Re: Re: Re:
@Chaos@, 17/09/2011 12.08:
ok Agamben tanto di cappello, al momento penso che sia anche piu' aderente alla realta' a livello sistemico rispetto a Gramsci.
Storicamente pero' l'analisi gramsciana, nonostante si rifaccia a un modello politico che non esiste quasi piu', mi sembra ancora piu' importante.
Magari fra 20 anni il discorso sara' completamente ribaltato.
Sono d´accordo sull´importanza storica dell´analisi Gramsciana ( e il fatto che sia stata redatta dietro le sbarre la rende un´esperienza umana, intelletuale e politica assolutamente unica e straordinaria) oltrettutto si tratta di una ricerca che pone il problema della prassi come questione fondamentale- cosa che Agamben fa solo marginalmente.
Resta il fatto che oggi Agamben ha una diffusione spaventosa, che forse mai un filosofo italiano ha raggiunto. Per dirti, la settimana scorsa a Berlino, un´attivista brasiliana mi ha mostrato una "produzione" che spiegava l´azione di resistenza di una favelas contro l´espropriazione e la privatizzazione neoliberista a Sao Paolo; ebbene ci trovi Agamben in un prodotto redatto da artisti e gente della favelas non filosofi politici.
A volte l´uso e la diffusione degli scritti di Agamben sorprende anche me, voglio dire, stile brillante ma sono testi tutt´altro che semplici; eppure girano nel "basso". Senza contare che questi testi sono dibattuti non solo nelle universitä europee e americane ma anche in Korea, Australia, Giappone, Cina, Brasile, Argentina, Cile.
Ecco perché tendo a metterli sullo stesso piano.