La protesta ucraina...

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Rapper 30
00domenica 8 dicembre 2013 23:58
Ma non se la sta cagando nessuno qui sul forum?
Saranno venti giorni che vanno avanti con la protesta di piazza, ma ho visto che se ne parla pochissimo.
Riassumendo quello che dicono i media: Yanukovich ha deciso di sospendere un trattato che avrebbe avvicinato l'ucraina all'UE e questo ha scatenato le proteste della popolazione, soprattutto di quella filoccidentale presente nella parte nord ovest del paese.
Aldilà delle apparenze, i partiti presenti in piazza sono quelli del blocco della Tymoschenko, quello del pugile prestato alla politica (UDAR) e i nazionalisti di Svoboda.
Io credo che la scelta del presidente non sia sbagliata, l'ucraina si trova in una situazione geopolitica molto difficile: da una parte la sfera di influenza russa, indispensabile per il fabbisogno del paese, dall'altra il "sogno" europeo, la voglia di qualcosa di nuovo, il desiderio di staccarsi per la prima volta dalla madre Russia.
Farei attenzione a sostenere apertamente questa protesta: dietro alle maschere dell'europeismo, della richiesta di maggiori diritti umani e libertà fondamentali, c'è un populismo violento molto pericoloso (oggi hanno abbattutto una statua di lenin a colpi di martello), ci sono i neofascisti (che in tutto il continente sono invece contro l'UE), c'è la classe dirigente ultraliberista della Tymoschenko, che ha svenduto gioielli di stato ucraini, paradossalmente all'odiato vicino russo.
Spero tutto rientri il più presto possibile, anche se ad oggi la preoccupazione per le presidenziali del 2015 è molto alta, come è alto il rischio di vedere l'ucraina devastata dal ventennale scontro diplomatico tra Russia e UE.

Voi che idea avete?
AtomBomb
00lunedì 9 dicembre 2013 00:00
Non conosco la scena politica ucraina, quindi non mi esprimo.

Posso limitarmi a dire: Klitschko [SM=x2584208]
Peese
00lunedì 9 dicembre 2013 00:02
Questa situazione mi ricorda tanto la "Teoria del Magnete" della Guerra Fredda.
-Voices-
00lunedì 9 dicembre 2013 00:04
Se n'è accennato un po' un mesetto fa in un topic che però non ricordo

Penso che sia una sconfitta prima di tutto dell'UE e che Yanukovich faccia bene a prender tempo e vedere come si evolve la situazione di qua. Anche se sinceramente non penso che l'UE avrà mai la forza per una guerra geopolitica contro la Russia, visto quanto la Russia ci tiene per le palle.

E citando un articolo:

"Yanukovich ha evitato il collasso sociale ed economico, che ci sarebbe irrimediabilmente stato se avesse accettato le condizioni dell'Accordo con l'Unione Europea. Nemmeno i nuovi patti con la Russia promettevano molto, ma almeno consentono al Paese di restare a galla in previsione di future contrattazione con l'Europa."

russiaoggi.it/opinioni/2013/12/02/proteste_e_scontri_di_piazzalucraina_dopo_il_no_alleuropa_28...
SuperDisciple
00lunedì 9 dicembre 2013 00:40
Re:
-Voices-, 09/12/2013 00:04:

Se n'è accennato un po' un mesetto fa in un topic che però non ricordo

Penso che sia una sconfitta prima di tutto dell'UE e che Yanukovich faccia bene a prender tempo e vedere come si evolve la situazione di qua. Anche se sinceramente non penso che l'UE avrà mai la forza per una guerra geopolitica contro la Russia, visto quanto la Russia ci tiene per le palle.

E citando un articolo:

"Yanukovich ha evitato il collasso sociale ed economico, che ci sarebbe irrimediabilmente stato se avesse accettato le condizioni dell'Accordo con l'Unione Europea. Nemmeno i nuovi patti con la Russia promettevano molto, ma almeno consentono al Paese di restare a galla in previsione di future contrattazione con l'Europa."

russiaoggi.it/opinioni/2013/12/02/proteste_e_scontri_di_piazzalucraina_dopo_il_no_alleuropa_28...




peccato che l'ue ha detto che non contratterà alcunché e che le sue posizioni restano invariate [SM=x2609528]
cambridge79
00lunedì 9 dicembre 2013 16:56
ma gli ukraini mica erano quelli che l'inverno scorso rischiavano di rimanere senza gas perchè non lo pagavano alla russia che li minacciava di chiudere i rubinetti?
Porbia.
00lunedì 9 dicembre 2013 20:16
Ho un collega ucraino, supporta fortemente questa cosa e mi ha assicurato diverse volte che la maggior parte della popolazione ucraina è per l'UE, vedono la Russia sia come un peso che come un oppressore, soprattutto per motivi storici, e sto governo filo russo sta bene solo all'alta borghesia e fasce di età più elevate.
Rapper 30
00lunedì 9 dicembre 2013 22:38
Re:
Porbia., 09/12/2013 20:16:

Ho un collega ucraino, supporta fortemente questa cosa e mi ha assicurato diverse volte che la maggior parte della popolazione ucraina è per l'UE, vedono la Russia sia come un peso che come un oppressore, soprattutto per motivi storici, e sto governo filo russo sta bene solo all'alta borghesia e fasce di età più elevate.




Pure io tra gli ucraini/le ucraine che conosco in molti sono a favore dell'entrata nell'unione europea. C'è da fare una netta distinzione però: la maggior parte dei contestatori, la quasi totalità, proviene dall'ucraina nord-occidentale, ovvero quella parte di territorio che storicamente non ha mai subito una piena russificazione (o meglio sovietizzazione).
La classe media in ucraina non esiste, è un paese povero, per cui per alta borghesia possiamo intendere gli oligarchi e i personaggi vicini a questi, oltre che ovviamente ai funzionari pubblici corrotti e corruttori. Poi vabbè, normale che i giovani vedano nell'unione europea un qualcosa di nuovo e soprattutto di distante dalla vecchia madre Russia.

La protesta pro UE sta diventando sempre di più una protesta anti-Yanukovich, strumentalizzati o meno che siano, per molti manifestanti (soprattutto quelli legati ai partiti diciamo), l'unione europea è un semplice pretesto anti governativo.
Dead Man Drinking
00lunedì 9 dicembre 2013 22:49
se vogliono un po' di troika perchè negargliela? [SM=x2814258]
@Chaos@
00lunedì 9 dicembre 2013 22:51
della serie al governo ci stanno le merde e in piazza ci stanno le merde, bel paese l'ucraina.
Porbia.
00lunedì 9 dicembre 2013 23:09
Re: Re:
Rapper 30, 09/12/2013 22:38:




Pure io tra gli ucraini/le ucraine che conosco in molti sono a favore dell'entrata nell'unione europea. C'è da fare una netta distinzione però: la maggior parte dei contestatori, la quasi totalità, proviene dall'ucraina nord-occidentale, ovvero quella parte di territorio che storicamente non ha mai subito una piena russificazione (o meglio sovietizzazione).



Mah, lui è di Kharkiv, proprio vicino al confine russo e lì la situazione è uguale: ceti alti e nostalgici filorussi contro una grossa base "giovane" pro europa. Però di più non so.


Mein Teil
00lunedì 9 dicembre 2013 23:30
possono essere a favore quanto vogliono ma se c'hanno debiti per non so quanti miliardi per via delle forniture energetiche con putini l'ue per prima col cazzo che li fa entrare
HeavyMachineGun
00martedì 10 dicembre 2013 09:37
Ne parlavo ieri a cena con un amica ucraina.

Diciamo che io ero, e sono, della linea: protesta per far sì che l'ucraina entri in eu = merda fumante.

Lei mi ha spiegato però che il pro europa è solo un pretesto per dire "basta russia". Che la statua di Lenin è stata presa ad esempio (gli ucraini ce l'hanno, giustamente, con Stalin. Lenin è ancora un mezzo mito lì) per attaccare la Russia. Il fatto è che l'ucraina è un paese da 100 anni satellite della Russia e non cresce, resta lì. La piazza dice innanzitutto leviamoci sta spada di damocle putiniana che ci affama e trattiamo con l'ue innanzitutto per avere una ventata nuova nel paese.
E' molto molto striminzita come spiegazione ma c'ho poco tempo che devo andà a lavoro, però insomma se chiacchieri 2 ore con un ucraina che a roma è nell'orbita dei compagni e ti spiega bene passaggio per passaggio è meno lineare l'idea che ti fai che leggendo il partito di repubblica.
rogerio guerrero
00martedì 10 dicembre 2013 13:41
piú che altro sono tra due fuochi e non hanno referente politico.

Hanno avuto prima il sovietismo, poi un nazionalismo francamente infondato, ora non sanno che pesci prendere, nel senso che non riescono piú a pensare una forma politica per l´emancipazione, quindi la UE.

il soviet ha fallito, lo Stato nazionale ha fallito, ora provano con l´identificazione con un organismo sovranazionale come l´UE. Ne vedremo altre di queste forme.

Nei prossimi 20 anni si oscillerà tra la ricerca di organizzazioni sovrastatali e organizzazione di comunitá di base di per se politiche.
Rapper 30
00domenica 15 dicembre 2013 15:59
da militant

Per l’ennesima volta fatti di politica internazionale irrompono nei nostri canali d’informazione attraverso una costruzione artificiale degli eventi, volta a creare un sostanziale “consenso interessato” nell’opinione pubblica utilizzato per fini interni. Piùche farla lunga sulla pervasività dell’apparato mediatico, che comunque non è di certo una nostra invenzione, pensiamo sia importante sottolineare la mediocrità in cui talvolta scivola il livello del discorso politico nazionale ed internazionale: nello specifico ci riferiamo a quello che è successo e sta succedendo in Ucraina in questi ultimi giorni. Da subito ci hanno fatto riflettere il favore e l’entusiasmo con cui alcuni hanno guardato agli eventi di piazza Maidan a Kiev, dove abbiamo visto il racconto dei media di qualche migliaio di persone trasformato nell’intero popolo ucraino nel bel mezzo di una rivoluzione, con la quale poter finalmente celebrare l’ingresso del paese nell’Unione Europea, consegnandolo una volta per tutte alle oligarchie europeiste: un processo politico-economico d’altronde già funzionante nei paesi europei. Perché non esportarlo, si saranno chiesti da Bruxelles o da Francoforte.

Come dicevamo, non dovremmo meravigliarci più di tanto se l’apparato mediatico cerca di costruire propaganda usando narrazioni tossiche preconfezionate e gettate in pasto a un opinione pubblica completamente assecondata al mainstream.

Come molti sapranno, già nel 2004 vi fu un tentativo simile, anche quella volta convergente con gli interessi di un certo tipo di europeismo, con la farsa della cosiddetta “Rivoluzione Arancione”. L’attuale presidente Yanukovich venne spodestato per far largo al governo fantoccio di V. Yushenko e J. Timoshenko.

Oggi l’opposizione liberista, come nel 2004, tenta di riproporre la stessa dinamica: da una parte l’orso russo simbolo dell’asservimento storico dell’Ucraina; dall’altra, il miraggio europeo quale strumento per la risoluzione dei problemi economici del paese. Sono praticamente gli stessi attori, le stesse promesse, gli stessi metodi, ribadisce a sua volta Petro Simonenko, segretario del Partito Comunista Ucraino. Partito, questo, costantemente sotto attacco in queste settimane, vittima di una serie di attentati e aggressioni da parte proprio di quel partito che si vorrebbe portatore sano delle virtù democratiche occidentali, Svoboda.

Una parziale novità è il protagonismo del partito ultranazionalista, Svoboda appunto, alla testa del movimento responsabile dei disordini di piazza degli ultimi giorni. Non ci dilunghiamo troppo sulle caratteristiche di questo partito. Svoboda è infatti un organizzazione erede dei gruppi nazionalisti ucraini che appoggiarono l’Operazione Barbarossa combattendo al fianco dei nazisti e creando addirittura delle divisioni ucraine inquadrate nelle SS.

In questi giorni, i militanti del partito liberista e filoamericano “Patria” di Julia Timoshenko, nonché i fascisti di Svoboda, si sono dati un gran da fare nel prendere a martellate la statua di Lenin, affrettandosi subito dopo a dire ai quattro venti che, così come hanno fatto cadere Lenin faranno cadere Yanukovich e Putin. Posizioni d’altronde condivise da una serie di marionette occidentali, quali il gruppo “Femen”, che hanno immediatamente appoggiato convintamente le manifestazioni di piazza con cartelli e scritte in favore dell’Unione Europea e contro qualsiasi cosa puzzasse di russo. Se da una parte infatti esiste realmente una contesa tra UE, USA e Russia per il controllo dell’Ucraina e delle sue risorse, appare evidente la strumentalità dietro la quale si cela maldestramente la reazione ucraina agitando una pretestuosa quanto inconsistente questione culturale e indipendentista.

Risulta altrettanto chiaro come la sinergia che unisce la destra liberista della Timoshenko ai fascisti di Svoboda trova la sua ragion d’essere nel tentativo di cancellazione di ogni residuo di socialismo sia dall’apparato statale che dall’immaginario e della cultura del popolo ucraino. E’ infatti quello l’obiettivo delle manifestazioni di questi giorni, malamente celato dall’eiaculazione reazionaria dell’abbattimento della statua di Lenin. Il moto di piazza, in realtà qualche centinaio di nazionalisti in cerca di titoli sui giornali, manifestando per l’Europa chiedono esattamente questo: la fine di ogni possibile politica statalista, la fine dello Stato quale attore economico principale, la consegna della propria economica nelle mani del libero mercato. Tutte richieste che l’Europa è felice di assecondare, non fosse altro che l’Ucraina e Yanukovich, in cambio di questo riposizionamento geopolitico, vorrebbero qualche miliardo di finanziamenti per poter dare ossigeno all’economia del paese e liberarsi dal ricatto russo dello strangolamento energetico. Il presidente ucraino, infatti, lungi dall’essere contrario alle sirene europeiste, si vede però strangolato da una duplice tenaglia: da una parte la Russia e le sue forniture energetiche; dall’altra la UE, a cui vorrebbe associarsi cercando di strappare qualche accordo economico in cambio. L’impossibilità al momento di poter assecondare la richiesta di finanziamenti ha per ora bloccato il trattato europeo con l’Ucraina.

Vediamo come i “nazionalisti al servizio dello straniero”, come ben li definisce Contropiano, giochino però a carte scoperte, affermando senza mezzi termini che la consegna del proprio paese alla UE significherebbe il seppellimento, una volta per tutte, dell’ipotesi di ogni possibilità di autodeterminazione economica e sociale del paese. Producendo quella dinamica che gli stati appartenenti all’Unione Monetaria conoscono bene, e cioè la perdita di ogni ipotesi di sovranità economica ceduta a una serie di strutture oligarchiche sovranazionali e impolitiche.
TheRealm
00martedì 28 gennaio 2014 18:27
In merito alle recenti proteste a Kiev e in altre città dell’Ucraina, passate alla cronaca come mobilitazioni a favore dell’ingresso nell’Unione Europea da parte di una variegata moltitudine di forze politiche e cittadini, abbiamo intervistato un attivista libertario della capitale ucraina.

Puoi proporci il punto di vista dei compagni sulle ragioni delle manifestazioni che si sono tenute in Ucraina nelle scorse settimane?

La vera ragione per le mobilitazioni sta nel fatto che le persone sono ormai stanche della corruzione, della brutalità della polizia, del potere praticamente illimitato della famiglia Yanukovich [l’attuale presidente dell’Ucraina, dichiaratamente filo-russo]. Non dovete dimenticare tra l’altro la crisi economica. I governi precedenti non erano poi così migliori, ma la memoria delle persone è corta: ad oggi quasi tutti sono convinti che i problemi sono iniziati con l’elezione di Yanukovich e del suo Partito delle Regioni. L’integrazione europea è formalmente una delle questioni principali di questa protesta, ma dovete capire che in realtà la questione non è l’Unione Europea. E’ la rappresentazione dell’Europa che non corrisponde alla realtà dei fatti. Utilizzano solo l’Unione Europea alla stessa maniera in cui nei paesi arabi si usa l’Islam. La questione è completamente legata a questioni sociale ed è in tutto una protesta sociale, anche se il nostro popolo ha troppa paura anche solo di nominare il termine “sociale” (per non parlare della parola “sinistra”, che spesso viene intesa come “pro-russo”). Questa è la ragione per cui il tutto ha assunto un carattere quasi ridicolo.

I compagni hanno preso parte alle mobilitazioni?

Alcuni attivisti hanno partecipato, cercando di diffondere i nostri contenuti, di sinistra e libertari. In realtà, la maggior parte dei dimostranti non era nemmeno pro-UE, non supportano nessuna forza politica, vogliono solo un cambiamento e dovremmo lavorare con questo tipo di persone e convincerle. E’ difficile, perché i nazionalisti non sono molto contenti di vederci per strada: a volte ci sono stati tafferugli tra attivisti di sinistra e di destra. E i nostri numeri sono decisamente più piccoli, quindi non è stato facile partecipare per ragioni di tutela. Potevamo essere attaccati non solo dalla polizia, ma anche da neonazisti, e alcuni liberali o gente apolitica avrebbe detto: “Quelli di sinistra sono i responsabili, perchè provocano i patrioti!”. E’ stato decisamente grottesco, ma alla stesso tempo triste vedere in un articolo di giornale un passaggio su una di queste aggressioni: “Provocatori di sinistra sono arrivati con striscioni su medicine e formazioni gratuiti”. Quindi, essere a favore di cure ed educazione gratuite e non intonare “Gloria all’Ucraina, gloria alla nazione, morte ai nemici” è una ragione per diventare uno di questi nemici. Ma in altre città è stato differente, per esempio i nostri compagni della sezione di Kharkov dell’Unione Autonoma dei Lavoratori sono andati in giro con i loro striscioni anarchici, e i nazi non hanno potuto fare nulla. A Kiev la situazione è decisamente peggiore, ma gli anarchici controllavano una parte del presidio per quanto piccola. Potrei anche dire che alcuni liberal di sinistra cercano di coniugare allo stesso tempo l’essere di “sinistra” e “pro-UE” e cercano di farsi notare nella protesta. Non sono molto sicuro della riuscita di questa strategia: vengono comunque aggrediti, anche se non dicono niente di così radicale.

Qual è il ruolo dei movimenti e dei partiti nazionalisti nell’opposizione a Yanukovich?

I nazionalisti sono abbastanza forti, hanno circa il 10% in parlamento, ma sono ancora più attivi nelle strade. Il partito Svoboda [Libertà, destra nazionalista] può essere tranquillamente comparato ad Alba Dorata in Grecia o Yobbic in Ungheria. Ma altre forze liberal-patriottiche pensano che è possibile collaborare con gli ultranazionalisti, semplicemente scelgono di ignorare i discorsi xenofobi e chiudono gli occhi quando i nazi aggrediscono qualcuno. Un po’ di tempo fa i nazionalisti erano fortemente contrari all’Unione Europea, così come i loro amici occidentali (perché sono contro i diritti LGBT, contro la libertà di parola eccetera, e associano tutto questo all’Europa contemporanea), ma ora hanno cambiato idea, solo per ragioni populiste. Il nazionalismo ucraino è sempre stato anti-Russo, perciò utilizzano la rappresentazione dell’UE solo in opposizione a quella della Russia. Non ci sono ragioni economiche o inesistenti “valori europeisti”.

(indipendenti.eu)
AtomBomb
00mercoledì 19 febbraio 2014 11:15
C'è il topic ma nessuno aggiorna...

Negli ultimi giorni gli scontri si sono intensificati e secondo un comunicato del ministero della sanità ucraino ci sono 25 morti.
Rapper 30
00mercoledì 19 febbraio 2014 12:20
Mesà che Putin si è rotto i coglioni sul serio delle continue interferenze dell'unione europea che, un giorno sì e un altro pure, manda un diplomatico a trattare con Kiev.

Situazione di merda comunque per gli ucraini. Rischiano di trovarsi fascisti al potere e di essere smembrati tra le due zone di influenza.
AtomBomb
00mercoledì 19 febbraio 2014 12:37
Facendo una ricerca molto sommaria e superficiale io vedo che i partiti che protestano sono sostanzialmente partiti liberisti, gentaglia insomma.

Provando a mettermi nei panni di un ucraino posso vedere una disoccupazione che è aumentata, ma vedo un paese a me vicino, la Romania, che aprendosi all'UE ha visto diminuire nettamente la propria disoccupazione, e un altro, la Polonia, dove la disoccupazione si era dimezzata in 4 anni, vedo tutti i paesi ex sovietici che dopo l'apertura all'UE hanno diminuito la disoccupazione; quindi in sostanza l'UE viene vista come un bene perché arriva il manifatturiero occidentale, e benché siano stipendi, per noi, da fame, per loro probabilmente sono più che sufficienti.

Restando nei panni di un italiano, e facendo un po' di sana realpolitik, dico che sarebbe meglio che se ne restassero fuori, così come non sarebbero mai dovuti entrare tutti gli altri.
Rapper 30
00mercoledì 19 febbraio 2014 13:17
Re:
AtomBomb, 19/02/2014 12:37:



Restando nei panni di un italiano, e facendo un po' di sana realpolitik, dico che sarebbe meglio che se ne restassero fuori, così come non sarebbero mai dovuti entrare tutti gli altri.




Questo è il punto centrale, mi trovi estremamente d'accordo.
Bisognerebbe fare un discorso più ampio su come sia stata costruita questa Unione Europea da Maastricht in poi, ma il fallimento (momentaneo o meno che sia) è sotto gli occhi di tutti.
L'Ucraina era nell'URSS, non rappresentava un semplice staterello del Patto di Varsavia. Proprio per questo la sua spartizione tra le sfere di influenza è di estrema importanza per i blocchi imperialisti, la Russia da una parte e l'UE dall'altra. Romania e Bulgaria, recentemente entrate nell'unione, sono diventati quello che Marx chiamava l'esercito industriale di riserva, una fonte di ricchezza per il capitale europeo, tedesco in primis ovviamente. Le classi lavoratrici sono quelle che più hanno subito il conseguente livellamento verso il basso dei diritti sociali, che vanno quasi sempre di pari passo con quelli civili.
Per cui i benefici di un ingresso nell'UE sono relativi, il paese con la disoccupazione minore è la Bielorussia, voglio dire...
In piazza gli europeisti sono minoranza, nel senso che quelle di questi mesi sono palesemente delle proteste anti-governative messe in atto dai partiti dell'opposizione, sull'onda dell'emotività scatenata dalla decisione dello scorso Novembre del presidente Yanukovich.
E' vero che ci sono i liberisti, come la Tymoschenko (che paradossalmente fu lei a privatizzare gasdotti ucraini a privati russi), ma ci sono anche partiti estremisti, come Svoboda, che sono poi quelli in prima linea contro la polizia. Il paradosso è proprio il fatto che in tutta europa, oggi, l'estrema destra è contro l'Unione Europea, ma i media stanno cercando di far passare l'idea che quelli di Svoboda sono invece dei ferventi europeisti che lottano contro la tirannia di Putin. Opinabile. Questi personaggi in realtà inneggiano al criminale di guerra Stepan Bandera, sono niente più e niente meno che estremisti nazionalisti di destra, non europeisti.

In Ucraina, aldilà del personale giudizio sul governo, ci sono delle interferenze estere inaccetabili. L'Europa continua a fomentare la protesta contro un presidente legittimamente eletto, di uno stato sovrano. Putin dall'altra parte fa più o meno la stessa cosa, rivendicando la "russofonia" di buona parte della popolazione ucraina.
Come dicevo la situazione è pessima, l'Ucraina è uno stato quasi fallito, dal punto di vista economico e ora anche sociale.

Ci vorrebbe un nuovo Lenin [SM=x2584225]
Dead Man Drinking
00mercoledì 19 febbraio 2014 14:53
Re: Re:
Rapper 30, 19/02/2014 13:17:




Questo è il punto centrale, mi trovi estremamente d'accordo.
Bisognerebbe fare un discorso più ampio su come sia stata costruita questa Unione Europea da Maastricht in poi, ma il fallimento (momentaneo o meno che sia) è sotto gli occhi di tutti.
L'Ucraina era nell'URSS, non rappresentava un semplice staterello del Patto di Varsavia. Proprio per questo la sua spartizione tra le sfere di influenza è di estrema importanza per i blocchi imperialisti, la Russia da una parte e l'UE dall'altra. Romania e Bulgaria, recentemente entrate nell'unione, sono diventati quello che Marx chiamava l'esercito industriale di riserva, una fonte di ricchezza per il capitale europeo, tedesco in primis ovviamente. Le classi lavoratrici sono quelle che più hanno subito il conseguente livellamento verso il basso dei diritti sociali, che vanno quasi sempre di pari passo con quelli civili.
Per cui i benefici di un ingresso nell'UE sono relativi, il paese con la disoccupazione minore è la Bielorussia, voglio dire...
In piazza gli europeisti sono minoranza, nel senso che quelle di questi mesi sono palesemente delle proteste anti-governative messe in atto dai partiti dell'opposizione, sull'onda dell'emotività scatenata dalla decisione dello scorso Novembre del presidente Yanukovich.
E' vero che ci sono i liberisti, come la Tymoschenko (che paradossalmente fu lei a privatizzare gasdotti ucraini a privati russi), ma ci sono anche partiti estremisti, come Svoboda, che sono poi quelli in prima linea contro la polizia. Il paradosso è proprio il fatto che in tutta europa, oggi, l'estrema destra è contro l'Unione Europea, ma i media stanno cercando di far passare l'idea che quelli di Svoboda sono invece dei ferventi europeisti che lottano contro la tirannia di Putin. Opinabile. Questi personaggi in realtà inneggiano al criminale di guerra Stepan Bandera, sono niente più e niente meno che estremisti nazionalisti di destra, non europeisti.

In Ucraina, aldilà del personale giudizio sul governo, ci sono delle interferenze estere inaccetabili. L'Europa continua a fomentare la protesta contro un presidente legittimamente eletto, di uno stato sovrano. Putin dall'altra parte fa più o meno la stessa cosa, rivendicando la "russofonia" di buona parte della popolazione ucraina.
Come dicevo la situazione è pessima, l'Ucraina è uno stato quasi fallito, dal punto di vista economico e ora anche sociale.

Ci vorrebbe un nuovo Lenin [SM=x2584225]



I generali ucraini che fazione sostengono?
The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 20 febbraio 2014 11:36
alle Femen non gliene frega un cazzo
AtomBomb
00giovedì 20 febbraio 2014 16:08
Secondo fonti ufficiali ci sarebbero stati 50 morti in due giorni, ma gruppi medici indipendenti parlano di 60 morti solo oggi.
The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 20 febbraio 2014 16:12
CNN ha parlato di 100 morti, e di 63 agenti catturati dai manifestanti, mentre le forze di polizia della transcarpazia son passati dalla parte dei manifestanti, di fatto è guerra civile.
AtomBomb
00giovedì 20 febbraio 2014 16:20
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 20/02/2014 16:12:

CNN ha parlato di 100 morti, e di 63 agenti catturati dai manifestanti, mentre le forze di polizia della transcarpazia son passati dalla parte dei manifestanti, di fatto è guerra civile.


France24 parla di 60 manifestanti morti uccisi da proiettili solo oggi.

Iron Ghost
00giovedì 20 febbraio 2014 16:21
AtomBomb
00giovedì 20 febbraio 2014 16:22
Alexandre Pouchard di Le Monde parla anche lui di più di 100 morti solo oggi.

www.dailymotion.com/video/x1crvqa_la-police-ukrainienne-tire-sur-les-manifesta...

La police ukrainienne a été équipée d'armes de combat jeudi, a annoncé le ministre de l'intérieur, au deuxième jour d'affrontements sanglants qui ont fait une cinquantaine de tués à Kiev.

« J'ai signé un décret et la police a reçu des armes de combat qui seront employées conformément à la loi », a déclaré Vitali Zakharstchenko, ministre intérimaire, dans un communiqué publié sur le site du ministère.

Des images de la télévision ont montré cette semaine des policiers faisant usage de fusils automatiques tandis que sur d'autres images on peut voir un militant antigouvernemental portant un casque se servir d'une arme à feu à l'abri d'un arbre.

M. Zakharstchenko a appelé les manifestants à déposer les armes et les chefs de file de l'opposition à condamner les violences.
COLT. 45
00giovedì 20 febbraio 2014 19:22
Terrificante.
SuperDisciple
00giovedì 20 febbraio 2014 20:06
Boh...protesta che passa per proue quando son nazionalisti/oppositori di yanukovich.

Ma andassero a cagare, tra 1 anno ci son le presidenziali, si organizzassero politicamente formando un blocco politico con un solo candidato e chi vince governa.

No, più facile andare in piazza a chiedere cosa non si sa.
mickfoley82
00giovedì 20 febbraio 2014 20:56
Chaos ,Rapper o chi sa mi spiegate un po meglio la situaziona reale in Ucraina?Riguardo a chi manifesta perche'?Chi appoggia la Russia?chi il governo ucraino?chi i manifestanti?chi l'ue....ditemi qualcosa voi o mandatemi a qualche articolo interessante in tal merito.
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