Mazzarri: "io il miglior allenatore in Italia negli ultimi 10 anni"

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s1m0n3..
00martedì 10 marzo 2015 00:04
Commentatelo voi questo squilibrato.
Io mi limito semplicemente a ricordare gli allenatori che negli ultimi 10 anni in Italia hanno fatto meglio di lui dal punto di vista dei risultati,in rigoroso ordine cronologico:

Capello
Ancelotti
Mancini
Spalletti
Mourinho
Benitez
Allegri
Conte

Gli stralci dell'intervista,vere perle in cui afferma di essere certo del fatto che avrebbe portato l'Inter al terzo posto,mi rifiuto di andarle a cercare e di postarle.

Stefanio11
00martedì 10 marzo 2015 00:11
Grande Mazzarrone, mi manca
teodora2010
00martedì 10 marzo 2015 00:13
Anche a me, torna presto [SM=x2584284]

Un bel ritorno di fiamma alla Samp per sognare e far esplodere Muriel nel vero senso della parola? [SM=x2585038]
Il Feda
00martedì 10 marzo 2015 00:13
ahahahhahahahah
s1m0n3..
00martedì 10 marzo 2015 00:18
no,scusate non resisto:
l'incredibile presunzione e la solita storiella della Reggina:

"Se penso al mio cammino, non so chi in Italia negli ultimi 10 anni abbia realmente fatto meglio di me e lo dico tenendo presente il punto di partenza e non di arrivo. Conquistare la qualificazione in Champions e vincere la Coppa Italia nella stessa stagione è un risultato clamoroso ma ottenere la salvezza con la Reggina partendo da -15 in classifica, dove il giocatore più pagato guadagnava 300 mila euro l’anno lo è altrettanto


ma questo è niente,il delirio è qui:

come si può notare dai dati statistici all’undicesima giornata (dopo il pareggio interno contro il Verona che è costato l’esonero) eravamo posizionati costantemente tra il secondo e il terzo posto. Per esempio il dato sulla supremazia territoriale è particolarmente importante perché indica come la mentalità trasmessa al gruppo fosse propositiva, cioè l’esatto contrario di ciò che veniva fatto passare dai media. Come per quanto riguarda le giocate utili, nel quale eravamo secondi, è fotografia di come gli schemi e i tempi di gioco fossero stati assimilati. Anche per il dato delle occasioni create eravamo terzi, dietro solo a Juve e Napoli,


cioè lui era convinto di arrivare terzo perchè la sua squadra era tra i primi 3 nelle statistiche,dio merda,roba che manco nel basket,lo sport al mondo che più vive di statistiche.
La supremazia territoriale [SM=x2584309]
le giocate utili [SM=x2584309] [SM=x2584309]
se lui fosse coach di basket secondo me direbbe che il giocatore piu forte della NBA è tipo,che ne so,l'ultima riserva dei chicago bulls perchè giocando 2 minuti ha 1 su 1 sui tiri dal campo e quindi il 100% di field goal o come cazzo si dice.
Rendiamoci conto a chi cazzo stavamo in mano.
Extreme Legend Killer
00martedì 10 marzo 2015 00:23
LA POSTO IO PERCHE' DOBBIAMO TUTTI REAGIRE COL BUONUMORE ALLA CRISI DI QUESTI TEMPI


Mazzarri: 'Nessuno meglio di me negli ultimi 10 anni. Volevo Lamela e Jovetic'

Il giornale giapponese World Soccer Digest ha reso nota la versione integrale dell'intervista concessa dall'ex allenatore dell'Inter Walter Mazzarri, nella quale aveva amaramente commentato il proprio esonero.

Mazzarri ora che la sua lunga e prestigiosa striscia positiva si è momentaneamente conclusa ci dice quale è stato il segreto del suo successo?
"Se penso al mio cammino, non so chi in Italia negli ultimi 10 anni abbia realmente fatto meglio di me e lo dico tenendo presente il punto di partenza e non di arrivo. Conquistare la qualificazione in Champions e vincere la Coppa Italia nella stessa stagione è un risultato clamoroso ma ottenere la salvezza con la Reggina partendo da -15 in classifica, dove il giocatore più pagato guadagnava 300 mila euro l’anno lo è altrettanto. La gavetta costa ma alla fine paga. Acireale, Pistoiese, Livorno, Reggina, Sampdoria, Napoli e Inter: ecco il mio percorso di autodidatta, sempre con poco budget a disposizione, e se mi devo riconoscere un pregio, è la capacità di spingere tutti oltre il limite a partire da me stesso".

Come considera la sua esperienza all’Inter?
"L’anno scorso avevo preso una squadra alla fine di un ciclo e che arrivava da una stagione disastrosa nella quale si era classificata al nono posto in campionato. Doveva essere l’anno della riprogrammazione, visto che c'erano 9 giocatori a scadenza e un tetto ingaggi ridotto rispetto al passato. Abbiamo conquistato un buon quinto posto e siamo tornati in Europa League, con i giusti presupposti per rilanciarci verso l’obiettivo massimo di questo campionato che era il terzo posto con conseguente qualificazione in Champions. E devo dire che se me l'avessero consentito sono certo che tale traguardo non ci sarebbe sfuggito".

Su cosa basa questa sua convinzione?
"Sull'esperienza e sui segnali che avevo lavorando sul campo tutti i giorni, senza dimenticare che al momento del mio esonero eravamo a soli 5 punti dalla terza. Inoltre avevo dei dati statistici importanti che avvaloravano ulteriormente questa mia convinzione senza dimenticare che stavo recuperando titolari importanti dopo aver iniziato la stagione senza 12 reduci dal Mondiale e con molti infortunati".

Possiamo vedere anche noi questi dati?
"Certo come si può notare dai dati statistici all’undicesima giornata (dopo il pareggio interno contro il Verona che è costato l’esonero) eravamo posizionati costantemente tra il secondo e il terzo posto. Per esempio il dato sulla supremazia territoriale è particolarmente importante perché indica come la mentalità trasmessa al gruppo fosse propositiva, cioè l’esatto contrario di ciò che veniva fatto passare dai media. Come per quanto riguarda le giocate utili, nel quale eravamo secondi, è fotografia di come gli schemi e i tempi di gioco fossero stati assimilati. Anche per il dato delle occasioni create eravamo terzi, dietro solo a Juve e Napoli, mentre nella precisione di tiro scendevamo al diciasettesimo posto segno evidente che ci mancava qualità in avanti, un problema che con il recupero di Palacio e un intervento nel mercato di gennaio avremmo potuto risolvere".

Che rapporto ha avuto con i presidenti?
"Con i presidenti è capitato che abituandoli bene si siano scordati da dove arrivavano. Mi sono accorto che lo straordinario si trasformava in risultato ordinario. Far troppo bene è rischioso perché produce una sorta di assuefazione con presidenti che hanno scambiato il troppo per la routine alla fine invece di stringermi la mano a prescindere. Anche con De Laurentis il rapporto non è sempre stato idilliaco, lo sanno prima di scegliermi, prendere o lasciare. Il confronto fa bene, fa crescere, tenendo sempre presente il rispetto dei ruoli e della persona ed inoltre il mio lavoro a 360° gradi ha preparato il terreno per chi è venuto dopo".

E nello specifico all’Inter prima con Moratti e poi con Thohir?
"Sono un tesserato dell’Inter fino al giugno 2016 e non posso rilasciare dichiarazioni in questo senso".

Quanto ha influito nella decisione della società la situazione ambientale?
"A mio avviso non c'erano i presupposti per un esonero sportivo, per quanto riguarda la situazione ambientale mi sono fatto una mia idea… Ma tutti fanno finta di non sapere… Non dico altro".

Secondo lei la prestazione stava comunque migliorando? Dal punto di vista tecnico-tattico quali erano i problemi da risolvere o da migliorare?
"Come detto c’era da migliorare dal punto di vista realizzativo, aggiungendo un po' di qualità ad una rosa che era stata costruita facendo attenzione alle risorse economiche".

Si ritiene un burbero?
"Luoghi comuni. Chi mi conosce alla fine mi ama. Mi segue e si diverte. Lavorare al mio fianco aiuta anche a capirmi, chi si avvicina a me scopre dettagli sconosciuti, il lato vero di me. Magari in televisione l'immagine che ne esce è quella distorta di un WM diverso dalla realtà ma sto lavorando anche su questo si può sempre migliorare".

E’ vero che i suoi colleghi la giudicano un antipatico?
"Parto dal presupposto che in questo mestiere c'è grande competizione non c è spazio per amicizie vere: posso chiamare un tecnico che stimo se gli devo chiedere una cosa, se devo confrontarmi su questioni di campo, ma niente di più. Li si ferma tutto. Di sicuro non creo un vincolo profiondo magari con un allenatore che non allena e che quindi vorrebbe essere al mio posto. Non ci potremmo raccontare la verità sarebbe tutto costruito e quindi falso. Non è da me. Odio i rapporti ipocriti quindi meglio non averne. Ho invece ottimi rapporti con grandissimi tecnici come Ancelotti e altri con i quali ho avuto modo di confrontarmi in grande sintonia. Questione di rispetto, se tu rispetti me io rispetto te".

Come ha vissuto questi due mesi e mezzo dopo il primo esonero della carriera?
"In questo momento sto valutando il tutto con molta calma. Le proposte sembrano non mancare (alcune società italiane e straniere hanno già fatto reperire al tecnico missive di interesse) fermo restando che sono ancora sotto contratto con l'Inter fino al giugno 2016 e quindi ho tutto il tempo per fare la scelta più giusta. Andrò in una situazione che mi trasmetta motivazioni forti".

Quindi anche per Lei sulla scia dei vari Trapattoni, Capello, Zaccheroni, Spalletti e Ancelotti, tecnici italiani che hanno lasciato la loro impronta in club europei di prima grandezza si potrebbe prospettare un futuro lontano dall’Italia?
"Proprio per questo motivo mi sto perfezionando nello studio dell’inglese con un professore madrelingua e poi non è detto che non vada a frequentare dei corsi in un paese di lingua anglofona anche se per la mia filosofia di gioco mi attira molto anche la Liga Spagnola. Nessuna preclusione comunque andrò dove mi porta un’idea affascinante e dove possa avere gli stimoli giusti".

Potrebbe anche essere interessato a guidare una Nazionale quindi si sentirebbe adatto al ruolo di selezionatore?
"Io per gran parte della mia carriera non ho avuto l'opportunità di costruire una squadra seguendo le mie esigenze e i miei bisogni a dirla tutta per molti anni è accaduto il contrario: gli equivoci con gli operatori di mercato sono stati tanti, chiedevo un tipo di calciatore ne arrivava un altro incompatibile con il progetto tattico. Io al massimo ho potuto indicare il ruolo ma so andare oltre e in questo spesso ho fatto la differenza. In una Nazionale è diverso si deve solo scegliere tra il meglio a disposizione. Detto questo nella mia autobiografia 'Il meglio deve ancora venire' dicevo che non mi sentivo ancora pronto per allenare una Nazionale, beh adesso dopo l’esperienza all’Inter lo sono”.

Ora come passa la giornata? E’ riuscito a staccare un po’ la spina, oppure vive lo stesso il calcio seguendo dal di fuori le partite o andando a vedere gli allenamenti?
"Semplicemente dopo tanti anni sempre a spingere sull’acceleratore sto rifiatando e ho più tempo per me, il che è tanta roba".

Nel periodo all’Inter a livello mediatico si criticava spesso la sua filosofia di gioco dicendo che era troppo “provinciale”, poco propositiva, poco spettacolare eccetera. Come pensa e come replica a questo tipo di (pre)giudizio?
"La mia è una vita contraddistinta da studio e invenzioni, per me l’allenatore è un creativo. Tutte le mie squadre dalla C2 alla Champions League hanno avuto sempre un comun denominatore: si è sempre vista chiara e profonda la mano dell'allenatore e non lo dico solo io. Questo significa che i calciatori mi hanno sempre seguito. Al di là dei detrattori, gli addetti ai lavori hanno riconosciuto come nelle mie squadre, Inter compresa, ci fosse sempre un’organizzazione di gioco precisa e propositiva. Del resto la Juve di Conte con i 3 dietro ha vinto 2 scudetti consecutivi e cambiò modulo proprio per adeguarsi al nostro tipo di gioco, altro che provinciali. I dati che abbiamo visto sono inconfutabili. Ma per alcuni, anche la matematica diventa un’opinione e non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Ma so come funziona: i preconcetti sulla persona sono in grado di distorcere la realtà".

Torniamo un po’ all’origine. In estate, ci risulta che Lei avesse fatto precise richieste di mercato alla società, come Luiz Gustavo, Lamela e Jovetic che sono rimaste inevase. Che progetto tecnico-tattico ha fatto per questa stagione?
"Per serietà professionale sui nomi non posso confermare, l'unica cosa che posso dire è che mi sarebbe piaciuto come progetto tattico poter giocare a 4 dietro con un vertice basso a centrocampo come fa De Rossi nella Roma, due interni, e due mezze punte ad infilarsi con una punta centrale, diciamo un 4-3-2-1. In allenamento abbiamo anche provato questo tipo di situazione ma ho visto che con la rosa a disposizione non eravamo pronti".
Capt. Jack Sparrow
00martedì 10 marzo 2015 00:47
E' veramente un grande. Il bello è che ci crede veramente.

"senza dimenticare che al momento del mio esonero eravamo a soli 5 punti dalla terza". Sì. E il Verona era a 7 punti dalla terza. E il Milan a 4, per dire. 16 punti in 11 partite, con annessi 4 fischioni dal Cagliari e 2 dal Parma. No ma ci arrivavamo terzi, vai tra. Col 4-3-2-1 (boom) mai visto manco contro il Trentino Team poi...
Dj Sauron
00martedì 10 marzo 2015 02:18
Senza parole proprio, incommentabile a tutti i livelli
Dj Sauron
00martedì 10 marzo 2015 02:20
Comunque meglio di lui han fatto praticamente metà degli allenatori della A, per dire sta facendo ben meglio di lui pure Sarri, Ventura, Di Francesco, chi più ne ha più ne metta davvero
DX-Napoli
00martedì 10 marzo 2015 02:23


Mo non esageriamo.

Dove hanno fatto meglio questi. E su.
Dj Sauron
00martedì 10 marzo 2015 03:17
Re:
DX-Napoli, 10/03/2015 02:23:



Mo non esageriamo.

Dove hanno fatto meglio questi. E su.




Beh guarda su Ventura non credo debba argomentare visto che ha portato il torino in EL, il bari a salvezze tranquille, ecc, mentre gli altri hanno quantomeno fatto vedere buon calcio a differenza sua (che comunque, ricordiamolo, non ha mai vinto una madonna ed ha come unici risultati degni di nota la salvezza con la reggina ed il secondo posto con il napoli, che tra l'altro non è stata certo un'impresa).

E questo volutamente citando solo gli allenatori minori, perchè vabbè confrontarlo con un Mourinho o un Ancelotti non vale nemmeno la pena per un +1.
Edward.Witten
00martedì 10 marzo 2015 03:25
Il Maz [SM=x2584208]

Primo a battere la Juve di Conte ricordiamolo, vincendo per altro un titolo [SM=x2584279]
Grifone HHH 86
00martedì 10 marzo 2015 08:26
quel che è giusto è giusto
Gianluca05Basile
00martedì 10 marzo 2015 09:18
errore, il primo a battere la Juve di conte sui 90' fu proprio allegri
pozzo5
00martedì 10 marzo 2015 09:19
io vorrei soffermarmi su alciato che ha scritto il suo libro. come avrà fatto a non scoppiare a ridere ogni 5 minuti?
moteuchi83
00martedì 10 marzo 2015 09:24
Io meglio che mi sto zitto perchè poi mi si dice che sono ossessionato....

certo che poi comè che sta sul culo pure a sua madre.... strano..
Iceman.88
00martedì 10 marzo 2015 09:39
Re:
s1m0n3.., 10/03/2015 00:18:


cioè lui era convinto di arrivare terzo perchè la sua squadra era tra i primi 3 nelle statistiche,dio merda,roba che manco nel basket,lo sport al mondo che più vive di statistiche.



Vabbè ma Mazzarri era anche quello che quando il Napoli faticava a raggiungere il terzo posto, diceva che avevamo il sesto-settimo monte ingaggi della A, quindi eravamo perfettamente in linea con le nostre possibilità. Anzi forse pure meglio perchè eravamo quinti.

Fate vobis...

jaena pliskin
00martedì 10 marzo 2015 09:41
qualcuno metta mazzarri in contatto con mourinho.è l'unica soluzione
dopo diventera una persona normale che ammette di aver vinto una coppetta e esser arrivato in un paio di buone posizioni con una buona squadra in un campionato dove a turno facevano schifo o le milenasi,o la juve ,o la roma
Iceman.88
00martedì 10 marzo 2015 09:46
Re:
jaena pliskin, 10/03/2015 09:41:

qualcuno metta mazzarri in contatto con mourinho.è l'unica soluzione
dopo diventera una persona normale che ammette di aver vinto una coppetta e esser arrivato in un paio di buone posizioni con una buona squadra in un campionato dove a turno facevano schifo o le milenasi,o la juve ,o la roma



Non hai afferrato il concetto.
La filosofia di Mazzarri è che lui ha ottenuto risultati clamorosi in rapporto al materiale avuto a disposizione. Se tu gli citi Mourinho, quello ti risponde "si ma vediamo cosa fa lui se allena Reggina e Samp".
Cioè lui è convinto di essere il migliore perchè ha fatto grandi cose con squadre di medio-basso livello.

Non è una questione di palmarès (e come potrebbe esserlo, d'altronde), il Mazzarri-pensiero è talmente superiore che trascende il vil metallo di cui sono fatti i trofei.
moscardelli88
00martedì 10 marzo 2015 09:46
Re:
s1m0n3.., 10/03/2015 00:18:

no,scusate non resisto:
l'incredibile presunzione e la solita storiella della Reggina:

"Se penso al mio cammino, non so chi in Italia negli ultimi 10 anni abbia realmente fatto meglio di me e lo dico tenendo presente il punto di partenza e non di arrivo. Conquistare la qualificazione in Champions e vincere la Coppa Italia nella stessa stagione è un risultato clamoroso ma ottenere la salvezza con la Reggina partendo da -15 in classifica, dove il giocatore più pagato guadagnava 300 mila euro l’anno lo è altrettanto


ma questo è niente,il delirio è qui:

come si può notare dai dati statistici all’undicesima giornata (dopo il pareggio interno contro il Verona che è costato l’esonero) eravamo posizionati costantemente tra il secondo e il terzo posto. Per esempio il dato sulla supremazia territoriale è particolarmente importante perché indica come la mentalità trasmessa al gruppo fosse propositiva, cioè l’esatto contrario di ciò che veniva fatto passare dai media. Come per quanto riguarda le giocate utili, nel quale eravamo secondi, è fotografia di come gli schemi e i tempi di gioco fossero stati assimilati. Anche per il dato delle occasioni create eravamo terzi, dietro solo a Juve e Napoli,


cioè lui era convinto di arrivare terzo perchè la sua squadra era tra i primi 3 nelle statistiche,dio merda,roba che manco nel basket,lo sport al mondo che più vive di statistiche.
La supremazia territoriale [SM=x2584309]
le giocate utili [SM=x2584309] [SM=x2584309]
se lui fosse coach di basket secondo me direbbe che il giocatore piu forte della NBA è tipo,che ne so,l'ultima riserva dei chicago bulls perchè giocando 2 minuti ha 1 su 1 sui tiri dal campo e quindi il 100% di field goal o come cazzo si dice.
Rendiamoci conto a chi cazzo stavamo in mano.



a proposito di statistiche, mi è venuto in mente che ai tempi di liverpool benitez disse che, in base ai propri calcoli, il miglior attaccante in italia fosse iaquinta


jaena pliskin
00martedì 10 marzo 2015 09:47
Re: Re:
Iceman.88, 10/03/2015 09:46:



Non hai afferrato il concetto.
La filosofia di Mazzarri è che lui ha ottenuto risultati clamorosi in rapporto al materiale avuto a disposizione. Se tu gli citi Mourinho, quello ti risponde "si ma vediamo cosa fa lui se allena Reggina e Samp".
Cioè lui è convinto di essere il migliore perchè ha fatto grandi cose con squadre di medio-basso livello.

Non è una questione di palmarès (e come potrebbe esserlo, d'altronde), il Mazzarri-pensiero è talmente superiore che trascende il vil metallo di cui sono fatti i trofei.




allora abbattetelo,non c'è speranza [SM=x2584189]
rogerio guerrero
00martedì 10 marzo 2015 10:17
Voi esagerate comunque.

Personalmente a me Mazzarri mi sta sul cazzo perché é un piangina e gioca con il modulo che piú odio...ma il suo mestiere lo sa fare bene. Quello che ha fatto con Reggina-Samp e Napoli non é banale.

Inoltre su un punto ha ragione...se prendi Mazzarri e prima di prenderlo sai che gioca in un determinato modo e vuole determinati giocatori...non puoi comprare a cazzo. Partendo dal presupposto che si tratta di una grande societá, che dunque puó accontentare un allenatore.
MatteDj
00martedì 10 marzo 2015 10:23
Voleva Lamela e Jovetic.
Immagino già la loro posizione, guarda.
E ricordiamo che lui "Ihardi e Hovacic me li son ritrovati...."
Bobby realdeal
00martedì 10 marzo 2015 10:34
Divido le sue opinioni in tre categorie:

- quelle sulla sua carriera, sticazzi. Ovviamente fa bene ad essere felice del suo percorso che l'ha portato dalla serie boh all'Inter, altrettanto ovviamente tira acqua al suo mulino con paragoni scomodi ed evitabili. Ma il personaggio Mazzarri lo conosciamo tutti, è questo. Inoltre tante cose buone le ha fatte davvero, quindi...

- quelle sulle statistiche, son minchiate. Qua si che ne ha sparate parecchie. Tipo quando si perdeva e diceva di aver avuto tot corner. Anche qui, tira acqua al suo mulino, ma fa una discreta figura di merda.

- quelle sul mercato, e lì per me ha sempre straragione. Prendi Mazzarri? Fai la squadra per Mazzarri. E non l'hanno fatto.
DX-Napoli
00martedì 10 marzo 2015 10:35
Re:
rogerio guerrero, 10/03/2015 10:17:

Voi esagerate comunque.

Personalmente a me Mazzarri mi sta sul cazzo perché é un piangina e gioca con il modulo che piú odio...ma il suo mestiere lo sa fare bene. Quello che ha fatto con Reggina-Samp e Napoli non é banale.

Inoltre su un punto ha ragione...se prendi Mazzarri e prima di prenderlo sai che gioca in un determinato modo e vuole determinati giocatori...non puoi comprare a cazzo. Partendo dal presupposto che si tratta di una grande societá, che dunque puó accontentare un allenatore.






stranamente, concordo.
Kane1986
00martedì 10 marzo 2015 10:38
Re:
MatteDj, 10/03/2015 10:23:

Voleva Lamela e Jovetic.
Immagino già la loro posizione, guarda.
E ricordiamo che lui "Ihardi e Hovacic me li son ritrovati...."




un s'aspirano tutti le c. kovacic resta kovacic #pignolo
rogerio guerrero
00martedì 10 marzo 2015 11:03
Re:
Bobby realdeal, 10/03/2015 10:34:

Divido le sue opinioni in tre categorie:

- quelle sulla sua carriera, sticazzi. Ovviamente fa bene ad essere felice del suo percorso che l'ha portato dalla serie boh all'Inter, altrettanto ovviamente tira acqua al suo mulino con paragoni scomodi ed evitabili. Ma il personaggio Mazzarri lo conosciamo tutti, è questo. Inoltre tante cose buone le ha fatte davvero, quindi...

- quelle sulle statistiche, son minchiate. Qua si che ne ha sparate parecchie. Tipo quando si perdeva e diceva di aver avuto tot corner. Anche qui, tira acqua al suo mulino, ma fa una discreta figura di merda.

- quelle sul mercato, e lì per me ha sempre straragione. Prendi Mazzarri? Fai la squadra per Mazzarri. E non l'hanno fatto.



Lui é fuori perché non era abituato a tanta pressione mediatica e cerca di difendersi in qualche modo, ma non é un buon comunicatore e quindi tende a dire stronzate.

Detto questo (anche rispondendo a Matteo) se vuoi valorizzare Kovacic non prendi Mazzarri. Il problema é che l´inter dopo Madrid non ci ha capito un cazzo in primis a livello societario e solo ora con Mancini potrá riorganizzarsi, anche perché il Mancio ha il suo miglior pregio nel saper vedere roba buona a poco prezzo, oltre ad avere un sistema piú duttile.

Da quando ricordo io (piú o meno da Darko Pancev), l´Inter ha sempre comprato male, spendendo senza logica tranne nel periodo Mancini-Mourinho. Per voi é meglio avere allenatori-manager.
Zigogol71
00martedì 10 marzo 2015 11:12
pienamente d'accordo con rogerio
non mi è mai piaciuto, ma il suo lo ha sempre fatto in qualsiasi piazza e ha ottenuto grandi risultati per il livello che allenava

e se all'inter hanno cambiato 8 allenatori in cinque anni penso che non sia solo colpa di mazzarri
FBI83
00martedì 10 marzo 2015 11:16
Re:
Zigogol71, 10/03/2015 11:12:

pienamente d'accordo con rogerio
non mi è mai piaciuto, ma il suo lo ha sempre fatto in qualsiasi piazza e ha ottenuto grandi risultati per il livello che allenava

e se all'inter hanno cambiato 8 allenatori in cinque anni penso che non sia solo colpa di mazzarri




Giusto


Anche perchè è strano che ogni allenatore mandato via da loro si sia lamentato che non gli prendevano gli uomini richiesti
Ronald Jeremy Hyatt
00martedì 10 marzo 2015 12:09
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