Il pubblico ministero di Milano Ferdinando Esposito rischia provvedimenti disciplinari da parte della Corte Suprema. Il "capo d'accusa"? Aver cenato una volta di troppo con Nicole Minetti, una delle principali imputate del processo Ruby. Quello che può sembrare solo un pettegolezzo da tabloid è invece realtà, per di più scritta agli atti. È stato il procuratore capo del capoluogo lombardo, Edmondo Bruti Liberati, a presentare l'esposto contro il giovane, in seguito ai ripetuti rumors giunti fino in tribunale circa la strana coppia. La pratica era stata già aperta in Prima Commissione - chiusa poi per incompatibilità ambientale - ed è arrivata alla sezione disciplinare del Csm e ai titolari dell'azione disciplinare: il Guardiasigilli e il procuratore generale di Cassazione. Ovvero suo zio. Sì, perché il pg in carica è Vitaliano Esposito, e ora il giovane pm rischia di doversela vedere con lui.
Pare che in tribunale a Milano - parentele escluse - non l'abbiano presa bene. Soprattutto per la sfrontatezza con cui i due hanno gestito la situazione. Pizzicati più volte insieme, sono stati visti un po' ovunque per la città; del resto, per quanto possano sembrare un'accoppiata bizzarra, hanno molto in comune: entrambi sono di buona famiglia, hanno un tenore di vita ben sopra la media e amano la vita notturna. E infatti la cena incriminata - quella che poi ha fatto scattare l'esposto - si è consumata in uno dei ristoranti più "in " di Milano, il Bolognese. Uno di quei locali, per intenderci, frequentato dal jet set meneghino e dove i conti sono piuttosto salati. Dove si apposterebbe un paparazzo per lo scoop del momento, insomma. Ma tanta leggerezza non passa impunita, soprattutto se sei un pubblico ministero.
La Minetti, dal canto suo, appare sempre serafica e distante da tutto ciò che accade intorno a lei. È stata vista solo pochi giorni fa in tribunale, dove si è presentata a sorpresa per ascoltare la testimonianza della sua ex amica Melania Tumini, invitata ad Arcore dalla stessa consigliera e coinvolta nell'affaire Bunga-Bunga. Alla domanda se prova imbarazzo per le vicende che la riguardano ha risposto candidamente: "No assolutamente, imbarazzo no".