Come avevo già accennato ieri mattina nell’aggiornamento sulla classifica ponderata di Serie A, il discorso motivazionale fatto ieri da Adriano Galliani nello spogliatoio del Milan mi aveva fatto storcere il naso. Non certo per il tentativo di alzare il morale a una squadra depressa e sfiduciata, anzi… su quello niente da dire. Ma tutta quell’enfasi sull’obiettivo settimo posto mi è parsa molto strana fin da subito. Questo perché, e chi segue il blog lo sa, gli argomenti strettamente legati alle Coppe Europee e ai criteri di qualificazione li seguiamo abbastanza attentamente su “Calcio e Altri Elementi” e a noi questa ipotesi non risultava affatto. Ho così fatto qualche ricerca per scoprire dove fosse la verità andando a cercare una risposta certa e che non potesse lasciare spazio a interpretazioni.
Dal prossimo anno, come probabilmente saprete, ci sarà una interessante novità nelle “liste d’accesso” alle due competizioni europee: la vincitrice dell’Europa League avrà diritto a un posto nella prossima Champions League, indipendentemente dal fatto che si qualifichi o meno a questa competizione tramite il campionato.
La teoria di Galliani (prendendo d’esempio la classifica attuale di Serie A con la variazione del Milan al settimo posto) era la seguente: se una squadra che si qualifica fra le prime tre in campionato (per semplicità supponiamo la Juventus) vincesse anche la Coppa Italia e se contemporaneamente una squadra che si qualifica dal quarto al sesto posto in campionato (supponiamo la Fiorentina) vincesse anche l’Europa League, allora si creerebbe una situazione di questo tipo:
1 JUVENTUS in Champions League
2 ROMA in Champions League
3 NAPOLI in Champions League
4 LAZIO in Europa League
5 FIORENTINA in Champions League (in qualità di vincente della Europa League)
6 SAMPDORIA in Europa League (come piazzata del campionato avente diritto al posto della Fiorentina, promossa in Champions League)
7 MILAN in Europa League (come sostituta della Juventus vincitrice della Coppa Italia)
A un primo sguardo potrebbe anche starci, peccato che ci sia un errore di fondo: questa teoria si basa sulla falsa ipotesi che in Europa League debbano qualificarsi tre squadre italiane in ogni caso. E non è così. In realtà, il regolamento prevede che se una delle tre aventi diritto a qualificarsi in Europa League per il piazzamento in campionato viene promossa in Champions League come detentrice di una delle due coppe europee, il contingente della nazione non cambia, le squadre per l’Italia rimangono sei e l’unica differenza è che invece di averne 3 in Champions League e 3 in Europa League ne avremmo 4 in Champions League e 2 in Europa League. Quindi, nel caso esposto poco fa, lo scenario corretto delle qualificate sarebbe:
1 JUVENTUS in Champions League
2 ROMA in Champions League
3 NAPOLI in Champions League
4 LAZIO in Europa League
5 FIORENTINA in Champions League (in qualità di vincente della Europa League)
6 SAMPDORIA in Europa League (come sostituta della Juventus vincitrice della Coppa Italia)
7 MILAN (senza coppe)
Ora vi potreste chiedere: ma perché dovremmo fidarci di quello che dici tu e non di quello che dice Galliani? La risposta è semplice…
ho contattato direttamente l’organismo dell’UEFA che si occupa dei regolamenti delle coppe sottoponendogli i due scenari e chiedendo quale fosse quello corretto. La risposta è stata gentile, ferma e inequivocabile: il primo è sbagliato, il secondo è corretto. Niente settima di Serie A in Europa. L’unico caso possibile in cui l’Italia potrà portare sette squadre nelle coppe il prossimo anno è che vinca l’Europa League una squadra che non riesca ad arrivare fra le prime sei in campionato. In quel caso, rispetto allo scenario precedente, la Fiorentina si prenderebbe il posto che le spetta in Europa League, nessuna delle sei perderebbe il suo posto e la vincente di Europa League (stando all'esempio Inter o Torino) si andrebbe ad aggiungere.
Dall’UEFA mi hanno anche fatto sapere che a fine mese approveranno il regolamento completo delle coppe del prossimo triennio (che come potete immaginare non si occupa solo dei criteri di qualificazione ma di tutti gli aspetti legati all’organizzazione delle partite e non solo) e che nei giorni seguenti sarà possibile consultarlo sul loro sito ufficiale.
Marco De Santis
ci mancava solo una faccina verde