Lega Nord: soldi pubblici usati per mantenere i Bossi

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AtomBomb
00martedì 3 aprile 2012 12:06
Perquisizioni nella sede del Carroccio. Otto gli indagati. Tutti accusati a vario titolo di riciclaggio, finanziamento illecito, truffa e peculato. Denaro anche per le esigenze della famiglia del Senatur

Truffa ai danni dello Stato e finanziamento illecito ai partiti a Milano e riciclaggio a Napoli. Mentre a Reggio Calabria spunta l’ipotesi di collegamenti con la criminalità organizzata. Sono queste le ipotesi di reato per Francesco Belsito, tesoriere della Lega Nord, formulate dalle tre procure nell’ambito di un’inchiesta congiunta. Indagati anche i due uomini d’affari Paolo Scala e Stefano Bonet e altre cinque persone. Risulta inoltre coinvolta la Siram Spa, grossa società con sede a Milano che si occupa principalmente di energie rinnovabili e servizi ambientali, che avrebbe ricevuto “erogazioni concesse allo Stato sotto forma di credito di imposta”

Denaro contabilizzato in maniera scorretta e costi sostenuti per pagare le spese dei familiari di Umberto Bossi. Emerge anche questo dalle intercettazioni telefoniche che hanno contribuito a formulare le ipotesi di truffa ai danni dello Stato e finanziamento illecito ai partiti a Milano e riciclaggio a Napoli e Reggio Calabria dove spuntano anche possibili collegamenti con la criminalità organizzata a carico di Francesco Belsito, tesoriere della Lega Nord, formulate dalle tre procure nell’ambito di un’inchiesta congiunta.

Belsito per ora risulta l’unico politico indagato e gli investigatori chiariscono che “non si tratta del nuovo Lusi“. Per il reato di appropriazione indebita, la Lega potrebbe essere parte lesa, mentre per il reato di truffa, gli inquirenti stanno valutando l’utilizzo non trasparente dei fondi.

Indagati anche i due uomini d’affari Paolo Scala e Stefano Bonet e altre cinque persone. Risulta inoltre coinvolta la Siram Spa, grossa società con sede a Milano che si occupa principalmente di energie rinnovabili e servizi ambientali, che avrebbe ricevuto “erogazioni concesse allo Stato sotto forma di credito di imposta”. Una seconda bufera per il Carroccio dopo lo scandalo del vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni. Tra i dirigenti del partito, il primo a parlare è Roberto Maroni che ha dichiarato: “Belsito faccia un passo indietro. E’ il momento di cogliere questa occasione per fare pulizia”. L’ex ministro ha poi ricordato di avere già “chiesto in un consiglio federale che ci portassero i conti, che si facesse chiarezza e si facesse un passo indietro”, ma ha poi aggiunto di essere stato “inascoltato da chi doveva decidere”. In giornata si terrà una riunione dei vertici della Lega.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Roberto Pellicano e Antonio Filippini. Il filone partenopeo è scaturito dall’indagine che portò al coinvolgimento del direttore dell’Avanti! Valter Lavitola e dell’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini.

Le indagini hanno portato questa mattina Carabinieri e Guardia di Finanza nella sede del partito in via Bellerio, a Milano, per effettuare acquisizioni di documenti. La perquisizione in corso riguarda un’inchiesta relativa alla vicenda degli investimenti in Tanzania. Insieme ai carabinieri del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico di Roma c’è il pm napoletano Henry John Woodcook che ha da poco lasciato la sede senza rilasciare dichiarazioni.

MILANO – Nell’ambito delle indagini, come spiega una nota firmata dal procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati, “sono state eseguite perquisizioni nei luoghi in disponibilità degli indagati, nonchè di soggetti loro collegati”. La procura della Repubblica di Milano, si legge ancora nella nota, “procede per il reato di appropriazione indebita aggravata a carico di Belsito Francesco, Scala Paolo e Bonet Stefano, con riferimento al denaro sottratto al partito politico Lega Nord’’.

I pm procedono “inoltre per il delitto di truffa aggravata ai danni dello stato a carico dello stesso Belsito con riferimento delle somme ricevute a titolo di rimborso spese elettorali”. La procura, infine, procede “per truffa ai danni dello Stato a carico di Bonet Stefano e Belsito Francesco con riferimento alle erogazioni concesse allo Stato sotto forma di credito di imposta in favore della società Siram Spa con sede a Milano”. I presunti reati sarebbero stati commessi “in Milano e altrove dal 2010 al gennaio 2012”. La Siram Spa, è una grossa società con sede a Milano che si occupa principalmente di energie rinnovabili e servizi ambientali. Il gruppo ha sedi a Milano, Massa Martana (Perugia) e Roma. La società, scrive sul suo sito, “è il leader italiano nei servizi energetici e multitecnologici, si rivolge al mercato della sanità, dell’ amministrazione pubblica, dell’ industria, del terziario e del residenziale con l’obiettivo di perseguire l’efficienza energetica e la tutela ambientale”. E spiega che la sua mission “è da sempre improntata all’ottimizzazione dei processi energetici, al risparmio per conto dei nostri clienti, al contenimento del consumo di materie prime e alla riduzione delle emissioni inquinanti, anche con l’utilizzo delle energie rinnovabili”.

L’inchiesta della procura di Milano è nata, da quanto si è saputo, da alcune indagini su transazioni finanziarie riferibili ai due uomini d’affari Scala e Bonet, entrambi indagati. E’ partendo da queste movimentazioni finanziarie che gli inquirenti milanesi sarebbero arrivati a contestare il reato di appropriazione indebita aggravata a carico di Belsito, Scala e Bonet, in relazione agli investimenti in Tanzania, passando anche per Cipro, con soldi sottratti alla Lega Nord. Per quanto riguarda invece il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, sempre a carico del tesoriere della Lega, le accuse riguarderebbero un illecito utilizzo da parte del tesoriere del partito dei rimborsi elettorali arrivati al Carroccio. Una serie di perquisizioni da parte dei militari della Gdf sono in corso nella sede della Lega in via Bellerio a Milano, ma anche nelle sedi della società Siram, colosso che si occupa di innovazione tecnologica. Le perquisizioni nella società riguardano un altro filone di indagine che vede indagati Bonet e Belsito per truffa ai danni dello Stato in riferimento a un giro di fatture e ad erogazioni concesse allo stato come credito d’imposta in favore della società.

NAPOLI - Per quanto concerne l’indagine degli inquirenti partenopei l’ipotesi di reato formulata è di riciclaggio in cui, tuttavia, non è coinvolto il partito. La perquisizione a Milano é legata a una inchiesta della sezione reati contro la pubblica amministrazione per riciclaggio di ingenti risorse finanziarie. Nell’indagine è coinvolto un uomo di affari veneto che ha rapporti con il tesoriere della Lega Nord e che opera anche in Campania attraverso una società di Napoli del settore servizi energetici e tecnologici. Le perquisizioni odierne sono finalizzate a reperire atti e documenti riferibili alla sua attività. Sono 30 gli obiettivi del decreto di perquisizione con l’esclusione, spiega il procuratore aggiunto Alessandro Pennasilico, di quelli che dovessero risultare nella disponibilità di parlamentari. Obiettivo dei pm è reperire documenti relativi ai rapporti finanziari intercorsi tra il tesoriere della Lega e l’uomo d’affari veneto.

REGGIO CALABRIA - L’inchiesta è coordinata dal magistrato Giuseppe Lombardo della Dda. I magistrati di Reggio sono al lavoro su collegamenti tra gli uomini d’affari indagati a Milano e altre persone, forse legate alla criminalità organizzata. Anche qui Belsito è indagato per riciclaggio.

Per la prima volta l’impianto giuridico formulato dalla procura sottende che il rendiconto dei rimborsi elettorali percepiti dal partito non sia stato rendicontato correttamente ai revisori parlamentari.

Sono in corso circa 40 perquisizioni, anche delle abitazioni degli otto indagati effettuate dai carabinieri del Noe di Roma. Tra queste, a Genova, città d’origine di Belsito, alla sede del Sindacato padano Sin.pa. a Milano, e all’ufficio della società Polare del gruppo Bonet. Perquisizioni anche nella sede della Siram Spa oltre ad altre 15 di carattere personale, che includono anche Belsito e Bonet. Sono tutte coordinate dal ‘Capitano Ultimo’ Sergio De Caprio. Presente oltre a Woodcock anche il pm Vincenzo Piscitelli.

Si tratta dunque di tre inchieste separate per le quali in questa fase si opera in maniera congiunta. Napoli segue il filone riciclaggio nel quale Bonet è indagato con Belsito, così come Reggio Calabria, perché Belsito ha rapporti con un intermediario ligure in rapporti con una cosca reggina; Milano quello dell’appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato.

[SM=x2695984]
Ed Banger
00martedì 3 aprile 2012 12:50
I peggiori dio cane, I PEGGIORI.

Daron Malakian 94
00martedì 3 aprile 2012 13:04
dio porco vale 3 volte dio cane
Rapper 30
00martedì 3 aprile 2012 13:15
l'unico leghista buono è il leghista morto

Peese
00martedì 3 aprile 2012 13:22
Com'era? Un utente proprio di questo forum si lamentava che con i soldi pubblici doveva mantenere il Sud.
Ora faccia un fischio. Pezzi di merda,ignoranti,cafoni e buzzurri.
KaiserSp
00martedì 3 aprile 2012 13:30
martozen
00martedì 3 aprile 2012 13:43
[SM=x2584923]
Dead Man Drinking
00martedì 3 aprile 2012 17:25
Re:
Rapper 30, 03/04/2012 13.15:

l'unico leghista buono è il leghista morto





PORCO DIO, lavoro per comprare i pannoloni a bossi e far fare ripetizioni al trota [SM=x2689715]
AtomBomb
00giovedì 5 aprile 2012 13:15
Ne esce proprio un bel quadretto
Lega:in cassaforte cartella 'The Family'
Documenti Belsito, forse relativi a elargizioni famiglia Bossi

(ANSA) - ROMA, 5 APR - Nella cassaforte del tesoriere della Lega Francesco Belsito, indagato da tre procure, tra la documentazione contabile sequestrata ieri dai carabinieri del Noe e dalla Guardia di Finanza vi e' anche una cartella con l'intestazione ''The family''. L'ipotesi degli investigatori e' che i documenti siano relativi alle elargizioni ai familiari del leader del Caroccio Umberto Bossi. Gli atti sono all'esame del pm di Napoli, Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e John Henry Woodcock.

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“Con tutti i documenti Bossi si cagherà sotto”. I consigli della segretaria al tesoriere

Con l'amica Dagrada, Francesco Belsito se la rideva al telefono pensando al "parco macchine" della famiglia del Senatur. Poi le auto noleggiate per Riccardo Bossi. E i contanti al sindacato padano. La dirigente dell'ufficio amministrativo lo invitava a mettere da parte tante cartelline con su indicato nomi, anni, soldi e i benefit versati. "Digli 'Noi manteniamo tuo figlio Riccardo, tuo figlio Renzo, tu gli devi dire: guarda che tu non versi i soldi, tuo figlio nemmeno, ed è da quando sei stato male"

“Bossi si cagherà sotto e non avrà il coraggio di rimuoverti”. Di fronte ai documenti dei pagamenti ai figli, alla moglie e alla sua fedelissima Rosi Mauro e soprattutto di fronte a una registrazione imbarazzante, che Francesco Belsito sosteneva di possedere, il leader della Lega Nord non avrebbe mai osato seguire Rosi Mauro che lo aizzava contro di lui. Così, con l’arroganza di chi sa di avere le carte per tenere in scacco Umberto Bossi, parlavano al telefono mentre erano intercettati dai Carabinieri su delega della Procura di Napoli la dirigente amministrativa del Carroccio Nadia Dagrada e il tesoriere Francesco Belsito, ora indagato per riciclaggio e truffa aggravata.

Il personaggio chiave è Nadia Dagrada. Questa militante tosta che nelle foto sembra un corazziere in gonnella di Umberto Bossi e che ieri uscendo dalla Procura ha sibilato ai cronisti: “Fedele fino alla fine”, nelle tante telefonate intercettate con Belsito sembra quasi il suo coach. È lei a consigliargli di farsi una copia dei documenti che provano i pagamenti ai familiari di Umberto Bossi e di mettere gli originali in una cassetta di sicurezza. Nadia è arrabbiata con il vicepresidente del Senato Rosi Mauro, che ha osato chiedere conto a Belsito dei soldi della Lega. “Sarebbe veramente cretina Rosi Mauro perché allora a questo punto se i conti li fai vedere poi chi lo sa che cosa può uscire di tutto quello che c’è!”. Dagrada e Belsito pensano al botto che faranno le carte sui giornali: “Su Libero: quanti soldi la Lega gira alla scuola (Bosina, della cooperativa fondata dalla maestra baby-pensionata Manuela Marrone, moglie di Bossi, ndr).

Belsito a quel punto tira fuori l’asso nella manica: la registrazione che proverebbe una richiesta sconcia. Questo è il passaggio chiave della conversazione di quella sera.


Belsito: Glielo dico della Fondazione, glielo dico cosa mi volevano far fare che dovevo portargli dei soldi eh.
Dagrada: Esatto!… e tu quello poi ce l’hai registrato?
Belsito: Sì, eh.
Dagrada: Ma tu prima parli col capo (Bossi, ndr), vedi cosa ti dice lui, perché gli fai presente ‘sta roba qui e vedi perché lui poi fa in fretta a cagarsi sotto e dopo di che, si affrontano le due signore (Rosi Mauro e Manuela Marrone, ndr) poi gli spiattelli lì, sul tavolo… allora vedi questa fotocopia qua, vedi queste, vedi questa… figurati queste se vanno in mano, altro che la Tanzania se vanno in mano ai militanti! “Ma non vengono a prendere me – le dici eh – vengono a prendere voi!”.



A questo punto Belsito continua a enumerare gli elementi che può tirar fuori contro la famiglia Bossi:


Belsito: L’ultima macchina del “principe” (Renzo Bossi probabilmente, ndr) 50 mila? Ho la fattura.
Dagrada: Ma te l’ho detto, tutto quello che, adesso tu domani mattina, dopo aver parlato con Roberto (Castelli, ndr), inizia a fare le copie di quello che hai in cassaforte, dammi retta!
Belsito: Bene.



Con l’amica Dagrada, Francesco Belsito se la rideva al telefono pensando al “parco macchine” della famiglia Bossi: la Smart e la più recente Audi A6 che, a dire del tesoriere, sarebbero state messe a disposizione del solito Trota, ma “intestate alla Lega Nord”. E poi le auto noleggiate per Riccardo Bossi. E anche i contanti. Nadia Dagrada lo invitava a mettere da parte tante cartelline con su indicato nome per nome e anno per anno i soldi e i benefit versati.

Nelle intercettazioni di Belsito si parla di pagamenti per 200 mila euro all’anno per il Sindacato Padano di Rosi Mauro e anche di spese per “i costi liquidi” di Renzo Bossi come li chiama Belsito. Per il tesoriere sarebbero 151 mila euro, ma la dirigente amministrativa Nadia Dagrada lo corregge: “Sono 251 mila euro per lui e i ragazzi (della scorta probabilmente, ndr) perché quando viaggiano insieme non riesco a scinderli”.

Al Fatto risulta che il tesoriere al telefono fosse molto confuso sulle somme. Anche se ricordava con esattezza quanto gli era stato chiesto di metter da parte per la scuola della moglie di Bossi, quella gestita dalla Cooperativa Bosina: un milione di euro, che però solo in parte era riuscito a tirare fuori.

Nadia Dagrada si sta rivelando sempre più il personaggio chiave dell’inchiesta. Non è un caso se, come persona informata dei fatti, è stata ascoltata martedì per 9 ore dai pm Paolo Filippini ed Henry John Woodcock. Non è un caso che sia stata risentita ieri mattina dai magistrati alla presenza del procuratore aggiunto Alfredo Robledo. La dirigente ha detto ai pm di non aver mai ascoltato la registrazione imbarazzante. La sua deposizione avrebbe “salvaguardato” il segretario Umberto Bossi, ma avrebbe reso più complicata la posizione di Francesco Belsito.

L’elenco delle spese. L’elenco che i due riassumono al telefono il 26 febbraio viene riassunto dai carabinieri, come viene pubblicato oggi dal Corriere della Sera. Comprende «i costi di tre lauree pagate con i soldi della Lega», «i soldi per il diploma (di Renzo Bossi)»; «i 670mila euro per il 2011 e Nadia dice che non ha giustificativi, oltre ad altre somme ingenti per gli altri anni»; «le autovetture affittate per Riccardo Bossi, tra cui una Porsche»; «i costi per pagare i decreti ingiuntivi di Riccardo Bossi»; «le fatture pagate per l’avvocato di Riccardo Bossi»; «altre spese pagate anche ai tempi del precedente tesoriere Balocchi»; «una casa in affitto pagata a Brescia»; «i 300mila euro destinati alla scuola Bosina di Varese per Manuela Marrone (moglie di Bossi, ndr), che Belsito non sa come giustificare, presi nel 2011 per far fare loro un mutuo e che lui ha da parte in una cassetta di sicurezza».

Poi c’è la casa di Gemonio e più precisamente «i soldi ancora da dare per le ristrutturazioni del terrazzo»: «Che io sappia, pare che siano 5-6mila euro»
ridimensiona Belsito alla Dagrada, che teme invece la somma sia molto più alta anche a causa di minacce di azioni legali dai fornitori e che sprona Belsito: «Gli devi dire poi: capo (Bossi, ndr), c’è da aggiungere l’auto di tuo figlio».

“Bossi non versa più. E nemmeno Renzo”. A chi gli mette i bastoni tra le ruote Belsito trova quasi sempre come rispondere. Per esempio la segretaria del Sindacato Padano e vicepresidente del Senato Rosy Mauro, bossiana della prima ora, fedelissima, sempre a fianco del leader in particolare in questi anni di malattia. ”Sai quanto gli ho dato l’altro giorno alla nera (la Mauro, ndr)? – chiede retoricamente il tesoriere alla Dagrada – Quasi 29mila, 29.142 in franchi eh… vuoi che ti dica tutti gli altri di prima?»: ovvero quelle che poi gli inquirenti traducono come «altre somme che le dà mensilmente». La Dagrada, continua il Corriere, lo “imbocca” quasi: dice a Belsito di rispondere alla Mauro così: “Se apro bocca io, il capo salta e se salta il capo tu sei morta… Perché se lei non c’ha il capo a difenderla, lei domani è in mezzo a una strada, e non è detto con le gambe intere». E a Bossi? Gli deve dire: “Noi manteniamo tuo figlio Riccardo, tuo figlio Renzo, tu gli devi dire guarda che tu non versi i soldi, tuo figlio nemmeno, ed è da quando sei stato male. Gli devi dire: capo, io so queste cose e finché io sono qui io non tradirò mai, ma ricordati cosa c’è in ballo, perché se viene fuori lo capisci che cosa può succedere, altro che barbari sognanti”.

[SM=x2631402]
Mr.HHH
00giovedì 5 aprile 2012 14:08
Incredibile come ci siano ancora milioni di italiani che votano queste merde

Devono morire tutti dio cane
@Chaos@
00giovedì 5 aprile 2012 14:57
se smerdano definitvamente Bossi la lega e' finita.
non penso che Maroni sia adatto a guidarla ed e' l'unico nome che hanno per la successione.
martozen
00giovedì 5 aprile 2012 15:25
Loool traduciamo tutto e inviamolo alla WWE ne verrebbe fuory una storyline della madonna
Tufio
00giovedì 5 aprile 2012 15:30
10 euro che risorgono cambiando nome al partito.
@Chaos@
00giovedì 5 aprile 2012 15:34
Re:
Tufio, 05/04/2012 15.30:

10 euro che risorgono cambiando nome al partito.




la lega ha un'organizzazione in cellule ispirata al vecchio PCI pero' a differenza del vecchio partito comunista non ha fatto una buona scuola quadri (non e' neanche colpa sua e' la politica attuale che crea solo mostri), in questa situazione se la testa viene tagliata il dinosauro lega muore, ci mettera' un po' e soprattutto lascera' un sacco di spazio a disposizione.
Tufio
00giovedì 5 aprile 2012 15:47
Re: Re:
@Chaos@, 05/04/2012 15.34:




la lega ha un'organizzazione in cellule ispirata al vecchio PCI pero' a differenza del vecchio partito comunista non ha fatto una buona scuola quadri (non e' neanche colpa sua e' la politica attuale che crea solo mostri), in questa situazione se la testa viene tagliata il dinosauro lega muore, ci mettera' un po' e soprattutto lascera' un sacco di spazio a disposizione.



La lega ha una orginazzione piramidale formata da un gruppetto di capi idiot-populisti e sotto un cumolo di schiavi servitori.

Son stati zitti e ubbidienti dopo decenni di minchiate stile calderoli, volete che questo sia diverso?
Tutte le cellule saranno completamente riassorbite con uno schiocco di dita anche in caso di rifacimento del partito.

Che poi tutto questo gli stia costando parecchie elezioni locali, è un discorso differente.
)adramelech(
00giovedì 5 aprile 2012 16:07
Merde
AtomBomb
00giovedì 5 aprile 2012 16:48
Adnkronos
LEGA: BOSSI SI DIMETTE, SCELTA IRREVOCABILE
Megablast
00giovedì 5 aprile 2012 17:02
Speriamo che un altro ictus lo paralizzi in un loculo.
ShearerWHC
00giovedì 5 aprile 2012 17:02
[SM=x2695984] [SM=x2695984]
castagnoli 91
00giovedì 5 aprile 2012 17:08
End Of An Era
Bazinga!
00giovedì 5 aprile 2012 17:08
La bomba è scoppiata.

Qua davvero può nascere una Tangentopoli 2.0 .
thuganomics8700
00giovedì 5 aprile 2012 17:09
Like a Bossi
AtomBomb
00giovedì 5 aprile 2012 17:16
Re:
Bazinga!, 05/04/2012 17.08:

La bomba è scoppiata.

Qua davvero può nascere una Tangentopoli 2.0 .


così mi è stato detto

=TheTurkish=.
00giovedì 5 aprile 2012 17:18
[SM=x2584923]
AtomBomb
00giovedì 5 aprile 2012 17:18
Triumvirato Maroni - Calderoli - Giorgetti per arrivare al Congresso.

Il problema è che pare che anche Calderoli abbia preso soldi.
=TheTurkish=.
00giovedì 5 aprile 2012 17:19
Re:
AtomBomb, 05/04/2012 17.18:

Triumvirato Maroni - Calderoli - Giorgetti per arrivare al Congresso.

Il problema è che pare che anche Calderoli abbia preso soldi.




[SM=x2695984]
=BARRA BRAVA=
00giovedì 5 aprile 2012 17:21
puahahahahahaha


prevedo un crollo del 4%
ShearerWHC
00giovedì 5 aprile 2012 17:25
Re:
=BARRA BRAVA=, 05/04/2012 17.21:

puahahahahahaha


prevedo un crollo del 4%




Il bello è che ci saranno ancora fessi che li voteranno [SM=x2584190]
=BARRA BRAVA=
00giovedì 5 aprile 2012 17:27
Re: Re:
ShearerWHC, 05/04/2012 17.25:




Il bello è che ci saranno ancora fessi che li voteranno [SM=x2584190]




ah sicuro, ma la soddisfazione di vedere quelle facce di cazzo dei leghisti balbettare dinnanzi ai media mi mette in pace col mondo
ShearerWHC
00giovedì 5 aprile 2012 17:29
Re: Re: Re:
=BARRA BRAVA=, 05/04/2012 17.27:



ah sicuro, ma la soddisfazione di vedere quelle facce di cazzo dei leghisti balbettare dinnanzi ai media mi mette in pace col mondo



Magari tra due anni resteranno solo col banchetto alla sagra della luganega di Sandonà di Piave [SM=x2584296]

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