Re: Re: Re:
AlexMahone88, 29/08/2012 21.25:
Io volevo fare il giornalista ed ho fatto il classico, poi sono finito a fare un anno di ingegneria (ma non mi piaceva) e adesso faccio giurisprudenza, pensa che belle idee chiare avevo!!!
Cmq già posso capire i licei più specifici, se fai l'alberghiero è difficile tu voglia poi fare ingegneria; ma quelli non specializzanti (linguistico, classico, scientifico) dovrebbero garantirti l'accesso a tutto o almeno la possibilità di provarci, altrimenti mi tagli le gambe prima di iniziare.
Sennò facciamo tre anni di liceo uguali per tutti e poi quando ho 16 anni (che forse sono ancora pochi per capire cosa fare) mi imposti verso la mia scelta con materie ad hoc.
Ma anche qui si dovrebbe informare i ragazzi, fargli vedere le professioni, fare degli incontri a scuola così che conoscano le varie possibilità, altrimenti finiamo tutti a fare il lavoro del padre (e mio padre manco è laureato in giurisprudenza
)
Tanto di questo passo per ogni cosa servirà la laurea, tanto vale fare un'unica scuola superiore propedeutica.
Matthew Holden, 29/08/2012 21.26:
Io sono uscito con 60 dall'alberghiero e sono laureando ad interpreti e traduttori
A parte questo, sono d'accordo con il tuo discorso, penso che la scelta, con il sistema attuale, arrivi troppo presto nella vita di un ragazzino, "basterebbe" spostare la scelta di "specializzazione" a 2/3 anni prima dell'università, quando magari si hanno le idee un po' più chiare e si può incominciare a prepararsi in modo più specifico su determinate materie.
Dicono che il biennio delle superiori è propedeutico, ma non è vero perché in molti istituti al 2° anno fai già materie specialistiche.
(Voices 93), 29/08/2012 21.27:
Sì ma capisci che non è solo la conoscenza della materia , ma anche l'impostazione che ti danno a studiare quelle materie che conta?
Poi oh è normale che chi conosce il corpo umano, la fisica dei fluidi e le basi di chimica sia avvantaggiato in questi esami.
Ah e fisica& matematica insieme sono 11 domande, il grosso problema è cultura generale, ma anche lì basta leggere i giornali e si passa tranquilla. L'esame di ingresso a medicina non è così difficile, ha solo il problema di avere domande fuori dal mondo [che cazzo me ne frega di conoscere i movimenti artistici italiani!]
Per professioni sanitarie, (che poi è strutturato come quello di medicina ma con domande più semplici), che è la cosa più clamorosa hai:
n. 40 quesiti per l'argomento di logica e cultura generale
n. 18 quesiti per l'argomento di biologia
n. 11 quesiti per l'argomento di chimica
n. 11 quesiti per gli argomenti di fisica e matematica
Posto che logica e cultura generale non servono a un cazzo per nessuna professione sanitaria, hai poi altri 40 quesiti su argomenti la cui padronanza, tranne che in radioterapia e laboratorio biomedico, è altamente trascurabile.
E anche a un medico, cosa gli serve logica e cultura generale? Cosa gli serve fisica e matematica, posso capire biologia e chimica, che sono alla base del nostro organismo, ma il resto?
Allora ci rendiamo conto che togliamo la possibilità a tantissime persone che magari hanno una passione genuina per queste professioni.
Il metodo di studio delle superiori, al 95%, sarà inefficace all'università, ti basterà un trimestre per accorgertene.
Ti avvantaggia per 3/4 esami su oltre 60, per oltre 50 esami parti al livello di tutti gli altri, in particolare quando vai in reparto nessuno è avvantaggiato dalla propria scuola superiore.