "ad Adriano piacciono le sorprese", ovviamente io sprango la porta di casa.
Una volta mi arriva un messaggio anonimo con scritto "che fai in giro? Lei è morta proprio sotto casa tua". Torno a casa e me la trovo sdraiata come svenuta davanti casa mia. Pensavo si fosse suicidata. Arrivo lì piangendo, la schiaffeggio per svegliarla e lei chiede di dormire a casa mia perché sta male ed è stata cacciata di casa. Io la spedisco da una mia amica che ha una casa in più e lei magicamente sta meglio di prima.
Mi manda i sogni erotici con me protagonista con cui si masturba e si fa una mia gigantografia che attacca in camera.
Ma io resisto, RESISTO! Anche se le mie difese cominciano a vacillare.
Fino a Marzo, però. Ero andato a pianoforte, in un orario diverso da quello solito perché nevicava ed avevano anticipato le lezioni. Parcheggio in un parcheggio poco conosciuto, tattico. Appena esco, nevica un botto, non posso muovermi. Mi infilo velocemente in macchina. Non faccio in tempo a sedermi, che sento l'altro sportello aprirsi e chiudersi di botto. Non mi giro neanche, era ovvio fosse lei. Io e lei in mezzo alla neve, bloccati in una Peugeot 207.
Sono senza difese, non ce la faccio più: vince la sua ossessione. Mi vuole fare un pompino: me lo faccio fare guardando fuori dal finestrino. Mi sento sporco.
Si sente appagata, soddisfatta, penso sia finita qui. Ma come nei film horror, c'è sempre un continuo dopo la fine: un giorno, a settembre, mi arriva una richiesta di videochiamata. Io le dico che sto studiando, che non ho tempo. Mi ero dimenticato che avevo messo l'opzione che attivava automaticamente le videochiamate. Comincio a sentire dei mugolii: controllo lo schermo e aveva una mano intera dentro la figa.
Ah, se mi chiedete perché io non sia mai scappato o non l'abbia mai sfanculata, questa qui ha mandato all'ospedale diverse persone e gira con un coltello nella borsa.