Re: Re: Re:
MatthewDeschain, 29/07/2014 08:48:
Si, è vero che praticamente nessun paese evoluto ha un tasso di corruzione pari a quello dell'Italia (forse la Francia mi sembra di aver letto) ma è anche vero che la democrazia rappresentativa ha tutti quei lati deboli di cui abbiamo parlato mille volte che da la possibilità di comportarsi in una determinata maniera. Poi ovviamente la forma mentis di un politico svedese è molto differente da quella di un italiano (ma diciamo pure di un qualunque cittadino). Però dire che la democrazia rappresentativa non dia adito a comportamenti di questo genere mi sembra parecchio azzardato.
I sistemi sono composti da uomini, qualunque sistema, anche in una dittatura, in uno stato di polizia o in una monarchia assoluta, avrai comunque delle persone a capo dei vari centri di potere, se quelle persone non sono eticamente forti la corruzione ci sarà ugualmente.
Naturalmente non esistono dati certi sulla quantità di corruzione, ma stime, prendi l'indice di percezione della corruzione, nel report 2013 i primi 20 paesi, cioè quelli con indice più basso (Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia, Svezia, Norvegia, Singapore, Svizzera, Olanda, Australia, Canada, Lussemburgo, Germania, Islanda, UK, Barbados, Belgio, Hong Kong, Giappone, USA, Uruguay), tolto Hong Kong, gli altri paesi sono tutti sistemi democratici, al massimo sono monarchie costituzionali, quindi dove il monarca ha poteri molto limitati, praticamente nulli in termini amministrativi.
Anche se ci fosse una democrazia diretta, senza rappresentanti politici, avresti in ogni caso qualcuno a gestire l'amministrazione, e se quel qualcuno non è integerrimo la corruzione arriverà prima o dopo; non ci sarebbe neanche il controllo teorizzato da chi propugna questo sistema, non avresti 50 milioni di persone connesse a internet a leggere, discutere e scrivere provvedimenti, ci sarebbe lo stesso un numero limitato di cittadini, che inevitabilmente finiranno per costituirsi in gruppi più o meno formali per perseguire gli stessi scopi della democrazia rappresentativa, cioè influenzare il processo legislativo e amministrativo.
Per questo dico che il problema non è il sistema ma chi lo manda avanti.