Matteo Renzi: I sindacati sono i più lontani dai giovani

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00mercoledì 20 luglio 2011 12:57
Gli statali come Fantozzi
Renzi: “Gli statali? Come Fantozzi”

18 luglio 2011

Il sindaco di Firenze paragona i dipendenti comunali all’antieroe di Paolo Villaggio e spara a zero sui sindacati

E la replica non si fara’ attendere: ‘Fantozzi sara’ lui. Ci sono problemi di tagli che mettono a rischio i servizi comunali e lui gioca: e’ ora che cresca’, dice Stefano Cecchi, della Rsu del Comune di Firenze. Il ‘caso’ si e’ aperto con un’intervista del sindaco Matteo Renzi, apparsa sabato su Sport Week e riportata anche sul sito del primo cittadino, nella quale Renzi fa un paragone tra Fantozzi e i dipendenti comunali. Renzi spiega che il suo modello di lavoro di riferimento sono ‘Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google.

OPEN SPACE - Ho visitato la sede di Mountain View e sono rimasto folgorato: niente badge, campi da ping pong, la parete per l’arrampicata. Mi piacerebbe che al Comune di Firenze si lavorasse cosi’. Invece mi ritrovo coi dipendenti che timbrano alle 14 e gia’ un quarto d’ora prima sono in coda col cappotto, pronti per uscire’ e ‘chiamarli Fantozzi sarebbe far loro un complimento’. Il sindaco ‘rottamatore’ definisce anche i sindacati come ‘l’organizzazione piu’ lontana dalla mia generazione’. Nei giorni scorsi, inoltre, Renzi aveva annunciato un altro provvedimento sui dipendenti comunali (provocando diverse reazioni) per la cosiddetta pausa sigaretta: in tutte le strutture comunali si potra’ andare a fumare solo timbrando il cartellino in entrata e in uscita.

BOTTA&RISPOSTA - ‘Forse – afferma oggi Cecchi – Renzi e’ cosi’ avanti che non vede quello che sta accadendo: ma invece di giocare dia risposte serie sui tagli’. Proprio su questo la Rsu, il 7 luglio scorso, aveva chiesto al sindaco un incontro urgente, minacciando in caso contrario anche il ricorso allo sciopero. Cecchi ha spiegato che, proprio oggi, l’incontro e’ stato fissato per il 28 luglio. “Mi ritrovo – ha detto il sindaco nell’intervista – coi dipendenti che timbrano alle 14 e gia’ un quarto d’ora prima sono in coda col cappotto, pronti per uscire. Chiamarli Fantozzi sarebbe far loro un complimento”. E con chi prendersela? Se infatti i dipendenti non si possono licenziare, e’ per colpa delle organizzazioni sindacali, ed ecco perché a Renzi non stanno tanto simpatiche. “Vuole sapere qual e’ l’organizzazione piu’ lontana dalla mia generazione? I sindacati”, risponde Renzi al giornalista. “Piu’ di un iscritto su due e’ in pensione – accusa il sindaco – mentre noi, se va bene, ci andremo a 70 anni. E (i sindacati, ndr) hanno giri d’affari miliardari”.

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Renzi vuole rottamare anche Di Pietro

20 luglio 2011

A Radio 24 l’affondo del sindaco di Firenze: “E’ in Parlamento da un vita, cosa ha fatto?”

“I sindacati sono l’istituzione piu’ lontana dai giovani? Se la giocano coi partiti, a pari merito”. Parla il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ospite di 24 Mattino su Radio 24. ”Ma- ha aggiunto Renzi- mentre la politica sta cercando di recuperare un tasso di partecipazione giovanile, per il sindacato e’ piu’ difficile. Per il 54% il sindacato e’ composto da pensionati, e siamo tutti contenti. Ma il sindacato italiano e’ incentrato troppo nel difendere i diritti di chi un posto di lavoro ce l’ha e non da’ una mano al giovane precario e anche al 50enne che perde il posto di lavoro ma e’ troppo giovane per la pensione e anziano per la logica crudele del mercato”.

FANTOZZI - Renzi e’ tornato sull’intervista nella quale ha paragonato alcuni dipendenti del Comune, pronti a stare in coda per strisciare il badge di uscita dal lavoro, a Fantozzi: “Non ho mai immaginato di paragonare tutti i dipendenti pubblici a Fantozzi – ha detto il sindaco di Firenze – anche perche’ non mi pare di avere il physique du role del megadirettore generale. Ma ci sono scene imbarazzanti: la coda per scappare e strisciare il badge per andarsene a casa che fanno pochi dipendenti getta discredito su tutti. E’ imbarazzante che all’uscita di Palazzo Vecchio, e mi dicono sia prassi consolidata anche altrove, dieci minuti prima delle 14 ci siano 15-20 persone che stanno in coda, in attesa dell’ora X di fronte a Sua maesta’ il badge. Facendo cosi’ si certificano tutti i luoghi comuni sul dipendente pubblico. Bisognerebbe avere il coraggio, da parte del sindacato, non di dire ‘difendiamo tutti’ ma difendiamo i bravi e attacchiamo chi non fa il proprio lavoro”.

BRUNETTA – Poi la proposta di Renzi: “Ho chiesto ieri in Giunta ai miei dirigenti di identificarli, la responsabilita’ e’ personale e ho chiesto che i dirigenti prendano i provvedimenti necessari. Renzi ha replicato anche al ministro Brunetta che ieri lo aveva elogiato in un comunicato stampa: “Brunetta si e’ buttato su questa battaglia come fa su altre dal punto di vista mediatico senza alcun risultato concreto. Ha visto che c’era spazio per un comunicato stampa e per un po’ di rilevanza mediatica ci si e’ tuffato. Lasciamolo tuffare nel mare della comunicazione, il punto vero e’ che il Governo in tre anni su questo settore non ha fatto niente”.

LE MONETINE DI DI PIETRO - Poi uno sguardo alla politica nazionale e al clima da monetine evocato oggi da Di Pietro in un’intervista all’Unita’: “Chi come Di Pietro e’ da una vita in Parlamento – ha detto Renzi – anziche’ prevedere le monetine dovrebbe fare le cose per risolvere i problemi. E’ stato ministro due volte, e’ in Parlamento da 15 anni. Questi che profetizzano e non concretizzano mi lasciano perplessi”. Sui costi della politica, per Renzi “o la politica ha il coraggio di fare alcune cose, per esempio dimezzare il numero dei parlamentari, togliere i vitalizi, dimezzare le indennita’, senno’ vorra’ dire che al prossimo giro si voteranno persone che queste cose le fanno e non le dicono”.

LE PROVINCE - E sulle province Renzi e’ categorico: “Dissi che andavano abolite quando ero presidente della Provincia a Firenze. Non perche’ siano il male assoluto, ma sono un pezzo della cosiddetta Casta. Se per un procedimento burocratico uno deve rivolgersi a circoscrizione, Comune, all’Ato, alla Comunita’ montana, alla Regione, alla Provincia, all’Ue e se ci fosse l’Onu anche quella, con tutti questi livelli le cose non funzionino. Nessuno vuole licenziare i dipendenti della Provincia, mandiamo solo a casa i politici”.

.tommy82.
00mercoledì 20 luglio 2011 12:58
magari schianta
@Chaos@
00mercoledì 20 luglio 2011 13:10
Renzi c'ha ragione i sindacati rappresentano oramai i pensionati e chi ha un lavoro stabile, cioe' meno del 30% dei lavoratori.
Ma Renzi e' un burocrate nato in una scuola di partito e' l'ultimo a poter parlare di modernita'.
renzettti
00mercoledì 20 luglio 2011 17:06
Vai Renzi, hai il mio sostegno.
Jacques-Louis David
00mercoledì 20 luglio 2011 18:24
ha pienamente ragione, potrebbe essere l'unico personaggio di 'centro sinistra' che in futuro voterò (sempre se quei buffoni del PD gli daranno strada libera)
_Doko_
00mercoledì 20 luglio 2011 18:38
Renzi è l'unico che spera che Berlusconi vinca le prossime elezioni più di Berlusconi stesso.
Uno/Due
00mercoledì 20 luglio 2011 18:47
sui sindacati ha ragione
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