Re: Re: Re:
Deadly Vomby, 19/05/2012 20.35:
Il problema non è manicomio si o manicomio no: il problema è come gestirli, i programmi da inserire all'interno e non farli diventare lager/prigioni.
Esatto. Se vengono gestiti bene - e per "bene" intendo VERAMENTE bene - allora secondo me ci può stare, dopo quarant'anni i tempi sono maturati abbastanza da fare un tentativo.
Una struttura con una funzione di riabilitazione intensiva per casi relativamente curabili, di terapia anche sperimentale (ovvero: di sviluppo di studi scientifici che hanno già dato segnali incoraggianti, non affidarsi alle idee di un singolo tipo che pensa che con camicia di forza ed elettroshock il paziente possa migliorare) nei casi apparentemente irreversibili.
Rispetto a quarant'anni fa nei trattamenti sanitari si sono fatti passi da gigante. Proviamo a vedere se nel 2012 in Italia si può fare realmente qualcosa. Se non funziona oggi, riproveremo fra trent'anni.
Ovviamente se li metti su un letto e li imbottisci di tranquillanti non ha il minimo senso e sarebbe un pessimo ritorno al passato.
Ed inoltre bisogna anche dare un'occhio all'economia: non puoi fare riaprire questi centri "perchè ti va", ma ci vorrebbe un progetto serio riguardo la riabilitazione: io ne aprirei tre, uno al Nord, uno al Centro e uno al Sud. Se dopo sei mesi ci sono - o pare che ci siano - segnali incoraggianti con il recupero funzionale pazienti, allora si può pensare ad un'ampliamento di progetto. Sennò li terrei comunque, come centri sperimentali. Pochi ma perfettamente controllati.