Marine Le Pen e l'uscita dall' €uro

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TheRealm
00venerdì 18 aprile 2014 11:32
Marine Le Pen, nell'intervista ad Ottoemezzo, ha detto che vorrebbe uscire dall'euro istituendo una nuova moneta con un cambio 1/1 con l'euro.
Secondo lei, in questo modo uscirebbero dalla moneta europea senza perdere nulla.
Quello che mi chiedo io, al netto della mia ignoranza economica, è:
1) è possibile un'operazione del genere?
2) se il valore del neo-franco rimane quello dell'euro, cosa cambia economicamente nello stato?
3) se è così semplice uscire dall'euro, perché paesi strozzati dall'austerity (tipo Grecia o Irlanda) non hanno fatto lo stesso?

mickfoley82
00venerdì 18 aprile 2014 12:06
Uscire dall'Euro secondo me è impossibile ad oggi o meglio lo puoi fare ma nel breve termine ci sarebbero dei disastri mica da ridere.

Volevo chiedere ai piu' esperti quanto ha inciso l'attacco speculativo ai danni di Inghilterra e Italia nei primi anni 90 che di fatto ci ha obbligato ad uscire dallo Sme e che di fatto ha velocizzato il processo di istituzione e di ingresso negli Stati nell'area Euro?....Com'è possible che agenzie di Rating si siano fatte fottere dai falsi in bilancio pubblico della Grecia pre 2009?
TSEEMOD
00venerdì 18 aprile 2014 13:34
Ad una prima lettura la riproposizione di una valuta con cambio 1:1 fa tanto Argentina nel 1991
TSEEMOD
00venerdì 18 aprile 2014 13:51
Re:
TheRealm, 18/04/2014 11:32:

Marine Le Pen, nell'intervista ad Ottoemezzo, ha detto che vorrebbe uscire dall'euro istituendo una nuova moneta con un cambio 1/1 con l'euro.
Secondo lei, in questo modo uscirebbero dalla moneta europea senza perdere nulla.
Quello che mi chiedo io, al netto della mia ignoranza economica, è:
1) è possibile un'operazione del genere?
2) se il valore del neo-franco rimane quello dell'euro, cosa cambia economicamente nello stato?
3) se è così semplice uscire dall'euro, perché paesi strozzati dall'austerity (tipo Grecia o Irlanda) non hanno fatto lo stesso?





La risposta alla 2 può esser banalmente risposta con "reazioni dei mercati, aspettative degli stessi e dei cittadini".

Se tu crei una nuova moneta (premesso che la parità mi puzza sempre), a logica tutti i titoli di debito dovrebbero esser rinegoziati, con aumento probabile di tasso di interesse, lo spread che aumenta e lo stato si ritroverebbe a piazzare alle aste i titoli con un'interesse maggiore, di fatto, sprecando liquidità che poteva investire in altro.
Quindi nello stato si potrebbe creare innanzitutto un disavanzo per tutti i mesi di spread aumentato, mica da ridere.

Poi va beh, nel paese...gli scenari potrebbero esser molteplici: corsa agli sportelli, gente che poco prima sposta tutto altrove, aspettative sulla moneta basse con perdita del suo valore ed inflazione che potrebbe farsi sentire (voglio vedere se questi rispettassero così semplicemente i parametri europei di nuovo).


Alla 3: Non l'hanno fatto perché avrebbero avuto una strozzatura mica da ridere.
La Grecia è in pesante deflazione, ha pesante debito e disoccupazione a livelli altissimi. Una sua uscita significherebbe un potenziale (molto probabile) peggioramento della situazione attuale e rischio di default (che poi, in teoria, distanti non che lo siano, ad oggi).
Per non parlare del fatto che non usufruirebbero più di aiuti.

L'Irlanda è uscita dai PIIGS, che son rimasti PIGS. Anche qui è in atto il rimborso decennale del debito con vistosi tagli, una significativa disoccupazione. Ma il peggio pare che sia passato.
Mein Teil
00venerdì 18 aprile 2014 14:15
Credere che per incrementare la produzione, far dimunuire la disoccupazione etc etc etc basti cambiare moneta [SM=x2584190] [SM=x2584190]

A meno che non si voglia finire cosi:

Uno/Due
00sabato 19 aprile 2014 18:22
non prendetemi per ammiratore di marine, ma onestamente non preferireste una come lei a destra al posto di meloni/berlusconi/salvini/alfano?

a prescindere dalle minchiate che spara sull'euro, chiaramente
TSEEMOD
00sabato 19 aprile 2014 18:44
Re:
Uno/Due, 19/04/2014 18:22:

non prendetemi per ammiratore di marine, ma onestamente non preferireste una come lei a destra al posto di meloni/berlusconi/salvini/alfano?

a prescindere dalle minchiate che spara sull'euro, chiaramente




Finché continuano a dire minchiate dello stesso genere...le differenze sembrano esser un gran poche.
Uno vale l'altro
Bazinga!
00domenica 20 aprile 2014 10:55
Esiste qualche studio DAVVERO indipendente (e quindi non di parte) che spiega cosa succederebbe se l'Italia o la Francia (cito questi due paesi visto che in entrambi i movimenti no-euro stanno guadagnando tanti consensi) uscirebbero dall'Euro e tornerebbero a produrre moneta propria?
No, perchè io sono totalmente ignorante in economia, ma mi sa che se l'Italia esce dall'Euro fallisce in due mesi, o anche meno. Sulla Francia non mi esprimo, non conoscendo i suoi meccanismi economici.
captainkeane
00domenica 20 aprile 2014 11:50
ci sono in giro delle previsioni, ovviamente studi ben precisi su un'ipotesi è difficile farne.

il discorso è cmq semplice, vuoi di nuovo la sovranità monetaria?
perchè la vuoi?
se l'intento è quello di stampare moneta e via dicendo o deprezzarla per agavolare le importazioni allora l'inflazion comincerebbe a galoppare e i debiti ceduti all'estero, in altre valute, diverrebbero impossibili da ripagare

se dici che il rapporto deve essere 1:1 allora non cambia un cazzo, casomai bisognerebbe far pressione per camibiare le cose tramite la bce, ma è un discorso più complesso
TSEEMOD
00domenica 20 aprile 2014 14:01
Re:
Bazinga!, 20/04/2014 10:55:

Esiste qualche studio DAVVERO indipendente (e quindi non di parte) che spiega cosa succederebbe se l'Italia o la Francia (cito questi due paesi visto che in entrambi i movimenti no-euro stanno guadagnando tanti consensi) uscirebbero dall'Euro e tornerebbero a produrre moneta propria?
No, perchè io sono totalmente ignorante in economia, ma mi sa che se l'Italia esce dall'Euro fallisce in due mesi, o anche meno. Sulla Francia non mi esprimo, non conoscendo i suoi meccanismi economici.




Ma che diamine vuol dire "studio veramente indipendente"?
Non che ce l'abbia con te (che infatti hai detto di non conoscere...), ma mi fa straincazzare l'uso di quest'espressione. E passi per l'Economia che è forse la meno nobile delle scienze nonostante pure lì sussista il Peer Review (e meno male), ma per tutte le altre mi fa girare i coglioni molto, molto di più.


Sul serio: pensi che fior fiore di economisti di tutto il mondo ti prendano per il culo dicendo che se l'Italia uscisse sarebbe davvero ad un passo dal default e le sarebbe altamente controproducente?
Pensi che siano tutti parte di lobbies di potere?

Ma porca puttana, non scendiamo al livello del grillismo.
Mein Teil
00domenica 20 aprile 2014 16:34
CHe poi ti dicono che i vantaggi di una sovranità monetaria sarebbe quello di poter svalutare la propria moneta ed agevolare le esportazioni e la produzione nazionale, ma se vuoi mettere il pareggio 1:1 mi sembra un tantinello incoerente [SM=x2584923]
KaiserSp
00domenica 20 aprile 2014 18:09
ma tutti quelli che rivogliono la lira vanno a ritirare i soldi del proprio conto alla banca prima o dopo la nuova conversione dall'euro?

qualcosa mi dice "prima"...
The Emerald Knight
00domenica 20 aprile 2014 18:48
Savo27
00lunedì 21 aprile 2014 20:18
1) Uscire è possibile, il problema è che faresti un dispiacere agli altri stati, perché tu potresti produrre con una moneta che dopo il cambio 1:1 svaluteresti per dartene vantaggio, senza contare che non avresti vincoli di austerity che come insegnano Giappone Usa non hanno molto senso.


2) La moneta la farebbero svalutare, senza contare che potresti stamparne!

3) La Grecia per esempio non può uscire(secondo me non è vero) per il fatto che la maggior parte dei suoi titoli di stato sono posseduti dalla Germania o paesi UE, infatti quando hanno tentato di fare un referendum con Papandreu per uscire dall'UE hanno provveduto a far in modo di far dimettere lo stesso


Sono convinto che ti vogliono far intendere che non possa uscire, ma in realtà è possibile, solo che potresti far danno alla Germania, questo l'ha capito la Gran Bretagna, ho letto da poco che un economo del suo paese, sostiene che solo il ritorno alla lira potrebbe far tornare l'Italia in sesto, sua opinione, per me basta soltanto predere in considerazione che non tutti gli stati sono uguali, quindi, i vincoli uguali per tutti sono un problema, senza contare che la moneta così forte non avvantaggia nessuno.
Bisogna stamparne e svalutare un po', almeno quanto il dollaro, o siam finiti, perché se è vero che acquistiam il petrolio a prezzo vantaggioso, non risciamo poi a vender nulla.
Mein Teil
00martedì 22 aprile 2014 11:47
:giurato:
TSEEMOD
00martedì 22 aprile 2014 17:05
Re:
Savo27, 21/04/2014 20:18:

1) Uscire è possibile, il problema è che faresti un dispiacere agli altri stati, perché tu potresti produrre con una moneta che dopo il cambio 1:1 svaluteresti per dartene vantaggio, senza contare che non avresti vincoli di austerity che come insegnano Giappone Usa non hanno molto senso.


2) La moneta la farebbero svalutare, senza contare che potresti stamparne!

3) La Grecia per esempio non può uscire(secondo me non è vero) per il fatto che la maggior parte dei suoi titoli di stato sono posseduti dalla Germania o paesi UE, infatti quando hanno tentato di fare un referendum con Papandreu per uscire dall'UE hanno provveduto a far in modo di far dimettere lo stesso


Sono convinto che ti vogliono far intendere che non possa uscire, ma in realtà è possibile, solo che potresti far danno alla Germania, questo l'ha capito la Gran Bretagna, ho letto da poco che un economo del suo paese, sostiene che solo il ritorno alla lira potrebbe far tornare l'Italia in sesto, sua opinione, per me basta soltanto predere in considerazione che non tutti gli stati sono uguali, quindi, i vincoli uguali per tutti sono un problema, senza contare che la moneta così forte non avvantaggia nessuno.
Bisogna stamparne e svalutare un po', almeno quanto il dollaro, o siam finiti, perché se è vero che acquistiam il petrolio a prezzo vantaggioso, non risciamo poi a vender nulla.



1) esci dall'€ ma non dall'Europa, quindi pagheresti i costi dell'Europa in Lire, svalutatissime. Il cambio 1:1 non converrebbe visto che la moneta non avrebbe mai la credibilità dell'€

2) peggiorando la situazione, come l'Italia era solita avere dove l'esplosione del debito era roba di tutti i giorni. Geniale

3) i titoli pubblici si sa a chi sono in mano (basta digitare su Google "Greek sovereign debt ownership"), non è che devi presumere.

In realtà è possibile? A meno che rinunci per legge interna di non pagare i debiti esteri (grossa mossa, giusto per far capire alle agenzie rating che vuoi finire peggio di quanto eri prima) non che ci guadagni molto, anzi vai proprio in perdita.

Che la moneta sia forte è innegabile, ma la soluzione non risiede nello stampare i soldi, visto che saranno usati per Quantitative Easing ed alla fine non farà calare la deflazione già in atto in certi paesi salvo garantire un po' di inflazione in quelli più forti.

4) Tutti a lamentarsi dell'€ quando solo il 21% delle imprese italiane vende al di fuori dell'Italia e forse il 15% di quel 21% fa esportazioni vere e proprie.
Nonostante tasse alte, cuneo fiscale alto e costi assurdi.
Le soluzioni per il sistema italiano esistono di già, senza per forza rifugiarsi dietro alla scusa della valuta.
Savo27
00martedì 22 aprile 2014 19:46
Non mi pare che sia necessario per forza pagare costi ed oneri dell'UE(magari mi son perso qualcosa [SM=x2969459] )
Per l'esplosione del debito, qua, non c'è verso, il debito in Italia non è estinguibile, salvo manovre con i contro-cazzi e flessibilità che l'UE non dà dato che ha il paraocchi.

La moneta non è forte, ma troppo forte, non è applicabile a tutti i paesi.
L'Italia non ha la possibilità di aumentare la propria produttività, risolvere il problema del debito con l'austerity, e secondo me anche con il valore della moneta corrente, ci sta guadagnando solo uno su questo ed è evidente.

Non ho mai fatto riferimento alla lira, nè ad un ritorno a quella valuta o chi per essa, sto solo dicendo che è impossibile col l'euro a 1.38 dollari poter dar concorrenza ai mercati e secondo me è davvero palese come problema.

Se non sbaglio comunque prima l'Italia esportava molto di più di quanto fa ora, infatti le nuove economie hanno sempre più preso il sopravvento, ovviamente, costano meno.
mickfoley82
00martedì 22 aprile 2014 21:43
La questione del Debito è una questione politica...se l'Ue non voleva il contagio bastava che nel 2010 quando ci fu il problema Grecia,comprasse il debito Greco,secondo me.

L'Ue agisce cosi,perche' politicamente vuole questo.Il punto è che l'Euro è al momento irreversibile e quindi le forze politiche devono combattere per cambiare l'Ue e le sue istituzioni.
mickfoley82
00martedì 22 aprile 2014 21:46
Re:
Savo27, 22/04/2014 19:46:

Non mi pare che sia necessario per forza pagare costi ed oneri dell'UE(magari mi son perso qualcosa [SM=x2969459] )
Per l'esplosione del debito, qua, non c'è verso, il debito in Italia non è estinguibile, salvo manovre con i contro-cazzi e flessibilità che l'UE non dà dato che ha il paraocchi.

La moneta non è forte, ma troppo forte, non è applicabile a tutti i paesi.
L'Italia non ha la possibilità di aumentare la propria produttività, risolvere il problema del debito con l'austerity, e secondo me anche con il valore della moneta corrente, ci sta guadagnando solo uno su questo ed è evidente.

Non ho mai fatto riferimento alla lira, nè ad un ritorno a quella valuta o chi per essa, sto solo dicendo che è impossibile col l'euro a 1.38 dollari poter dar concorrenza ai mercati e secondo me è davvero palese come problema.

Se non sbaglio comunque prima l'Italia esportava molto di più di quanto fa ora, infatti le nuove economie hanno sempre più preso il sopravvento, ovviamente, costano meno.





L'Italia esportava a basso costo.Svalutando la lira e portando i suoi prodotti ultracompetitivi sul mercato internazionale.
Con l'Euro questo non è possibile e il sistema politico e imprenditoriale italiano al posto di stimolare la qualita' del prodotto ,ha cercato sempre di esportare a basso costo.Oggi non potendo svalutare,epr esportare a basso costo lo puoi fare solo demolendo il costo del lavoro...ed è quello che è stato fatto.
Diciamo anche che con l'Euro nei primi anni i nostri itneressi sul debito stavano grazie all'euro a livelli bassi in linea con germania ecc,tant'è che molto di questo debito fu comrpato da Banche straniere ecc,portando anche liquidita' nel paese,peccato che nessuno in quegli anni ha fatto niente e al primo crack,siamo sprofondati.
TSEEMOD
00mercoledì 23 aprile 2014 16:30
Re:
Savo27, 22/04/2014 19:46:

Non mi pare che sia necessario per forza pagare costi ed oneri dell'UE(magari mi son perso qualcosa [SM=x2969459] )
Per l'esplosione del debito, qua, non c'è verso, il debito in Italia non è estinguibile, salvo manovre con i contro-cazzi e flessibilità che l'UE non dà dato che ha il paraocchi.

La moneta non è forte, ma troppo forte, non è applicabile a tutti i paesi.
L'Italia non ha la possibilità di aumentare la propria produttività, risolvere il problema del debito con l'austerity, e secondo me anche con il valore della moneta corrente, ci sta guadagnando solo uno su questo ed è evidente.

Non ho mai fatto riferimento alla lira, nè ad un ritorno a quella valuta o chi per essa, sto solo dicendo che è impossibile col l'euro a 1.38 dollari poter dar concorrenza ai mercati e secondo me è davvero palese come problema.

Se non sbaglio comunque prima l'Italia esportava molto di più di quanto fa ora, infatti le nuove economie hanno sempre più preso il sopravvento, ovviamente, costano meno.



Con un'uscita dall'area Euro ma non dell'UE dovresti comunque contribuire ai costi dell'UE stessa, solo che con una valuta che vale meno, il contributo richiesto sarebbe maggiore.

L'Italia ha delle possibilità di aumentare le propria produttività, solo che non le attua. O
Con l'€ a 1,38$ è tutto molto difficile ma non impossibile.

Per le esportazioni è un enorme dipende: molti settori l'anno scorso han segnato record su record. Alla faccia di tutto.
E' ovvio che siano crollati quelli più deboli.
Mein Teil
00mercoledì 23 aprile 2014 17:17
Re: Re:
mickfoley82, 22/04/2014 21:46:





L'Italia esportava a basso costo.Svalutando la lira e portando i suoi prodotti ultracompetitivi sul mercato internazionale.
Con l'Euro questo non è possibile e il sistema politico e imprenditoriale italiano al posto di stimolare la qualita' del prodotto ,ha cercato sempre di esportare a basso costo.Oggi non potendo svalutare,epr esportare a basso costo lo puoi fare solo demolendo il costo del lavoro...ed è quello che è stato fatto.
Diciamo anche che con l'Euro nei primi anni i nostri itneressi sul debito stavano grazie all'euro a livelli bassi in linea con germania ecc,tant'è che molto di questo debito fu comrpato da Banche straniere ecc,portando anche liquidita' nel paese,peccato che nessuno in quegli anni ha fatto niente e al primo crack,siamo sprofondati.




Livelli bassi? Mi sembra che si siano piu che dimezzati a dire il vero.
Il problema è anche che tecnologicamente siamo obsoleti (e gradirei di essere smentito da chi ne sa di piu, giuro).

Savo27
00venerdì 2 maggio 2014 12:59
Guarda, una nuova moneta è impensabile che possa essere forte quanto l'euro, non possiamo avere una moneta così forte, ci penalizza, però neanche troppo debole, qualcosa ai livelli di dollaro.

Così, per me, sono sicuro che non possiamo riprenderci, come ripeto, è una mia idea.
La moneta 'debole' ha fatto le nostre fortune, una troppo forte ci uccide.
TheRealm
00venerdì 2 maggio 2014 13:07
Pochi giorni fa si è tenuto a Roma un convegno sul tema “Europa senza euro”. Da ciò che ho letto, sembra che tutti (ad esclusione degli invitati “contro” la tesi del convegno) siano stati d’accordo sul fatto che, fuori dall’euro, con le flessibilità nei tassi di cambio, tutto funzionerà per il meglio. Si può essere più banali di così?

Basta un’osservazione per tagliare la testa al toro (si fa per dire, ci scusi il toro). I “tutti” del convegno provenivano non solo dall’Italia. Quindi si faccia l’ipotesi che il mondo politico, fulminato dalla chiarezza di costoro, li nomini ministri dell’economia nei rispettivi paesi del Mediterraneo. Tutti usciranno dall’euro ed ecco che le svalutazioni si annulleranno e i mediterranei entreranno in concorrenza “negative sum game” (gioco a somma negativa, ndr) tra di loro. Ma svaluteranno nei confronti del blocco Germania-Olanda-Austria-Finlandia. La Finlandia, inguaiata com’è (più sul piano economico che su quello sociale), lascerà il blocco subito, e anche l’Austria sarà sotto fortissima pressione, sia direttamente da parte dell’Italia che per la svalutazione della Slovenia, la quale, inevitabilmente, dovrà seguire l’Italia cui è legata a triplo filo. Sempre che la teoria funzioni nella pratica, non si può pensare che la Germania e l’Olanda possano assorbire un incremento delle esportazioni dei mediterranei, Francia ed Italia comprese (e non è poco), tale da far ripartire il gruppo degli svalutati.

Il risultato più probabile sarà un cambiamento dei rapporti di scambio, ma nel contesto di una recessione nel residuo blocco Germania-Olanda (le quali perdendo esportazioni, perderanno occupazione e domanda interna) e quindi con bilance commerciali più favorevoli ai mediterranei, ma su un livello di domanda aggregata totale più basso. Vale a dire l’aggiustamento in termini di prezzi internazionali (tassi di cambio) non può aggirare l’effetto negativo sulla domanda complessiva dei paesi la cui moneta si rivaluterebbe (Germania, Olanda e pochi altri). Pertanto la vera soluzione dipenderà da quanto importerà lo Zio Sam (gli Stati Uniti, ndr). Tutto finisce in gloria, cioè in America (del Nord).

Il convegno ha inoltre mostrato la strana e malsana convergenza tra marxismo senza idee (e ce n’è parecchio in giro), e la destra berlusconiana, oltre ai neoclassici con tanta parte e nessuna arte. No good. L’unico aspetto veramente interessante del convegno è stato l’intervento di Bolkestein, il Commissario UE della famosa direttiva sulla liberalizzazione dei servizi. Ha cominciato col citare Kohl, che all’europarlamento nel 1991 disse che l’unificazione politica e fiscale deve precedere quella monetaria, confermando così che l’euro è una pura creazione della mente megalomane delle élites stataliste francesi e dell’ iper-machiavellico Mitterrand. Il resto del suo intervento era sul fallimento senza appello dell’eurosistema. Quello di Bolkestein è un intervento interessante perché è come se un cardinale una volta importante affermasse ad un seminario teologico che in effetti Maria era una donna normale e Gesù non è mai esistito. Cosa diciamo quindi? Come facciamo a garantire la continuazione politica e finanziaria della holding Chiesa Cattolica?

Infine, come si fa, in un convegno sulla desiderata fine dell’euro, non porre al centro dell’analisi i movimenti finanziari? (Non come complotti, non si può reggere più quest’approccio che a sinistra domina, visto che è facile). Oggi i movimenti finanziari determinano i rapporti di scambio, determinano i tassi di cambio, non viceversa. E sarà così perché questo è il capitale oggi e per moltissimi anni e decenni ancora.


(keynesblog.com)
Savo27
00venerdì 2 maggio 2014 15:39
Interessantissimo, grazie per averlo postato
TheRealm
Megablast
00venerdì 2 maggio 2014 15:56
L'uscita dall'Euro di uno stato come Francia o Italia farebbe finire l'Euro stesso, e forse la stessa Europa così come è intesa adesso.
Il problema dell'Euro, oltre al peccato originale della sua introduzione (grazie Prodi, peggior statista dell'ultimo secolo), sta nella pochezza dell'integrazione europea. Andrebbero riviste regole e paletti, implementata un'unione fiscale e efficientata quella politica-decisionale. Oltre che rivedere il ruolo del FMI, ma mi sembra che il Dollar Standard sia impossibile da vincere.

Chi auspica l'uscita dall'Euro crede che basterebbe svalutare la Lira, come fatto negli anni 90, per aumentare le esportazioni e far crescere il PIL. Purtroppo però il nostro paese non è produttore di energia e di materie prima, una sorta di autarchia sarebbe impossibile e il prezzo delle svalutazioni andrebbe a ripercuotersi negativamente sul PIL stesso, con una continua necessità di stampare moneta per far fronte alla riduzione del proprio potere d'acquisto.
Più che default di stato ci sarebbe un incredibile rallentamento dell'economia del paese, con tutte le conseguenze che ne derivano (aumento della disoccupazione in primis) non sarebbe un'apocalisse ma non credo che i nostri governatori, nello stato di totale inefficienza in cui si trova la cosa pubblica, riuscirebbero ad evitarla di lì a breve.
Savo27
00venerdì 2 maggio 2014 16:07
Più che tornare alla lira sarebbe il caso di gestire meglio la moneta ed i paletti, e per questo sono pienamente d'accordo con te, soprattuto su Prodi.
Non si può solo svalutare la moneta, ma di certo con il valore così elevato non va benissimo, secondo me dovrebbe essere a livelli del dollaro circa, perché le economie mediterranee ne soffrono troppo.
mickfoley82
00venerdì 2 maggio 2014 16:08
Blast pero' in questo modo non si puo' andare avanti per molto vero?Parlo dell'Unione Europea cosi' com'è ora,a breve o finira' tutto(uscita dall'euro ecc) o si faranno degli step in piu sull'unione fiscale e su una politica economica realmente europea,aumentandone il peso politico ecc ...Io son per questa seconda strada,pero' se non la fanno a breve non so come la mettiamo.

Megablast
00venerdì 2 maggio 2014 16:34
Credo la faranno, ovviamente bisogna vincere le resistenze della Germania, e per far questo l'unica strada è il rischio che capitoli la Francia. Credo che i mercati ci arriveranno entro un annetto, terminata la crisi ucraina e assorbito un rimbalzo dei mercati.
Michael Kane
00venerdì 2 maggio 2014 16:47
E di proposte come quella degli standard salariali?
Cioè evitare che paesi che abbiano un grande surplus con l'estero (vedi Germania) possano anche fare deflazione salariale. Cercare così di riequilibrare un pò la situazione europea attraverso un aumento di domanda della Germania.
Megablast
00venerdì 2 maggio 2014 16:48
Cioè? Non ho capito :)
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