Procreazione, Corte europea boccia la legge 40 che nega diagnosi preimpianto

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AtomBomb
00martedì 28 agosto 2012 21:17
Il ricorso sollevato da una coppia portatrice sana di fibrosi cistica. Per i giudici “il sistema legislativo italiano in materia di diagnosi preimpianto degli embrioni è incoerente” in quanto allo stesso tempo un’altra legge permette l'aborto terapeutico. Si potrebbe profilare ricorso alla Cosulta. Il ministro Balduzzi: "Aspettiamo di leggere le motivazioni"

“Sistema legislativo incoerente” che viola “il diritto al rispetto della vita privata e familiare”. La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha bocciato la legge 40 sull’impossibilità per una coppia fertile, ma portatrice di una malattia genetica, in questo caso di fibrosi cistica, di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni. Secondo i giudici, il cui verdetto diverrà definitivo entro tre mesi se nessuna delle parti farà ricorso per ottenere una revisione davanti alla Grande Camera, “il sistema legislativo italiano in materia di diagnosi preimpianto degli embrioni è incoerente” in quanto allo stesso tempo un’altra legge dello Stato permette alla coppia di accedere a un aborto terapeutico in caso che il feto venga trovato affetto da fibrosi cistica. La Corte ha quindi stabilito che, cosi com’è formulata la legge 40, ha violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare di Rosetta Costa e Walter Pavan, la coppia che si è rivolta alla giustizia europea, a cui lo Stato italiano dovrà versare 15 mila euro per danni morali e 2.500 per le spese legali sostenute.

La decisione riguarda il ricorso presentato nell’ottobre 2010 da Rosetta Costa e Walter Pavan che nel 2006, in seguito alla nascita del loro primo figlio affetto da fibrosi cistica, scoprirono di essere entrambi portatori sani della malattia. La coppia voleva avere altri figli ma si trovò a fare i conti con il 25% di probabilità che nascessero affetti da fibrosi cistica e il 50% che ne fossero portatori sani. Per questo hanno deciso di ricorrere alla procreazione assistita e alla diagnosi preimpianto, pratica però vietata dalla legge italiana. Nel ricorso la coppia sosteneva che la normativa nazionale viola il loro diritto al rispetto della vita privata e familiare e che così com’è formulata la legge li discrimina rispetto alle coppie sterili e a quelle in cui l’uomo ha una malattia sessualmente trasmissibile. Nel novembre del 2011 la Camera principale della Corte di Strasburgo ha stabilito, ribaltando un sentenza emessa 19 mesi prima da una delle camere della stessa Corte, che impedire per legge alle coppie sterili di ricorrere alla fecondazione in vitro eterologa non è più una violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La sentenza riguardava due coppie austriache che si erano rivolte a Strasburgo nel 2000 sostenendo che la legge austriaca sulla fecondazione in vitro ledeva il loro diritto a formare una famiglia e le discriminava rispetto ad altre coppie che potevano ricorrere a questa tecnica. Per le due coppie la fecondazione in vitro con donazione di sperma o ovuli esterni alla coppia (quindi con la fecondazione eterologa) era l’unica soluzione per poter procreare.

L’analisi degli embrioni per impiantare nella donna soltanto quelli sani è vietata dalla legge 40, che la consente solo per le coppie in cui l’uomo ha una malattia sessualmente trasmissibile, come l’Hiv o l’epatite B e C, per evitare il rischio di contagio. Costa e Pavan non sono gli unici che si battono per ottenere lo screening preimpianto. A gennaio del 2010, per la prima volta, il Tribunale di Salerno ha autorizzato due aspiranti genitori, portatori sani di atrofia muscolare, a sottoporsi al test. I due romani sono andati oltre e si sono rivolti a Strasburgo. La Corte, nel giudizio che non è definitivo, evidenzia la discrepanza fra questo divieto previsto dalla legge 40 e l’aborto terapeutico, che invece viene consentito. Sottolineando che il no alla diagnosi preimpianto è previsto, in Europa, solo in Italia, Austria e Svizzera, la Corte conclude che viola l’articolo 8 della Convenzione europea per i diritti umani, quello che garantisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare.

La sentenza potrebbe aprire una “concreta possibilità di sollevare la questione di legittimità costituzionale”. Antonio Balsamo, esperto di diritto europeo, presidente della Corte d’Assise di Caltanissetta e già componente dello Human Rights review panel della Ue, fa riferimento all’articolo 117 della Costituzione sul vincolo del rispetto degli obblighi comunitari, “norma di raccordo tra la Costituzione italiana e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo”. Norma che “dice che vanno rispettati i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario” e richiama all’obbligo per gli Stati di “conformarsi alle sentenze definitive della Corte”. Quindi “se la sentenza passasse in giudicato – osserva – si porrebbe un problema concreto di costituzionalità sulla normativa italiana sulla diagnosi preimpianto”. Per Balsamo la sentenza mette comunque in evidenza come “il diritto europeo” stia diventando “un punto di riferimento importante per i singoli Stati”, ovvero “una “sintesi delle diverse interpretazioni giuridiche” e “un punto di vista esterno per vedere le cose con gli occhi dell’Europa”. In questo senso si tratta di un “salto culturale in una necessaria ottica di sintesi di orientamenti giuridici diversi”. In questo modo, continua il suo ragionamento, c’è “una tutela multilivello dei diritti”: nel caso specifico il richiamo al ‘diritto alla vita provata e familiare’ fatto da Strasburgo, con “un arricchimento di significati” finora inedito per i singoli Stati.

“La questione della compatibilità tra legge 40 e legge 194 sollevata dalla Corte di Strasburgo e “un problema già noto”, ma “aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza” dichiara il ministro della Salute Renato Balduzzi, a margine di un convegno, sottolineando che in ogni caso “una riflessione va affrontata”. La riflessione ”deve partire dal bilanciamento dei principi: sono beni da tutelare la soggettività giuridica dell’embrione così come la salute della madre.La questione nel nostro Paese era già stata posta da giudici di merito e in prospettiva probabilmente sarà riproposta alla Corte. In questa materia bisogna capire quali siano i beni da tutelare e tenere conto di tutti i valori in gioco, tra cui la soggettività giuridica dell’embrione”.
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E adesso, le perle:

UDC - Il giudizio della Corte europea per i diritti dell’uomo sulla legge 40 "è discutibile", e "rischia di aprire la strada all’utopia dei sani per forza, per cui il diritto a nascere sarà proibito con l’espansione delle possibilità diagnostiche". Lo afferma Paola Binetti, parlamentare dell’Udc, che si dice critica nei confronti della decisione che arriva oggi da Strasburgo: "L’accoglienza della vita - sottolinea all’Adnkronos Salute - merita maggiore rispetto". Binetti difende i 'pilastri' del testo sulla fecondazione assistita. "La legge 40 riconosce la dignità dell’embrione come soggetto portatore di diritti al pari dei genitori. Qualunque forma di alterazione e manipolazione, come la diagnosi pre-impianto, che in qualche modo compromette l’embrione, va contro lo spirito della legge 40 - dice Binetti - Il testo punta infatti a offrire alle coppie sterili il diritto di avere un figlio”, affrontando tutti i rischi "delle altre coppie. Per questo ho difeso in questi anni la legge 40, che tutela il valore della vita umana fin dal concepimento". Oggi la diagnosi pre-impianto ci permette di riconoscere la presenza di alcune malattie in fase embrionale. "Ma cosa faremmo se la scienza potesse individuarle tutte?", si chiede la Binetti. "Stabiliremmo che non deve nascere nessuna persona a rischio? L’espansione della diagnostica e delle possibilità della scienza in questo caso aprono all’utopia dei sani per forza, dove nascere malati sarebbe proibito. Ecco perché, secondo me - conclude - il giudizio Ue è quanto meno discutibile". [SM=x2631402]

PDL - Eugenia Roccella, deputata del Pdl, lancia invece un appello al governo perché ''presenti il ricorso alla Grande Chambre" per ''difendere anche in questo caso le leggi votate dal Parlamento''. [SM=x2631402]
=BARRA BRAVA=
00martedì 28 agosto 2012 21:20
ecco ad esempio se la binetti tirasse le cuoia saremmo tutti più contenti.


d'altronde se si ha la possibilità di far nascere figli sani piuttosto che malati, siamo tutti dei mengele.
AtomBomb
00martedì 28 agosto 2012 21:31
Re:
=BARRA BRAVA=, 28/08/2012 21.20:

ecco ad esempio se la binetti tirasse le cuoia saremmo tutti più contenti.


d'altronde se si ha la possibilità di far nascere figli sani piuttosto che malati, siamo tutti dei mengele.


La Binetti parla così perché è conscia che con la diagnosi preimpianto lei non sarebbe mai nata [SM=x2917744]

martozen
00mercoledì 29 agosto 2012 11:51
Re:
AtomBomb, 28/08/2012 21.17:


UDC - Il giudizio della Corte europea per i diritti dell’uomo sulla legge 40 "è discutibile", e "rischia di aprire la strada all’utopia dei sani per forza, per cui il diritto a nascere sarà proibito con l’espansione delle possibilità diagnostiche". Lo afferma Paola Binetti, parlamentare dell’Udc, che si dice critica nei confronti della decisione che arriva oggi da Strasburgo: "L’accoglienza della vita - sottolinea all’Adnkronos Salute - merita maggiore rispetto". Binetti difende i 'pilastri' del testo sulla fecondazione assistita. "La legge 40 riconosce la dignità dell’embrione come soggetto portatore di diritti al pari dei genitori. Qualunque forma di alterazione e manipolazione, come la diagnosi pre-impianto, che in qualche modo compromette l’embrione, va contro lo spirito della legge 40 - dice Binetti - Il testo punta infatti a offrire alle coppie sterili il diritto di avere un figlio”, affrontando tutti i rischi "delle altre coppie. Per questo ho difeso in questi anni la legge 40, che tutela il valore della vita umana fin dal concepimento". Oggi la diagnosi pre-impianto ci permette di riconoscere la presenza di alcune malattie in fase embrionale. "Ma cosa faremmo se la scienza potesse individuarle tutte?", si chiede la Binetti. "Stabiliremmo che non deve nascere nessuna persona a rischio? L’espansione della diagnostica e delle possibilità della scienza in questo caso aprono all’utopia dei sani per forza, dove nascere malati sarebbe proibito. Ecco perché, secondo me - conclude - il giudizio Ue è quanto meno discutibile". [SM=x2631402]




@Chaos@
00mercoledì 29 agosto 2012 11:53
i cattolici hanno sempre avuto problemi a definire la differenza fra obbligo e possibilita'.
se io voglio avere la possibilita' di sapere se mio figlio nascera' con alcune tipologie di problemi oppure no non e' un obbligo per tutti a non far nascere un figlio con dei problemi oppure no.
AtomBomb
00mercoledì 29 agosto 2012 11:58
Re:
@Chaos@, 29/08/2012 11.53:

i cattolici hanno sempre avuto problemi a definire la differenza fra obbligo e possibilita'.
se io voglio avere la possibilita' di sapere se mio figlio nascera' con alcune tipologie di problemi oppure no non e' un obbligo per tutti a non far nascere un figlio con dei problemi oppure no.


Utopia dei sani per forza [SM=x2917744]

Vuoi mettere avere un bambino sano, quello ce l'hanno tutti, con l'immensa goduria di accarezzare quel momento per 9 mesi, salvo poi scoprire che tuo figlio ha una malattia genetica, che la scienza ti permette tranquillamente di scoprire, ma che un branco di imbecilli che credono a stronzate ti vietano di diagnosticare, e vederlo soffrire come un cane per anni oppure vederlo morire dopo poco, sai che pacchia.

eddie-guerrero88
00mercoledì 29 agosto 2012 12:13
Dovrebbe essere un obbligo quello di fare in modo che ogni bambino nasca sano...


@martozen: gran bel film Gattaca [SM=x2584225]
AlexMahone88
00mercoledì 29 agosto 2012 12:22
Sempre più dell'idea che più si va avanti e più si torna indietro
TheProfKiller
00mercoledì 29 agosto 2012 12:47
Re:
eddie-guerrero88, 29/08/2012 12.13:

Dovrebbe essere un obbligo quello di fare in modo che ogni bambino nasca sano...


@martozen: gran bel film Gattaca [SM=x2584225]




Dovrebbe essere un obbligo lasciare ad ognuno di noi la possibilità di fare quello che crede più giusto, fuori da tutti i condizionamenti socio-culturali-religiosi.
martozen
00mercoledì 29 agosto 2012 13:17
Re:
eddie-guerrero88, 29/08/2012 12.13:

Dovrebbe essere un obbligo quello di fare in modo che ogni bambino nasca sano...


@martozen: gran bel film Gattaca [SM=x2584225]



a me è sembrato troppo moralistico però per il resto è fatto bene e poi c'è Uma [SM=x2584208] [SM=x2584208] [SM=x2584208]
MatthewDeschain
00mercoledì 29 agosto 2012 13:19
Re:
@Chaos@, 29/08/2012 11.53:

i cattolici hanno sempre avuto problemi a definire la differenza fra obbligo e possibilita'.
se io voglio avere la possibilita' di sapere se mio figlio nascera' con alcune tipologie di problemi oppure no non e' un obbligo per tutti a non far nascere un figlio con dei problemi oppure no.




Esatto, il problema dei cattolici è la loro prepotenza. A loro la libertà di scelta non interessa, devono spaccare i coglioni a tutti perchè si faccia come dicono loro, oltretutto sulla base di motivi esclusivamente religiosi.
Se ne andassero a fanculo, loro e il loro Dio del cazzo.
The Real Deal
00mercoledì 29 agosto 2012 13:20
Re: Re:
MatthewDeschain, 29/08/2012 13.19:




Esatto, il problema dei cattolici è la loro prepotenza. A loro la libertà di scelta non interessa, devono spaccare i coglioni a tutti perchè si faccia come dicono loro, oltretutto sulla base di motivi esclusivamente religiosi.
Se ne andassero a fanculo, loro e il loro Dio del cazzo.




AtomBomb
00mercoledì 29 agosto 2012 13:31
Fecondazione, Balduzzi annuncia ricorso
"Serve un chiarimento con Corte europea"

Il ministro della Salute anticipa l'intenzione di andare in appello, ma al centro delle preoccupazioni c'è soprattutto il rapporto tra giustizia italiana e comunitaria

ROMA - "Credo che sia forse opportuna una richiesta di un punto giurisdizionale fermo per quanto riguarda la Corte europea dei diritti dell'uomo e che dunque un ricorso da parte del nostro paese valga proprio a consolidare un punto di riferimento". Lo ha detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, rispondendo a margine di un convegno sul gioco d'azzardo circa il pronunciamento della Corte di Strasburgo 1 sulla legge 40.

"Tra ieri e stamani - ha aggiunto - sono riuscito a dare una lettura un po' frettolosa alla sentenza e ci stanno lavorando anche i miei uffici" tuttavia "ci sono poi dei profili di carattere processuale che andrebbero attentamente monitorati perché è chiaro che si riferiscono non solo al caso di specie ma a tutti i casi possibili".

Il titolare del dicastero della Salute ha anche sottolineato: "Siccome stanno aumentando le ipotesi di confronto tra ordinamenti, quello italiano e quello del Consiglio d'Europa, credo che anche sotto questo profilo un nostro ricorso potrebbe servire a un chiarimento giurisprudenziale. Con riserva di un approfondimento, una volta presa in esame questa pronuncia, mi sembra che ci siano gli elementi per promuovere un ulteriore chiarimento giurisprudenziale".

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Casualmente, era la posizione del PDL [SM=x2814258]

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Bagnasco: "Rifondare politica e Stato"
Legge 40, "Magistratura italiana surclassata"

Dal numero uno dei vescovi, al Santuario della Madonna della Guardia, l'appello per "una solidarietà lungimirante". Poi l'affondo sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che demolisce la legge italiana in materia di fecondazione assistita: "Singolare superamento della giustizia italiana"

Fecondazione assistita. All'indomani del pronunciamento di Strasburgo sulla legge 40, Bagnasco ha anche invitato a rivedere la sentenza della Corte europea 1 dei diritti dell'uomo che demolisce la legge italiana in materia di fecondazione assistita: "Bisogna ripensarci a livello nazionale, sia di tecnici sia di esperti, sia per merito sia per metodo perché non si è passati attraverso la magistratura italiana: c'è stato un suo superamento, un surclassamento. E' singolare", ha aggiunto il porporato.
Undertaker-dx
00mercoledì 29 agosto 2012 13:44
L'unica cosa singolare è come nel 2012 il numero di fessi che ancora vi segue sia così elevato.
eddie-guerrero88
00mercoledì 29 agosto 2012 14:28
Re: Re:
TheProfKiller, 29/08/2012 12.47:


Dovrebbe essere un obbligo lasciare ad ognuno di noi la possibilità di fare quello che crede più giusto, fuori da tutti i condizionamenti socio-culturali-religiosi.



Questo è chiaro, mi riferivo al fatto che dovrebbe essere un obbligo (morale in questo caso) anche per i genitori fare in modo che il proprio bambino nasca sano quando c'è la possibilità
TheProfKiller
00mercoledì 29 agosto 2012 14:30
Re: Re: Re:
eddie-guerrero88, 29/08/2012 14.28:



Questo è chiaro, mi riferivo al fatto che dovrebbe essere un obbligo (morale in questo caso) anche per i genitori fare in modo che il proprio bambino nasca sano quando c'è la possibilità




Li forse il discorso è più complesso, c'è gente che preferisce tenersi il figlio malato piuttosto che accettare interventi "esterni" che lo possano guarire. E' una decisione che spetta a loro, c'è poco da fare.
eddie-guerrero88
00mercoledì 29 agosto 2012 16:11
Re: Re: Re: Re:
TheProfKiller, 29/08/2012 14.30:


Li forse il discorso è più complesso, c'è gente che preferisce tenersi il figlio malato piuttosto che accettare interventi "esterni" che lo possano guarire. E' una decisione che spetta a loro, c'è poco da fare.



Spetta a loro ma è comunque sbagliato. Poi vaglielo a dire al figlio malato che sarebbe potuto essere normale e che non lo è perchè così hanno scelto...
TheProfKiller
00mercoledì 29 agosto 2012 16:17
Re: Re: Re: Re: Re:
eddie-guerrero88, 29/08/2012 16.11:



Spetta a loro ma è comunque sbagliato. Poi vaglielo a dire al figlio malato che sarebbe potuto essere normale e che non lo è perchè così hanno scelto...


[SM=x2951572]

martozen
00mercoledì 29 agosto 2012 18:32
Re:
AtomBomb, 29/08/2012 13.31:


Bagnasco: "Rifondare politica e Stato"
Legge 40, "Magistratura italiana surclassata"

Dal numero uno dei vescovi, al Santuario della Madonna della Guardia, l'appello per "una solidarietà lungimirante". Poi l'affondo sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che demolisce la legge italiana in materia di fecondazione assistita: "Singolare superamento della giustizia italiana"

Fecondazione assistita. All'indomani del pronunciamento di Strasburgo sulla legge 40, Bagnasco ha anche invitato a rivedere la sentenza della Corte europea 1 dei diritti dell'uomo che demolisce la legge italiana in materia di fecondazione assistita: "Bisogna ripensarci a livello nazionale, sia di tecnici sia di esperti, sia per merito sia per metodo perché non si è passati attraverso la magistratura italiana: c'è stato un suo superamento, un surclassamento. E' singolare", ha aggiunto il porporato.



Vogliono il monopolio sulle ingerenze verso lo stato italiano?
Blaze of Glory
00mercoledì 29 agosto 2012 21:52
Re: Re:
martozen, 29/08/2012 18.32:



Vogliono il monopolio sulle ingerenze verso lo stato italiano?




Soprattutto Bagnasco non ha capito come funziona l'Unione Europea, mi sa.
el_mariachi93
00giovedì 30 agosto 2012 03:09
cosa significa avere una bella fetta di popolazione over 60 [SM=x2818132]
Takerlord
00venerdì 31 agosto 2012 10:36
Re:
el_mariachi93, 30/08/2012 03.09:

cosa significa avere una bella fetta di popolazione over 60 [SM=x2818132]




conosco tantissimi under 35 che sono d'accordo sempre con il vatican
martozen
00venerdì 31 agosto 2012 13:25
Re: Re:
Takerlord, 31/08/2012 10.36:




conosco tantissimi under 35 che sono d'accordo sempre con il vatican




Cioè ragà che gente di merda che conoscete, ora non dico che dobbiate avere tutti amici come i miei con cui alla vigilia di pasqua siamo andati a cena ad Ariccia a mangiare la porchetta brindando con bestemmioni, però insomma una giusta via di mezzo ecco.
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