Lauree: qual è quella che effettivamente porta a lavorare di più?

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La Furia
00venerdì 11 luglio 2014 17:19
Come da titolo.
Sentendo in giro tutti cercano di portare un po' l'acqua al proprio mulino, chi per convenienza (le varie Università), chi per auto-convinzione (i frequentanti delle varie Università).
La verità dei fatti è che per noi giovani inserirsi nel mondo del lavoro è sempre più difficile.
Con la legge Fornero i lavoratori andranno in pensione sempre più tardi, ma tutto ciò non può che portare ad un sempre meno funzionale ricambio generazionale.
Poche sono ormai le Università che hanno la nomea di riuscire ad immetterti quasi immediatamente nel mondo del lavoro... Oramai prendere università come Lettere e Filosofia (o comunque roba umanistica) diventa sempre più un lusso per chi può permettersi di rimanere in stallo anche per anni, sussistito dal papi, ma siamo certi che altra roba sia meglio?
Ingegneria e Medicina, per esempio, portano a lavorare così facilmente come la leggenda narra?
Io non ne sono così sicuro.
Per non parlare dei frequentanti delle università prettamente sanitarie. Con chiunque io parli, pare sempre di stare a sentire una persona certa di trovare il lavoro in men che non si dica, ma la realtà dei fatti è che ogni volta che un ospedale cerca un solo infermiere, se ne presentano anche mille o duemila.
Insomma, bisogna arrendersi dinnanzi alla realtà? Siamo condannati ad espatriare o a studiare per anni per poi, con gran possibilità, ritrovarci a fare tutt'altro?
Our lady peace
00venerdì 11 luglio 2014 17:27
L'unica laurea che dà lavoro al 99% è fisioterapia. Nelle altre o il mercato è saturo o devi comunque avere un buon mix tra competenza e fortuna. Da quello che so, però, se ti laurei in fisioterapia qualcosa la trovi praticamente sempre.
Blessing Jah
00venerdì 11 luglio 2014 17:32
Lettere offre tante possibilità nel campo radiofonico, ma anche come promoter TIM [SM=x2584190]
Billiejoe79
00venerdì 11 luglio 2014 17:36
Il cerchio si restringe, anche per lauree prima considerate "sicure" per lavorare (tipo scienze infermieristiche) sta finendo la pacchia, conosco molti neo-infermieri appiedati.

Anche ingegneria si sta pian piano saturando, mentre giurisprudenza richiede una costanza sovrumana, ma se completi tutto il percorso di avvocatura con relativo esame di stato (leggasi: culo quadro) comunque il futuro ce lo hai assicurato, ma è una cosa che ti deve piacere tipo da impazzire.

Una laurea con cui puoi lavorare facimente oltreoceano (USA) è quella in scienze biotecnologiche, la ricerca da quelle parti va ancora forte e assistono i neolaureati o i dottorandi con varie borse di studio.

Però siamo sempre lì: deve piacerti tanto, non deve essere una cosa che fai "perchè voglio avere la certezza che dopo lavoro".
DX-Napoli
00venerdì 11 luglio 2014 17:38


un'ingegneria a caso.

magari per andare all'estero.

però devi tenere voglia di studiare.

The Emerald Knight
00venerdì 11 luglio 2014 17:43
Re:
Our lady peace, 11/07/2014 17:27:

L'unica laurea che dà lavoro al 99% è fisioterapia. Nelle altre o il mercato è saturo o devi comunque avere un buon mix tra competenza e fortuna. Da quello che so, però, se ti laurei in fisioterapia qualcosa la trovi praticamente sempre.




A sentire in giro, fisioterapia non è più una laurea sicura come un tempo.

Avrei detto anche io Ingegneria ma un mio amico è laurato con la magistrale con un'ottima media ma appena uscito non ha trovato niente e ha dovuto ripiegare sul dottorato. Ha visto poi molti altri suoi ex compagni di corso tentare la stessa strada perché anche loro non riuscivano a trovare un posto di lavoro.
LIGHI
00venerdì 11 luglio 2014 17:44
Io penso che la questione non si limiti al trovare lavoro ma soprattutto alle condizioni del lavoro stesso. Sicuramente ci saranno piu' offerte di lavoro per un neolaureato in ingegneria piuttosto che in filosofia...ma poi vatti a vedere che stipendi da capogiro offrono.

Anche un paio di miei amici fisioterapisti...lavoro ne trovano ma finche' hai poca esperienza e non abbastanza soldi per metterti in proprio non e' che ti ricoprano d'oro.
The Next World Champion
00venerdì 11 luglio 2014 17:51
Non Scienze Politiche.
-Voices-
00venerdì 11 luglio 2014 18:01
Scienze Politiche


No, seriamente, non credo che ci possa essere risposta, soprattutto se l'idea è quella di rimanere in questo Paese. Ovviamente uno studente di alto livello, qualsiasi sia la disciplina, sarà in grado di trovare un lavoro, più o meno retribuito, ma non si può essere sicuri.
Medicina in teoria dovrebbe essere fatta in modo da far uscire tanti medici quanti sono quelli necessari, ma il sistema a quanto pare è più o meno crollato, lo stesso vale per le altre professioni sanitarie tra cui anche fisioterapia, che effettivamente è quella che ha più mercato, anche se son sempre 4 spicci.
Le discipline scientifiche invece hanno tantissimo mercato all'estero, ma per esempio per Fisica non vedo tante persone rimanere senza lavoro dopo [non si guadagnano i miliardi magari, ma vabbe, mica lo si fa per quello] anche se vogliono rimanere qui.

Tanto il lavoro è 40% culo, 40% conoscenze, 20% capacità o almeno così lo vedo per il mio futuro [SM=x2584178]
DX-Napoli
00venerdì 11 luglio 2014 18:02
Re: Re:
The Emerald Knight, 11/07/2014 17:43:




A sentire in giro, fisioterapia non è più una laurea sicura come un tempo.

Avrei detto anche io Ingegneria ma un mio amico è laurato con la magistrale con un'ottima media ma appena uscito non ha trovato niente e ha dovuto ripiegare sul dottorato. Ha visto poi molti altri suoi ex compagni di corso tentare la stessa strada perché anche loro non riuscivano a trovare un posto di lavoro.





tutti gli ingegneri che conosco lavorano (chi in italia chi fuori). [SM=x3467786]


chiaramente tutti uscendo di casa eh, nessuno a napoli.
Iceman.88
00venerdì 11 luglio 2014 18:03
Re:
DX-Napoli, 11/07/2014 17:38:



un'ingegneria a caso.

magari per andare all'estero.

però devi tenere voglia di studiare.





Le occasioni arrivano, infatti. Un amico molto preparato in ingegneria aerospaziale lo scorso 21 giugno è partito per 6 mesi in Belgio.
Cmq giusto ieri avevano postato nel gruppo della mia uni questo articolo (con relativa tabella), non so quanto affidabile:

interno18.it/rubriche/44200/universita-e-lavoro-ecco-le-facolta-g...

Iceman.88
00venerdì 11 luglio 2014 18:04
PS Poi quoto Olpio su Fisioterapia.
La Furia
00venerdì 11 luglio 2014 18:04
Re:
The Next World Champion, 11/07/2014 17:51:

Non Scienze Politiche.




Ah quello lo avevo messo in conto [SM=x2584921]
=TheTurkish=.
00venerdì 11 luglio 2014 18:05
Su Giurisprudenza la classifica di Almalauera è farlocca e si sa perchè.
Rapper 30
00venerdì 11 luglio 2014 18:05
Re:
The Next World Champion, 11/07/2014 17:51:

Non Scienze Politiche.




-Voices-, 11/07/2014 18:01:

Scienze Politiche




The monster abyss 87
00venerdì 11 luglio 2014 18:06
Il 50 % circa di chi si è laureato in medicina negli ultimi anni adesso e nei prossimi anni ( anzi forse i prossimi a laurearsi staranno anche peggio) ha davanti queste possibilità: precariato a vita o quasi o emigrare
Our lady peace
00venerdì 11 luglio 2014 18:07
Re: Re:
The Emerald Knight, 11/07/2014 17:43:




A sentire in giro, fisioterapia non è più una laurea sicura come un tempo.




Io ti porto solo testimonianze di gente che si iscrive là dopo aver preso la laurea in Scienze motorie perché così riescono a trovare lavoro subito, ma magari sbagliano (non lo dico con arroganza, sono serio, è che poi non mi informo mai su come gli vanno gli studi).
-Voices-
00venerdì 11 luglio 2014 18:24
Re:
The monster abyss 87, 11/07/2014 18:06:

Il 50 % circa di chi si è laureato in medicina negli ultimi anni adesso e nei prossimi anni ( anzi forse i prossimi a laurearsi staranno anche peggio) ha davanti queste possibilità: precariato a vita o quasi o emigrare




Quindi è vero che il sistema è crollato, eppure MANCANO medici, non è che ce ne son troppi [SM=x3156162]
moteuchi83
00venerdì 11 luglio 2014 18:40
Io posso palare per me e i miei colleghi...

laurea in Ingegneria Informatica....

devo dire che le proposte mi sono arrivate e mi continuano ad arrivare... ma sopratutto dall'estero ...

Tipo il mese scorso mi ha contattato un tizio su linkedin dove mi chiedeva se mi andava di trasferirmi a Monaco per unirmi ad un team di ricercatori su un argomento sul quale ho molta esperienza...

poi OVVIAMENTE anche a noi è capitato di avere proposte del tipo "senti intanto lavori gratis per 3 mesi poi vediamo..."
AtomBomb
00venerdì 11 luglio 2014 19:08
Ma restando in Italia?

Ad oggi penso ingegneria informatica, ma se il piano di studi prepara bene sui linguaggi di programmazione, magari una persona non viene assunta, ma comunque acquisisce gli strumenti per poter lavorare autonomamente. Altrimenti qualcosa inerente all'e-commerce o lo sviluppo web.

Se uno ha da parte una bella somma di denaro allora finanza.

L'attuario potrebbe sempre essere utile.

Una ricerca ministeriale dice che sono queste le professioni in crescita



Nel 2013 le professioni più ricercate sono state: export manager, managing director, Dirigenti esperti di e-commerce e direttori commerciali, progettisti meccanici ed elettronici, buyer nel settore Oil&Gas, assistenti/segretarie altamente specializzate, sviluppatori web, Export Area Manager, Business Controller, Digital Marketing Manager, Lean Manufacturing Manager, Energy Manager, controllo qualità.

Niente di questo discorso deve fare presumere che in quei campi sia facile trovare lavoro.

Se uno punta l'estero bisogna vedere quali sono le politiche industriali di quel paese, per esempio in Inghilterra, e potrebbe sorprendere, fra le 12 professioni più ricercate ci sono laureati in storia, in filosofia, laureati in lingue e lauree abilitanti all'insegnamento (al 2° posto dei lavori più ricercati, subito dietro ai medici), questo perché hanno intenzione di puntare pesantemente sul turismo, quindi servono persone in grado di valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale, gli altri lavori ricercati in UK sono nel campo delle biotecnologie, della farmacia (ricerca farmacologica), veterinaria, ingegneria, architettura (soprattutto con indirizzi di pianificazione urbana) e qualsiasi cosa legata al comparto sanitario.
The monster abyss 87
00venerdì 11 luglio 2014 20:11
Re: Re:
-Voices-, 11/07/2014 18:24:




Quindi è vero che il sistema è crollato, eppure MANCANO medici, non è che ce ne son troppi [SM=x3156162]




guarda adesso mancano ma non così tanti forse, ma entro i prossimi 5-10 anni moltissimi medici andranno in pensione, a questo punto o iniziano ad assumere seriamente nuovi specialisti oppure ci sarà un ridimensionamento enorme del ssn, fra un decennio potrebbero esserci buchi enormi
Porbia.
00venerdì 11 luglio 2014 20:28
Io mi sono laureato in Ingegneria Informatica a marzo 2013, dalla settimana successiva sono iniziate ad arrivare offerte di lavoro (e continuano ad arrivare con cadenza quasi settimanale) e adesso sono assunto a tempo (quasi) indeterminato con un ottimo stipendio... mi poteva andare peggio. Fra quelli che si sono laureati con me (o nello stesso corso) non ne conosco uno che sia appiedato o con un contratto del cazzo.
Dj Sauron
00sabato 12 luglio 2014 01:40
Re: Re: Re:
Our lady peace, 11/07/2014 18:07:




Io ti porto solo testimonianze di gente che si iscrive là dopo aver preso la laurea in Scienze motorie perché così riescono a trovare lavoro subito, ma magari sbagliano (non lo dico con arroganza, sono serio, è che poi non mi informo mai su come gli vanno gli studi).




Mah insomma, diciamo che si trova abbastanza, però ti devi accontentare un pò. Nel senso, per sbarcare il lunario ce la si fa a trovare qualcosa accontentandosi, ma se vuoi fare invece quello che ti interessa di più è già un pò difficile.
Bazinga!
00sabato 12 luglio 2014 11:58
Ingegneria Informatica sta andando alla grande, ma devi avere passione nel studiarla, sennò dopo 2 settimane passate tra linguaggi di programmazione e quant'altro, scoppi.
Un boom che sta scemando è quello di Scienze Infermieristiche, visto che dopo anni a dire: "ehhh, mancano gli infermieri!!111!", tanta gente si è laureata in quella facoltà e quindi la richiesta sta arrivando a pareggiare con l'offerta.
Tutto comunque dipende se vuoi lavorare in Italia o all'estero. All'estero dipende, per esempio in Germania se sei ingegnere hai praticamente il lavoro assicurato appena scendi dall'aereo, anche con stipendi piuttosto importanti. Se vuoi studiare Lettere punta sempre la Germania o L'Inghilterra, visto che cercano sempre più insegnanti bilingue con madrelingua italiano per via degli emigrati sempre più presenti in questi due paesi. Ma, in generale, in Europa se ti laurei in qualcosa di "specifico" (che non significa avere master, ma almeno avere una laurea con un indirizzo preciso), il lavoro lo trovi più facilmente rispetto all'offerta lavorativa in Italia.
Bazinga!
00sabato 12 luglio 2014 12:06
C'è comuqnue da dire che in Italia la situazione è strana, l'altro giorno parlavo col padre di un mio amico che lavora in un Centro per l'Impiego, e mi ha detto che si trovano sempre più laureati e sempre meno persone che fanno lavori più "basici". Continuando così tra 10 anni avremmo un mare di laureati che non trovano lavoro, e tanti posti vaganti come pizzaiolo, panettiere o roba così, che vengono visti dai giovani d'oggi come lavori umili e da non fare assolutamente.
-Nick Mondo-
00sabato 12 luglio 2014 12:09
Re:
Our lady peace, 11/07/2014 17:27:

L'unica laurea che dà lavoro al 99% è fisioterapia. Nelle altre o il mercato è saturo o devi comunque avere un buon mix tra competenza e fortuna. Da quello che so, però, se ti laurei in fisioterapia qualcosa la trovi praticamente sempre.




Nì, ho alcuni amici che si sono laureati anno scorso e 2 anni fa a Pisa e non trovano niente.
Una s'è trasferita in Svizzera per fare la "fisioterapista" (diciamo che fa la badante, però è nostra amica quindi va bene).
AtomBomb
00sabato 12 luglio 2014 12:33
Re:
Bazinga!, 12/07/2014 12:06:

C'è comuqnue da dire che in Italia la situazione è strana, l'altro giorno parlavo col padre di un mio amico che lavora in un Centro per l'Impiego, e mi ha detto che si trovano sempre più laureati e sempre meno persone che fanno lavori più "basici". Continuando così tra 10 anni avremmo un mare di laureati che non trovano lavoro, e tanti posti vaganti come pizzaiolo, panettiere o roba così, che vengono visti dai giovani d'oggi come lavori umili e da non fare assolutamente.


Per i lavori manuali il problema è che nessuno ti insegna, e se lo fanno devi fare il garzone a tempo indeterminato sperando nel buon cuore dell'artigiano che ti dia qualcosa.

Una volta esisteva l'apprendistato, come esiste in Germania, 3 anni con retribuzione fissata per legge, allora così impari e intanto vivi.

Naturalmente tutto si riconduce al fatto che praticamente ogni settore sia fermo, se l'edilizia è ferma che lavoro dovrebbe fare un fabbro, o un falegname, elettricisti, idraulici, artigiani più specializzati in campo edile, tipo la levigatura dei pavimenti, o ti basi sulle riparazioni o il lavoro di qualche ricco/benestante che ristruttura o che si costruisce casa.

Stesso discorso per i calzolai ad esempio, ormai le scarpe costano poco, se si rompono le butti, e sono pochissime persone ad avere scarpe così costose da scegliere di ripararle, o farsele fare su misura, così va per la sartoria, ma anche chi ripara biciclette, pochi le usano, prendi anche i meccanici, molti se la macchina si rompe la mettono in garage.

E possiamo andare avanti con tantissimi lavori, ma i problemi sono due: è tutto fermo e nessuno ti insegna, e anche in questo caso non tutti possono permettersi di impiegare un numero imprecisato di anni della propria vita a pagare per lavorare, e per tantissime cose non ci sono neanche le scuole, che a volte se ci sono non costano proprio poco, ad esempio parrucchieri ed estetiste.

Per la sanità il problema è che non ci sono soldi, quindi anche se sei sotto organico, e la maggior parte degli ospedali sono sotto organico, non puoi assumere comunque, qui in Piemonte, 10 miliardi di debiti, in alcune realtà ti devi portare siringhe e medicinali da casa, nei reparti pediatrici spezzano gli abbassalingua in due e usano le salviette da adulti tagliandole in due; mi sa che ormai neanche le forze armate sono più uno sbocco sicuro, neanche i pompieri, vai avanti a fare il discontinuo, facendo 4/6 richiami all'anno.

Se andiamo sui lavori altamente specializzati, peggio che andare di notte, in Italia non si fa ricerca, al massimo la fanno pochissime realtà, non abbiamo delle realtà grandi con migliaia di addetti a ricerca e sviluppo.
mickfoley82
00sabato 12 luglio 2014 12:37
Re:
Bazinga!, 12/07/2014 12:06:

C'è comuqnue da dire che in Italia la situazione è strana, l'altro giorno parlavo col padre di un mio amico che lavora in un Centro per l'Impiego, e mi ha detto che si trovano sempre più laureati e sempre meno persone che fanno lavori più "basici". Continuando così tra 10 anni avremmo un mare di laureati che non trovano lavoro, e tanti posti vaganti come pizzaiolo, panettiere o roba così, che vengono visti dai giovani d'oggi come lavori umili e da non fare assolutamente.




ma in altre statistiche esce fuori che gli Italiani si laureano di meno e c'è un calo nelle immatricolazioni
Questa frase del mare di laureati a piedi e di posti vuoti è da 20 anni che la sento e sta stracciando il cazzo ,perchè anche questo luogo comune incide sul non valutare il problema.
Parliamoci seriamente se uno non mangia o non ha soldi per il divertimento base,va a lavorare e fa qualsiasi lavoro(ECCO SAREBBE UN PASSO AVANTI SE QUESTO LAVORO FOSSE QUANTO MENO TUTELATO).Ho parenti e amici in questa situazione.
Non capisco invece per quale motivo uno che ha un reddito indiretto(anche soltanto il mantenimento dalla propria famiglia benestante)che gli permette di vivere serenamente e studiare quello che ama dovrebbe fare un lavoro di fatica e più umile'??
AtomBomb
00sabato 12 luglio 2014 12:46
Re: Re:
mickfoley82, 12/07/2014 12:37:




ma in altre statistiche esce fuori che gli Italiani si laureano di meno e c'è un calo nelle immatricolazioni
Questa frase del mare di laureati a piedi e di posti vuoti è da 20 anni che la sento e sta stracciando il cazzo ,perchè anche questo luogo comune incide sul non valutare il problema.
Parliamoci seriamente se uno non mangia o non ha soldi per il divertimento base,va a lavorare e fa qualsiasi lavoro(ECCO SAREBBE UN PASSO AVANTI SE QUESTO LAVORO FOSSE QUANTO MENO TUTELATO).Ho parenti e amici in questa situazione.
Non capisco invece per quale motivo uno che ha un reddito indiretto(anche soltanto il mantenimento dalla propria famiglia benestante)che gli permette di vivere serenamente e studiare quello che ama dovrebbe fare un lavoro di fatica e più umile'??


Probabilmente ci sono lauree più saturate di altre.

Io ho un approccio sovietico al lavoro [SM=x2584208] Esempio: conosco una persona, impiegata di categoria C nel pubblico, che è molto ricca di famiglia, la famiglia è proprietaria della pasticceria più prestigiosa della città, nonché proprietari di diversi immobili, alcuni dei quali nel centro storico, con tanto di uffici e negozi in affitto. Ecco, a quella persona avrei vietato di partecipare a un concorso pubblico. [SM=x2584208]

ZX24
00sabato 12 luglio 2014 13:31
Io, a quei pochi ragazzi che me l'hanno chiesto, ho sempre detto di fare quello che gli piace, che tanto vista la situazione non esiste nessuna facoltà che ti inserisce automaticamente nel mondo del lavoro. Se poi è collegato in una qualche maniera al percorso fatto durante il liceo tanto di meglio (ho appena fatto il commissario ad una maturità all'artistico, ovviamente l'80% puntava a qualcosa di affine).
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