Con la presentazione delle ultime firme necessarie per partecipare alle primarie del prossimo 7 aprile, sembra finalmente definitiva la “griglia” dei contendenti alla competizione che dovrebbe indicare lo sfidante di Gianni Alemanno alle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio. Condizionale d’obbligo perché nel Pd, soprattutto visti i sondaggi favorevoli al M5S, c’è ancora la tentazione di indicare un candidato esterno al partito e senza primarie. Ma per ora la consultazione è confermata, e sarà piuttosto affollata.
L’ultimo in ordine di tempo a scendere in campo è Ignazio Marino. Il chirurgo, genovese di nascita, era da tempo stato invitato dal partito a prendere parte alla competizione, ma aveva tentennato anche perché Bersani gli aveva promesso la poltrona di ministro della Salute nel suo governo. Ma ora che la strada per un governo Bersani come ipotizzato qualche settimana fa si è fatta decisamente più stretta, il senatore democratico sembra guardare al Campidoglio con rinnovato interesse, e per questo ha consegnato in mattinata le firme per partecipare alle primarie, di cui diventa automaticamente il favorito. L’annuncio via Twitter
Marino conta sull’appoggio “pesante” di Nicola Zingaretti ma soprattutto di Goffredo Bettini, l’artefice del “modello Roma” di Rutelli e Veltroni, nonché dei vertici del partito a livello romano e nazionale.
Oggi sono state presentate anche altre firme, ma da parte di un candidato che non parteciperà. Si tratta di Alfio Marchini, rampollo della famiglia di costruttori vicini alla sinistra, che a dicembre aveva lanciato la sua candidatura da indipendente. Nelle scorse settimane aveva manifestato l’interesse a correre alle primarie e il Pd aveva modificato lo statuto permettendo la partecipazione anche ai non iscritti, a patto ovviamente di far parte della coalizione anche in caso di sconfitta.
Marchini ha raccolto le 4000 firme necessarie, consegnate stamattina, ma ha rinunciato a partecipare, a suo dire perché la maggioranza dei suoi supporter gli ha sconsigliato di farlo. A questo punto è molto probabile che parteciperà ugualmente alle comunali con il suo Movimento della Cittadinanza Romana, e forse con l’appoggio dei centristi.
Ma per un Marchini che rinuncia, sono molti i competitor per Marino.
David Sassoli: l’ex mezzobusto del Tg1 fino a oggi era considerato il front-runner di queste primarie, può puntare sulla notorietà del suo nome ma deve anche fare i conti con l’ostilità da parte del Pd romano che lo vede come un intruso. Paolo Gentiloni: renziano, ex ministro delle Comunicazioni del governo Prodi e portavoce di Francesco Rutelli al Campidoglio, è l’altro nome di peso di queste primarie. Umberto Marroni, capogruppo Pd al Campidoglio e strenuo oppositore di Alemanno, apprezzato a livello locale ma sconosciuto al grande pubblico. Patrizia Prestipino: giovane assessore provinciale e compagna dell’ex assessore rutelliano Riccardo Milana, oggi Udc. Luigi Nieri di Sel, assessore al bilancio nella giunta regionale Marrazzo. Gemma Azuni, anche lei di Sel, consigliera comunale. Mattia di Tommaso, 27enne giurista, espressione del Psi.
Tutti pronti per sfidare Alemanno, ma come dicevamo il Pd sta ancora pensando al “Papa straniero”, a una persona della società civile da candidare senza primarie e che possa opporsi all’orda grillina che spaventa tutti: forte di oltre il 25% alle elezioni politiche, il M5S rischia seriamente di raggiungere il ballottaggio alle Comunali, e una volta al ballottaggio di vincere. Nelle scorse settimane si parlava di una possibile candidatura di Bianca Berlinguer, sponsorizzata da D’Alema: oggi le quotazioni della “zarina” sarebbero in ribasso, mentre si comincia a sondare il nome di un’altra giornalista, l’ex direttrice de L’Unità Concita De Gregorio.
Che ne pensate? Può essere buono? Sinceramente tra quelli del PD Marino mi è sempre "piaciucchiato", voglio di' dopo Rutelli, Veltroni e Alemanno non dovrebbe essere difficile fare meglio.
Tra l'altro Ingroia ha fatto sapere di voler appoggiare Marino mentre Ferrero sosterrà Medici, sono già spaccati