http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/processo_escort_intercettazioni_silvio_berlusconi_su_carolina_marconi/notizie/1222074.shtml
Agli atti del processo 'escort' in corso dinanzi al Tribunale di Bari il
testo di un'intercettazione telefonica che ha come protagonisti Silvio
Berlusconi e Carolina Marconi. Gli impegni dell'allora ex presidente del
Consiglio si accavallano, ma c'è sempre il tempo per le serate
organizzate dall'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini.
È il primo ottobre 2008, un mercoledì, quando i due si accordano per portare a Palazzo Grazioli
Carolina Marconi e una tale Francesca. «... ehh.. no - dice Berlusconi -
sono da separare le due, perché sono due.., due obiettivi importanti.. e
quindi non si possono mettere insieme..; insieme, dopo, magari.., ma
prima, no..».
IL TESTO INTEGRALE Questo il testo integrale della
conversazione intercettata, ora «Ho finito adesso, a Napoli.., un mare
di cose..; adesso vado ad incontrare le 20 Regioni italiane... sono
incazzate tutte, perché gli sto tagliando i ticket..» dice Berlusconi a
Tarantini. «Mi stanno caricando di un mare d'impegni.., e questa
settimana è terribile..» continua, ricordando l'incontro del sabato
successivo al Quirinale con il Papa e il Capo dello Stato e il viaggio a
Parigi «con.. Sarkozy.., la Merkel.., e Gordon Brown..». Ma una cena
per il giorno dopo si può organizzare. Lo dice lo stesso Berlusconi.
«Con chi.. potremmo essere?» chiede il Cavaliere a 'Gianpi', il quale
gli propone Carolina Marconi e «un'altra mia amica di
Pavia.., che è molto bella.., giovanissima, 21 anni.., e poi non lo so
se Graziana.., come.. preferisce lei..». «Ma no, ma sai com'è.., - dice
Berlusconi - lì è meglio stare una.., su una sola», anche perché «io -
spiega l'ex premier - ho anche la possibilità di chiamare la
Francesca..». Quindi, i due decidono di «lasciare Graziana a casa» e
chiamare Carolina, ma «non è che poi posso restare con Francesca, e lei
va a casa.. - dice Berlusconi - ehh.. no, sono da separare le due,
perché sono due.., due obiettivi importanti.. e quindi non si possono
mettere insieme..; insieme, dopo, magari.., ma prima, no..».