«Anche il consumo di cannabis dovrebbe essere illecito», disse dopo una sentenza della Cassazione che definiva illegale la coltivazione della pianta, perchè non possiamo permettere «che la cultura devastante del permissivismo lasci ancora ampi spazi di manovra alla devastazione delle menti e dei corpi dei nostri giovani. Sarà compito del nuovo Governo», annunciò, «intervenire per porre un freno, in maniera definitiva, agli slogan «più spinelli per tutti», in controtendenza con quanto fatto dall'ex ministro della Salute Livia Turco, che tra i primi provvedimenti, ricordiamo aver insistito per il raddoppio della dose minima personale».
L'astio verso il consumo di cannabis è una questione puramente ideologica, fa male per carità, ma anche andare in discoteca, o altri locali, imbottiti di soldi e ubriacarsi come un irlandese a San Patrizio, e poi mettere il culo sul bolide che ha comprato papi e andare in giro a mietere vittime, oltre che rovinarsi cervello e fegato, è pericoloso, dannoso, e sbagliato, ma siccome queste cose le fanno i figli dei ricchi (voglio vedere chi cazzo c'ha i soldi di ubriacarsi pagando 14€ un cocktail o 6€ una birra) va bene
Chissà perché non c'è questo astio verso il pippare cocaina
Ma nel catalogo esilarante delle dichiarazioni firmate Carlucci non ci sono solo droga e aborto. Internet, per esempio, è un cavallo di battaglia dell'onorevole. Che ha sempre affrontato il tema con cognizione di causa, sostenendo, per esempio, che i social network «non sono più luoghi di incontro e socializzazione virtuale, ma si sono trasformati in pericolose armi in mano a pochi delinquenti che, sfruttando l’anonimato, incitano alla violenza, all’odio sociale, alla sovversione».
Per questo Carlucci si è battuta perchè fosse approvata «la proposta di legge anti-anonimato, un provvedimento che non è contro la rete, non è contro la libertà di espressione ma contro i criminali che abusano di Internet per infrangere la legge»
Come faranno tutti i politici conservatori e difensori dei valori della famiglia tradizionale (
) quando vanno su siti tipo escortforum a cercare puttane o transessuali
«Guardi le auguro che appena suo figlio avrà accesso a Facebook venga intercettato dai pedofili, e che lo incontrino sotto scuola, così lo capirà su se stesso cosa vuol dire».
Occhio, perché a intercettare il figlio potrebbe esserci o Berlusconi o un prete
Che rigore, Gabriella, che nobilità. Lei, mamma premurosa di adolescenti alle prese con i rischi di un'età difficile. È per proteggere loro e i loro coetanei che bisogna «oscurare i canali televisivi che inviano messaggi e immagini sbagliate e fuorvianti per la formazione della personalità dei minori». Perché «con la proliferazione dei canali», ha spiegato, «i nostri giovani possono accedere a una grande quantità di immagini violente, che riproducono visioni della realtà incentrata sulla costruzione di rapporti superficiali». Non solo Internet dunque, anche la televisione sta diventano sempre di più cattiva maestra. Meglio guardare altrove, ad altri esempi, altri modelli.
Chissà cosa ne pensa Berlusconi di queste affermazioni
A Berlusconi per esempio. «Per i miei figli adolescenti Berlusconi è un mito perché parla una lingua che loro conoscono, racconta le barzellette ed è anche super potente da un punto di vista sessuale», ha raccontato l'onorevole pidiellina a Radio24.
«I ragazzini lo ammirano, come la maggior parte degli italiani che vorrebbero essere come lui. Quanti a 70 anni si sognano di andare con le donne dalla mattina alla sera? Pochissimi! I miei figli lo vedono come una persona che ha costruito dal nulla un impero, il Milan, un partito che ha vinto più volte le elezioni…».
Censure e proclami: le battaglie culturali dell'ex showgirl
Preferirei che mio figlio si ispirasse a Hitler
Grande uomo, il presidente. Mica come quei bacchettoni lì di sinistra, quei moralisti che manipolano la storia a loro piacimento. Ci vorrebbe una commissione di inchiesta per smascherare i loro falsi. Gabriella, ça va san dire, è stata tra le poche ad aver avuto il coraggio di chiederla. Con un manipolo di soli 19 deputati del Pdl ingaggiò una temeraria battaglia contro l' «indottrinamento» a fini «elettorali» dei libri di storia utilizzati nelle scuole dai prof. progressisti, libri troppo di sinistra, libri nei quali «Palmiro Togliatti viene definito ‘un uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali’. Enrico Berlinguer ‘un uomo di profonda onestà morale e intellettuale, misurato e alieno alla retorica’. Alcide De Gasperi ‘uno statista formatosi nel clima della tradizione politica cattolica’». Che eresie. «Non credo che leggendo queste cose i giovani possano farsi un’idea propria e ritengo che crescano con idee altrui e indotte», disse Gabriella chiedendo la commissione di inchiesta. Ma questa non è stata l'unica sua battaglia culturale.
Infatti, meglio guardare canale 5 e farsi indottrinare da barbara d'urso
Nel 2009 fu tra le poche, per esempio, a prendere le difese di Alessandra Mussolini, che voleva far bloccare il film Francesca del regista romeno Bobby Paunescu perchè conteneva frasi offensive nei suoi confornti, a suo dire. «Il cinema non può e non deve essere veicolo di trasmissione di odio e intolleranza. Il giudice deve bloccare l'uscita della pellicola Francesca che contiene una frase estremamente offensiva nei confronti dell'onorevole Mussolini», tuonò la Carlucci. Il giudice però diede ragione al regista.
Detto questo, forza SLA!