Retorican't

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Michael Kane
00sabato 15 settembre 2012 15:11
Retorikan't sarebbe più bello [SM=x2584271]
= Sean Mallory =
00sabato 15 settembre 2012 15:19
Re:
Michael Kane, 15/09/2012 15.11:

Retorikan't sarebbe più bello [SM=x2584271]




✰✰✰✰✰


[SM=x2584923]
= Sean Mallory =
00sabato 15 settembre 2012 15:21
Re:
AtomBomb, 15/09/2012 15.09:




Non metto il like finché non metti la possibilità di stalkare la tua ragazza. [SM=x3017594]
AtomBomb
00sabato 15 settembre 2012 15:21
Re: Re:
= Sean Mallory =, 15/09/2012 15.21:



Non metto il like finché non metti la possibilità di stalkare la tua ragazza. [SM=x3017594]


Sono mezzo siciliano [SM=x2584916] :luoghicomunirunningwild:


demon of death valley
00sabato 15 settembre 2012 17:56
Re: Re: Re:
AtomBomb, 15/09/2012 15.21:


Sono mezzo siciliano [SM=x2584916] :luoghicomunirunningwild:






e kissenefotte.noi vogliam stalkerare la tua ragazza,mica te. [SM=x2584923]
(Voices 93)
00sabato 15 settembre 2012 17:58
La grafica di FB è orrenda
Fight 4 Your Freedom!
00sabato 15 settembre 2012 18:20
Re:
(Voices 93), 15/09/2012 17.58:

Sarò il tuo fan più accanito. Sposami. No anzi, facciamo una cosa a 3 con Megablast.




(Voices 93)
00sabato 15 settembre 2012 18:29
Re: Re:
Fight 4 Your Freedom!, 15/09/2012 18.20:








[SM=x2584187]


Comunque Atom ti ho trovato già un lettore [SM=x2584263]

Testo nascosto - clicca qui


[SM=x2595859]
Fight 4 Your Freedom!
00sabato 15 settembre 2012 18:35
Re: Re: Re:
(Voices 93), 15/09/2012 18.29:




[SM=x2584187]


Comunque Atom ti ho trovato già un lettore [SM=x2584263]

Testo nascosto - clicca qui


[SM=x2595859]




a giocare
AtomBomb
00sabato 15 settembre 2012 19:34
Re:
(Voices 93), 15/09/2012 17.58:

La grafica di FB è orrenda



Le mie competenze grafiche si limitano a Word, Publisher e Paint [SM=x2584923]

(Voices 93), 15/09/2012 18.29:




[SM=x2584187]


Comunque Atom ti ho trovato già un lettore [SM=x2584263]

Testo nascosto - clicca qui


[SM=x2595859]



Vorrei far notare fra l'altro che il nome l'hai trovato te [SM=x2584223]

Comunque plagerò Megablast quando parlerò di signoraggio [SM=x2921205]
(Voices 93)
00sabato 15 settembre 2012 20:37
Stanotte torno a casa e ti preparo un logo e un'immagine di copertina decenti. L'aspetto è una parte importante, basta vedere come assegnano i lavori agli ingegneri [SM=x2584263]
Perfect Insanity v2.0
00sabato 15 settembre 2012 23:21
ma l'errore nel nome è voluto? [SM=x2917744]
AtomBomb
00sabato 15 settembre 2012 23:33
Re:
Perfect Insanity v2.0, 15/09/2012 23.21:

ma l'errore nel nome è voluto? [SM=x2917744]


Se parli dell'URL no [SM=x2951570]

Retorican't l'ha trovato Voices, un gioco di parole che mi è piaciuto. [SM=x2584225]

HeavyMachineGun
00sabato 15 settembre 2012 23:36
"Tricolre"
AtomBomb
00sabato 15 settembre 2012 23:37
Re:
HeavyMachineGun, 15/09/2012 23.36:

"Tricolre"



Google non mi fa cambiare l'url [SM=x3017588]

Risolverò il tutto con un redirect [SM=x2649537]
!batista!
00domenica 16 settembre 2012 11:00
fai un articolo sulla sfida tra romney e obama [SM=x2701863]
AtomBomb
00lunedì 17 settembre 2012 13:00
Re:
!batista!, 16/09/2012 11.00:

fai un articolo sulla sfida tra romney e obama [SM=x2701863]


Troppo facile [SM=x2926109]

Però preannuncio un meme di romney come immagine di un articolo [SM=x3017588]

The REAL Capt.Spaulding
00lunedì 17 settembre 2012 13:21
aggiunto ai feed
pizzo83
00lunedì 17 settembre 2012 13:26
Mi sono aggiunto su fb [SM=x2584916]
!batista!
00lunedì 17 settembre 2012 13:27
Re: Re:
AtomBomb, 17/09/2012 13.00:


Troppo facile [SM=x2926109]

Però preannuncio un meme di romney come immagine di un articolo [SM=x3017588]





e allora non leggo manco gli altri articoli [SM=x2701863]
pizzo83
00lunedì 17 settembre 2012 13:46
Ho letto il tuo articolo sulla speculazione.
Se mi permetti vorrei muoverti un paio di critiche:
- innanzitutto non è necesariamente vero che la speculazione attacca chi presta il fianco a tale attacco. Gli Stati Uniti non sono più solidi economicamente di una Francia qualsiasi, e l'Inghilterra peggio che peggio. Semplicemente i colossi finanziari non speculano su o contro gli USA o l'Inghilterra perchè altrimenti dovrebbero speculare contro se stessi. In secondo luogo, non si specula contro gli Stati Uniti perché tanto ci pensa la FED a ripianare qualsiasi debito, quind questo da sicurezza sul fatto che gli investimenti saranno ripagati. Ora che la BCE ha deciso di comprare titoli di stato dei paesi in difficoltà, si presume che lo spread e quindi la speculazione, dovrebbero calare sensibilmente perchè la BCE puó stampare moneta all'infinito, esattamente come la FED, riducendo le possibilitá di speculazione al ribasso. Ciò però non toglie che le economie di Spagna, Italia, Portogallo etc siano sane. Quindi il trucco c'è ed é piuttosto evidente e giá con ció si fa a far friggere la supremazia della legge di mercato. E manco tiro in ballo tutti i trucchetti e i diversi insider trading successi negli ultimi 15 anni sui mercati finanziari con conseguenze devastanti per l'economia mondiale o locale.

- in secondo luogo nella tua spiegazione tu sposi al 100% la visione del mercato, specialmente finanziario, di Friedman. Peccato che tralasci 30 anni di studi sulla social responsibility del business. Perché, tornando all'esempio della speculazione al ribasso, è chiaro che i paesi del mediterraneo a casua di loro stessi prestano in fianco alla speculazione (poi sempre in modo diverso e relativo), ma mandare in bancarotta uno Stato intero per proprio profitto, sostanzialmente fottendosene della gente e delle conseguenze per i milioni di persone che in quello Stato ci vivono per me passa di gran lunga ogni limite consentito al mercato. Tale discorso vale per gli stati ma anche per i beni. Per dire, è in discussione qui in Germania se "imporre" alla Deutsche Bank di smettere di investire sui future delle materie prime alimentari.

Quindi a mio parere no, la speculazione finanziaria non fa quasi mai del bene a meno che non venga strettamente controllata.

AtomBomb
00lunedì 17 settembre 2012 17:21
Re:
pizzo83, 17/09/2012 13.46:

Ho letto il tuo articolo sulla speculazione.
Se mi permetti vorrei muoverti un paio di critiche:
- innanzitutto non è necesariamente vero che la speculazione attacca chi presta il fianco a tale attacco. Gli Stati Uniti non sono più solidi economicamente di una Francia qualsiasi, e l'Inghilterra peggio che peggio. Semplicemente i colossi finanziari non speculano su o contro gli USA o l'Inghilterra perchè altrimenti dovrebbero speculare contro se stessi. In secondo luogo, non si specula contro gli Stati Uniti perché tanto ci pensa la FED a ripianare qualsiasi debito, quind questo da sicurezza sul fatto che gli investimenti saranno ripagati. Ora che la BCE ha deciso di comprare titoli di stato dei paesi in difficoltà, si presume che lo spread e quindi la speculazione, dovrebbero calare sensibilmente perchè la BCE puó stampare moneta all'infinito, esattamente come la FED, riducendo le possibilitá di speculazione al ribasso. Ciò però non toglie che le economie di Spagna, Italia, Portogallo etc siano sane. Quindi il trucco c'è ed é piuttosto evidente e giá con ció si fa a far friggere la supremazia della legge di mercato. E manco tiro in ballo tutti i trucchetti e i diversi insider trading successi negli ultimi 15 anni sui mercati finanziari con conseguenze devastanti per l'economia mondiale o locale.

- in secondo luogo nella tua spiegazione tu sposi al 100% la visione del mercato, specialmente finanziario, di Friedman. Peccato che tralasci 30 anni di studi sulla social responsibility del business. Perché, tornando all'esempio della speculazione al ribasso, è chiaro che i paesi del mediterraneo a casua di loro stessi prestano in fianco alla speculazione (poi sempre in modo diverso e relativo), ma mandare in bancarotta uno Stato intero per proprio profitto, sostanzialmente fottendosene della gente e delle conseguenze per i milioni di persone che in quello Stato ci vivono per me passa di gran lunga ogni limite consentito al mercato. Tale discorso vale per gli stati ma anche per i beni. Per dire, è in discussione qui in Germania se "imporre" alla Deutsche Bank di smettere di investire sui future delle materie prime alimentari.

Quindi a mio parere no, la speculazione finanziaria non fa quasi mai del bene a meno che non venga strettamente controllata.



La BCE ha detto che comprerà i titoli SOLO SE gli Stati consegneranno le chiavi della politica economica, e probabilmente non solo, alla BCE. Che poi nella seconda parte del tuo intervento "sposi" il mio ragionamento, che per essere vittime di speculazione devi esporti alla stessa. Se sei solido nessuno viene a specularti contro, da lì il parallelo speculatore/prof severo.

Sulla seconda parte, io nutro zero fiducia negli esseri umani, do per scontato che ci sono persone al mondo che se possono rubarti anche l'unico bicchiere d'acqua che hai lo faranno, quindi penso che siano gli Stati a dover impedire che queste persone assumano comportamenti eticamente sbagliati. Chiaro che in un mondo perfetto io Stato non dovrei scervellarmi su come impedire la speculazione, ma il mondo è ben lontano dalla perfezione. Possiamo considerare gli speculatori come dei "delinquenti" nel senso di persone che fanno cose contro la morale, indipendentemente da legalità o meno, dai ladri devi difenderti, sai che è sbagliato quello che fanno, ma ci sono, o li ammazzi o ti difendi. Perché gli Stati e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per difendersi? Se leggi fra le righe del mio post non c'è una difesa degli speculatori, ma un'accusa agli Stati che non hanno fatto nulla per difendersi e impedirlo.
pizzo83
00martedì 18 settembre 2012 08:25
Re: Re:
AtomBomb, 17.09.2012 17:21:


La BCE ha detto che comprerà i titoli SOLO SE gli Stati consegneranno le chiavi della politica economica, e probabilmente non solo, alla BCE. Che poi nella seconda parte del tuo intervento "sposi" il mio ragionamento, che per essere vittime di speculazione devi esporti alla stessa. Se sei solido nessuno viene a specularti contro, da lì il parallelo speculatore/prof severo.

Sulla seconda parte, io nutro zero fiducia negli esseri umani, do per scontato che ci sono persone al mondo che se possono rubarti anche l'unico bicchiere d'acqua che hai lo faranno, quindi penso che siano gli Stati a dover impedire che queste persone assumano comportamenti eticamente sbagliati. Chiaro che in un mondo perfetto io Stato non dovrei scervellarmi su come impedire la speculazione, ma il mondo è ben lontano dalla perfezione. Possiamo considerare gli speculatori come dei "delinquenti" nel senso di persone che fanno cose contro la morale, indipendentemente da legalità o meno, dai ladri devi difenderti, sai che è sbagliato quello che fanno, ma ci sono, o li ammazzi o ti difendi. Perché gli Stati e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per difendersi? Se leggi fra le righe del mio post non c'è una difesa degli speculatori, ma un'accusa agli Stati che non hanno fatto nulla per difendersi e impedirlo.




La seconda parte non l'avevo sinceramente letta in quell'ottica. Nel qual caso siamo perfettamente d'accordo: è lo Stato che dovrebbe mettere un freno alla speculazione e all'operato degli speculatori (su che basi poi sarebbe da discutere, ma é un altro discorso).
Riguardo la prima parte, rimane per me il fatto che i trucchetti sono fin troppo facili. La BCE compra i titoli di Stato (per altro per ora si parla solo di quelli a 3 anni, se non sbaglio) ma vuole garanzie in cambio.
La FED invece si riempie di titoli spazzatura, stampa moneta manco fosse carta da culo e crea una fittizia stabilitá che non ha corrispondenza nella realtà economica (piuttosto messa male) del paese. Mi chiedo spesso quanto siano credibili certe stabilità e quanto invece ci sia di semplicemente pianificato dietro a certa speculazione.
pizzo83
00martedì 18 settembre 2012 09:15
Stralci da un interessante articolo a tal proposito, magari un po' tragico ma sicuramente esauriente:

Sotto la dominazione britannica, l’India conobbe carestie ricorrenti ogni decina d’anni: 1876-79, 1889-91, 1899-1902. La regolarità coincide in parte con l’oscillazione del Nino, la corrente del Sud-Pacifico che porta periodicamente monsoni scarsi in Asia meridionale. Ma coincide anche col fatto che nell’arido altopiano del Deccan, tra il 1875 e il 1900, la superficie coltivata a cotone raddoppiò, a scapito di quella a granaglie per il consumo locale: il cotone era una «cash crop», raccolto vendibile per denaro sui mercati solvibili, ossia europei.

Nel 1876-79, i britannici esportarono 300 mila tonnellate di cereali dall’India verso l’Europa, la ferrovia essendo il nuovo mezzo di trasporto che consentì questo eccezionale successo. I vagoni traversavano zone dove esseri scheletrici, accovacciati lungo i binari, morivano di fame a decine di migliaia. Organizzazioni caritative inglesi cercarono di portare in quelle zone qualche aiuto alimentare urgente; ma i grossisti di cereali fecero pressioni sul Parlamento britannico, e «ottennero» una legge «anti-charities»: essa vietava donazioni che potevano interferire coi prezzi dei «grani», riducendo i profitti (1).

«Nell’età d’oro del capitalismo liberale, migliaia furono uccisi dall’applicazione teologica dei sacri principii di Adam Smith, Bentham e Stuart Mills», ha scritto Mike Davis, sociologo e storico americano, che riporta questo fatto nel suo saggio capitale, «Late Victorian Holocausts» («Olocausti dell’età vittoriana»).

Mike Davis dovrebbe essere più citato ora che siccità e irregolarità climatiche promettono nuove scarsità e rincari dei primi generi alimentari, ossia carestie per vaste zone del mondo che dipendono dalle importazioni per mangiare. Già dal 2008, cattivi raccolti e i rincari sono stati il preludio delle «primavere» arabe, rivolte della gente che non riusciva più a sfamare le famiglie, e disordini e morti in Africa. La Barclays Capital, sezione «materie prime» della Barclays Bank inglese, ha reso noto a clienti e investitori d’aver profittato dai rincari mondiali degli alimenti per 189 milioni di sterline l’anno in media; non male per una filiale che conta solo 350 dipendenti. La banca britannica s’è attratta le critiche delle anime belle, «Trae profitti dalla fame». Ma è solo la terza delle grandi speculatrici sui grani e cibo, dopo (indovinato?) Goldman Sachs e Morgan Stanley.

La speculazione di questi giganti, entrati in forze sui mercati dei «future», ha aggravato i rincari. I «futures» sono i più antichi «prodotti finanziari derivati», applicati originariamente alle derrate: gli acquirenti si impegnavano a comprare dal produttore (di cereali, caffè, carne di maiale...) un quantitativo del loro prodotto ad un prezzo stabilito in anticipo. In tal modo il produttore vendeva sì il suo grano in erba, ma si garantiva contro fluttuazioni e ribassi eccessivi: aveva un reddito certo.

In USA, i mercati dei futures («a termine») nacquero a Chicago, Kansas City e Minneapolis dopo la Guerra di Secessione proprio per proteggere gli agricoltori dalle fluttuazioni di prezzi dovute agli incerti della meteorologia. È questa forma di assicurazione che ha consentito ai contadini americani di investire, meccanizzare, ampliare i terreni a coltivo, creare il surplus granario che l’America ha spesso usato nella guerra fredda come arma politica.

Ora non più. Dopo lo scoppio della bolla finanziaria internet (anno 2000) e ancor più dopo la bolla dei sub-prime nel 2007, la pura speculazione finanziaria ha preso ad esercitare i suoi appetiti sul mercato, relativamente risparmiato prima, del cibo. I colossi enormememte dotati di capitali roventi, spesso «a leva» o pseudocapitali, si sono gettati a negoziare futures su cereali, caffè, carne: senza alcuna intenzione di ritirare la merce a termine, ma solo passandosi di mano i contratti, che avrebbero stracciato prima del termine, creando una domanda fittizia. Prima del 2000, i contratti di questo genere sulle materie prime erano il 20% dei contratti totali; nel 2006, già erano l’80%. I compratori-utilizzatori (fra cui si contano giganti come Nestlé e Kraft che effettivamente usano le derrate) sono stati emarginati. Previdente, già nel 1991 Goldman Sachs, sotto la presidenza di Gary Cohn (ovviamente J) e fantasista dell’ingegneria finanziaria, aveva elaborato un «prodotto d’investimento» derivato comprendente 24 materie prime, dal petrolio ai cereali, dai metalli preziosi al cacao, collegati da formule matematiche: il celebre Goldman Sachs Commodit y Index, in sigla GSCI (come ha insegnato George Orwell in 1984, le sigle servono ai regimi totalitari per nascondere la realtà sottostante), subito imitato da ogni altra banca d’affari. Tra il 2003 e il 2008, secondo una relazione del Senato USA, la speculazione sulle materie prime per mezzo di questi fondi indicizzati è cresciuta del 1.900%. I successivi «quantitavive easing» (stampa di dollari) operati dal capo delle FED, Ben Shlomo Bernanke, hanno consentito di riversare immani flussi di liquidità in questi mercati. (www.hsgac.senate.gov)

La deregulation dei mercati, pretesa ed ottenuta in nome della purezza ideologica liberista, ha fatto il resto. Fino al 1989, un accordo internazionale, International Agreement on Coffee, aveva mantenuto il corso del caffè a 1,4-1-2 dollari la libbra, ciò che assicurava un reddito stabile a 25 milioni di piccoli produttori di caffè che lavoravano da uno a 5 ettari. Abolito l’International Agreement, il caffè è passato a 0,5 dollari a libbra, facendo sparire i piccoli coltivatori in Brasile come in Etiopia e in Vietnam. Le multinazionali che controllano il settore (da Nestlé a Kraft e Procter & Gamble) hanno accresciuto i loro profitti tra il 17% e il 26%.

Ora la Banca Mondiale ha segnalato, a fine agosto, che il prezzo del mais è raddoppiato in due anni fino a 300 dollari a tonnellata, quello della soia è raddoppoato in cinque anni, a 600 dollari. Ciò comporterà un rincaro del 10% della spesa alimentare di base delle famiglie in Medio Oriente e in Africa. La crisi mondiale, che si ripercuote in questa parte del mondo in termini di disoccupazione giovanile galoppante e salari troppo bassi, preconizza forse nuove carestie.

La soluzione sarebbe semplice: proibire per legge la partecipazione a questi mercati ad attori che non dispongano di navi, silos e magazzini per consegnare o immagazzinare la merce. Ma nessun potere politico ormai ha la minima volontà nè capacità di mettere un freno alla finanza divorante. Perso il «nemico» sovietico come contraltare, il sistema capitalista si vuol applicare in tutto il suo inflessibile rigore ideologico, a livello globale. Come ha scritto con sarcasmo Paolo Savona, «ha ripreso i vecchi vizi di considerare il costo del lavoro e i contributi sociali un esproprio dei suoi ‘giusti’ profitti». E l’esempio raccontato da Davis nell’India nel 1879 mostra che non si ferma davanti ad alcuna sofferenza umana.

I vagoni che trasportavano all’export centinaia di migliaia di tonnellate di grani attraverso campi dove la gente moriva di fame, e dove furono vietate attività caritative che potevano turbare i prezzi, sono i gemelli dei treni che attraversavano l’Ucraina messa alla fame dal socialismo reale di Stalin e Kaganovich nel 1932, quando ai ferrovieri venne dato l’ordine di abbassare le tende dei finestrini perchè i viaggiatori non vedessero i bambini dalle pance gonfie e i cadaveri scheletrici che si affollavano attorno alla strada ferrata, sperando che qualcuno gettasse loro un pezzo di pane: 7 milioni furono i morti per una carestia del tutto artificiale.

L’imperio dell’ideologia porta ai medesimi esiti inumani. A che serve cercare esempi lontani? In USA, l’accordo firmato da Obama per il salvataggio di Chrysler e General Motors ha decretato un dimezzamento dei salari per tutti i nuovi assunti; da allora è stato una riduzione delle paghe in tutti i settori.



(...)

Almeno nel ‘900 il capitalismo, tra iniquità e crisi ricorrenti, offrì prospettive reali di crescita, benessere e sicurezza per masse sempre maggiori. Oggi, «si deve riconoscere che non si vede alcuna opzione per superare l’attuale crisi economica globale»: lo ha detto un commentatore d’eccezione, Vladimir Putin, parlando agli ambasciatori russi (dunque non per orecchie esterne) riuniti a Mosca il 9 luglio scorso.

(...)

Non basta: Putin ha avvertito i suoi diplomatici che alla crisi attuale, che dura dal 2008, sta per succedere una seconda ondata: per la precisione «una seconda crisi finanziaria mondiale».

(...)

Quali? Fra l’altro, «negli ultimi 5 anni il presidente Vladimir Putin ha investito aggressivamente in oro, spendendo a questo scopo circa 500 milioni di dollari al mese, per diversificare gli attivi nazionali al di fuori di dollari ed euro». Attualmente, la Russia detiene il 9% delle sue riserve in oro (...). Ha più che raddoppiato le sue riserve auree. ( www.shtfplan.com/precious-metals/double-down-vladimirs-putin-it-into-gold-in-anticipation-of-global-upheaval_... )

È come se Putin si stesse preparando ad un mondo dove dollaro, euro, yen e qualunque altro attivo di carta (o elettronico) non esisterà più. La Repubblica Popolare Cinese ha fatto lo stesso: nei soli ultimi sette mesi ha accumulato altre 500 tonnellate di oro, che è pari all’intera riserva aurea della Banca Centrale Europea. Il fatto è che anche George Soros, in agosto ha smobilitato praticamente tutti i suoi investimenti in entità finanziarie, comprando oltre 130 milioni di dollari in oro. E ha anche spiegato perché: «Stiamo entrando in uno dei periodi più pericolosi della storia moderna», ha detto, preconizzando violenti disordini civili in America e brutali reazioni del potere per stroncarli. ( www.shtfplan.com/headline-news/report-soros-unloads-all-investments-in-major-financial-stocks-invests-over-100-million-in-gold_... )

Indizio fors’anche più allarmante, altri miliardari come Warren Buffett e John Paulson, si sono sbarazzati di interi pacchetti azionari, specie di imprese come Johnson & Johnson e altri marchi meno in vista come «Sara Lee» (beni di consumo) e «Family Dollar» (dettaglianti), come si aspettassero un crollo del potere d’acquisto del consumatore americano a reddito modesto. ( www.moneynews.com/Outbrain/billionaires-dump-economist-stock/2012/08/29/id/450265?PROMO_COD... )


1) La cosa si è ripetuta più volte. Nella provincia del Berar indiano (oggi non più esistente, aveva come centro Hiderabad) «durante la carestia del 1899-1900, quando 143 mila abitanti del Berar morirono direttamente di fame, la provincia esportò non solo migliaia di balle di cotone ma, incredibile, 747 mila «bushels di grano» (Mike Davis, «The Origins of the Third World», 2000, pagina 66).
AtomBomb
00martedì 18 settembre 2012 10:09
Re: Re: Re:
pizzo83, 18/09/2012 08.25:




La seconda parte non l'avevo sinceramente letta in quell'ottica. Nel qual caso siamo perfettamente d'accordo: è lo Stato che dovrebbe mettere un freno alla speculazione e all'operato degli speculatori (su che basi poi sarebbe da discutere, ma é un altro discorso).
Riguardo la prima parte, rimane per me il fatto che i trucchetti sono fin troppo facili. La BCE compra i titoli di Stato (per altro per ora si parla solo di quelli a 3 anni, se non sbaglio) ma vuole garanzie in cambio.
La FED invece si riempie di titoli spazzatura, stampa moneta manco fosse carta da culo e crea una fittizia stabilitá che non ha corrispondenza nella realtà economica (piuttosto messa male) del paese. Mi chiedo spesso quanto siano credibili certe stabilità e quanto invece ci sia di semplicemente pianificato dietro a certa speculazione.



Spiegando come funziona la speculazione ti fai la domanda: ma perché un linguista sa come funziona la speculazione? Se lo sa un linguista, come è possibile che i capoccioni al governo non lo sappiano? (e io ti dico che secondo me moltissimi di loro non lo sanno). E allora perché non fanno niente? Se da un certo punto di vista mette in luce le tue lacune, dall'altro è come continuare a colpire dove sei già ferito quindi, contando che non stiamo parlando di un incontro di MMA ma di uno Stato, quindi di persone, perché nessuno fa un cazzo?

Mi piacerebbe che la gente si chiedesse questo.

Io per mia impostazione mentale cerco sempre di spezzettare un problema in tanti piccoli problemi, e vedere quale problema influenza gli altri, e a quel punto il discorso diventa molto semplice: o ti difendi o subisci ma allora, visto che la politica ha praticamente il potere di cambiare le cose, perché non lo esercita?
pizzo83
00martedì 18 settembre 2012 10:28
Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 18.09.2012 10:09:



Spiegando come funziona la speculazione ti fai la domanda: ma perché un linguista sa come funziona la speculazione? Se lo sa un linguista, come è possibile che i capoccioni al governo non lo sappiano? (e io ti dico che secondo me moltissimi di loro non lo sanno). E allora perché non fanno niente? Se da un certo punto di vista mette in luce le tue lacune, dall'altro è come continuare a colpire dove sei già ferito quindi, contando che non stiamo parlando di un incontro di MMA ma di uno Stato, quindi di persone, perché nessuno fa un cazzo?

Mi piacerebbe che la gente si chiedesse questo.

Io per mia impostazione mentale cerco sempre di spezzettare un problema in tanti piccoli problemi, e vedere quale problema influenza gli altri, e a quel punto il discorso diventa molto semplice: o ti difendi o subisci ma allora, visto che la politica ha praticamente il potere di cambiare le cose, perché non lo esercita?




Sei più complicato di quel che pensassi [SM=x2584916]
Il tuo ragionamento iniziale non sarei mai stato capace di farlo [SM=x2584915]

Cmq alla tua ultima domanda non saprei veramente dare una risposta oggettiva. La politica ha il potere di cambiare le cose radicalmente? Mah, inizio a dubitarne.
In secondo luogo, sono veramente tutti i politici consapevoli di quel che significa speculazione finanziaria?
Io dico che meno del 50% dei nostri parlamentari (ma non solo!!! per me pure all'estero) non sarebbero in grado di spiegare cosa vuol dire speculazione finanziaria.
AtomBomb
00martedì 18 settembre 2012 10:31
Re: Re: Re: Re: Re:
pizzo83, 18/09/2012 10.28:




Sei più complicato di quel che pensassi [SM=x2584916]
Il tuo ragionamento iniziale non sarei mai stato capace di farlo [SM=x2584915]

Cmq alla tua ultima domanda non saprei veramente dare una risposta oggettiva. La politica ha il potere di cambiare le cose radicalmente? Mah, inizio a dubitarne.
In secondo luogo, sono veramente tutti i politici consapevoli di quel che significa speculazione finanziaria?
Io dico che meno del 50% dei nostri parlamentari (ma non solo!!! per me pure all'estero) non sarebbero in grado di spiegare cosa vuol dire speculazione finanziaria.



Io penso che se moltissimi deputati leggessero l'articolo sulla speculazione penserebbero di star leggendo un trattato di astrofisica quantistica (esiste?).

La spiegazione sul perché non lo fanno è inserita in uno dei 3 articoli che ho già preparato, ma la anticipo per voi [SM=x2584290] , ed è molto semplice: per essere eletti servono voti, quei voti li prendi da qualche categoria e, di conseguenza, quella categoria non la puoi toccare e, mettendo tutti i politici assieme, di fatto, non puoi toccare nessuno.
pizzo83
00martedì 18 settembre 2012 12:26
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 18.09.2012 10:31:



Io penso che se moltissimi deputati leggessero l'articolo sulla speculazione penserebbero di star leggendo un trattato di astrofisica quantistica (esiste?).

La spiegazione sul perché non lo fanno è inserita in uno dei 3 articoli che ho già preparato, ma la anticipo per voi [SM=x2584290] , ed è molto semplice: per essere eletti servono voti, quei voti li prendi da qualche categoria e, di conseguenza, quella categoria non la puoi toccare e, mettendo tutti i politici assieme, di fatto, non puoi toccare nessuno.




Molto d'accordo. Sono sempre più convinto che la democrazia moderna sia maledettamente sopravvalutata oppure chi la interpreta semplicemente un idiota mondiale.
Per altro in questo modo si é completamente stravolto il concetto di democrazia come era stato pensato all'inizio.
MasslessMeson
00martedì 18 settembre 2012 12:30


Io penso che se moltissimi deputati leggessero l'articolo sulla speculazione penserebbero di star leggendo un trattato di astrofisica quantistica (esiste?).


tgd.wippiespace.com/public_html/pdfpool/qastro.pdf

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