Falso in bilancio, blitz di Pdl,
Udc e Fli: legge 'svuotata'
E sul ddl anticorruzione gli uomini
di Alfano fanno ostruzionismo
Il falso in bilancio mantiene sostanzialmente la disciplina attuale grazie a un emendamento approvato dalla Commissione Giustizia della Camera. Pdl, Udc e Fli votano a favore, Idv e Pd insorgono
Roma, 15 maggio 2012 - Passa un emendamento del Pdl sul falso in bilancio, bagarre in Commissione Giustizia alla Camera: seduta sospesa.
Il testo di Manlio Contento, approvato dai deputati di Pdl, Udc e Fli e con parere favorevole del governo, svuota di fatto la proposta di legge dell’Idv e mantiene sostanzialmente la disciplina attuale. Unica novità: il carcere sale dai 2 ai 3 anni.
Ma dopo pochi minuti ecco il dietrofront (o mea culpa) di
Fli che rimette tutto in discussione.
"Oggi in Commissione Giustizia siamo stati condotti in errore, assecondando il parere del Governo, ed abbiamo di fatto modificato il primo articolo" sul falso in bilancio, scrive in una nota Angela Napoli sottolineando che "il mio errore verrà modificato in Aula".
BAGARRE - Errore o meno, l'ok all'emendamento è seguito da un polverone politico. A tuonare c’è il Partito Democratico: “guarda caso oggi che è assente il ministro Severino, si è realizzata una caduta pesante di coerenza che ha portato ad uccidere la proposta di riforma di falso in bilancio”, sottolinea la capogruppo Donatella Ferranti.
“Il governo Berlusconi e il governo Monti sono la stessa cosa”, dice lasciando la sede dell’aula della commissione il leader dell’Idv Antonio Di Pietro che annuncia poi una conferenza stampa proprio su quanto e’ accaduto. E spiega:
il governo ha dato “parere favorevole ad un emendamento con cui si riconfermano le attuali disposizioni” sul falso in bilancio”.
A chi gli si rivolge, il capogruppo del Pdl Enrico Costa, risponde con una battuta: “la mattina siamo noi a prendercela con il governo e il pomeriggio sono loro”. Manlio Contento spiega che il suo emendamento aumenta le pene per il falso in bilanci, ma per il resto chiede che venga mantenuta l’attuale disciplina prevista dall’articolo 2621 del Codice Civile.
A favore dell’emendamento targato Pdl ha votato anche l’Udc. Il centrista Lorenzo Ria, conversando con i cronisti spiega poi però di aver fatto mettere a verbale che si è trattato di un errore. Dichiarazione che non sfugge alla democratica Anna Rossomando: “se Ria conferma quello che ha detto allora l’Udc chieda che si annulli il voto”
OSTRUZIONISMO SULLA CORRUZIONE - La giornata si era rivelata difficile già in mattinata, con il ddl anticorruzione finito nel pantano dopo che un solo subemendamento era stato votato in un’ora e mezzo di seduta delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera.
Gli esponenti del Pdl si sono iscritti a parlare a raffica, chiedendo al Governo di rivedere il suo orientamento sui pareri dati ai subemendamenti presentati sull’emendamento del ministro della Giustizia Paola Severino che riordina le norme penali sulla corruzione; e da Pd, Idv, Udc e Fli è partita l’accusa di “ostruzionismo”, mentre la presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno ha ribadito di essere “preoccupata”.
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Sempre più il Governo dei ladri, dei poteri forti.
