Roberto Pruzzo: “A volte penso di farla finita”

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00giovedì 4 dicembre 2014 12:45
Roberto Pruzzo, bandiera della Roma del secondo Scudetto, svela tutto il suo dolore di oggi ricordando alcuni periodi neri della sua carriera. Le parole apparse sull'autobiografia dell'ex attaccante fanno venire i brividi, una vita che vive sul filo del rasoio.

Come si legge sulla 'Gazzetta dello Sport', Pruzzo deve fare i conti con una depressione troppo spesso pericolosa: "Ogni tanto penso che sia giunto il momento di togliermi dai c..... un po' perché sono stanco, un po' perché ho voglia di non rompere più a nessuno. Ma poi accadono quelle cose che ti fanno pensare che è più forte lo spirito di sopravvivenza. Come quando mi chiamano i miei amici di Dezza, che mi invitano a mangiare i tordi e le beccacce, gli stessi che riescono a farmi tornare il sorriso, allontanando l'Uomo Nero che ogni tanto mi viene a trovare. Gli stessi amici che mi fanno pensare che forse in fondo è meglio aspettare un altro po'".

Uno Scudetto con la maglia della Roma, valanghe di goal, ma anche tante delusioni. Pruzzo ripercorre le fasi più nere della sua carriera, ferite che ancora oggi fanno male: "Cosa mi resta della mia carriera da centravanti? I goal sbagliati e le sconfitte. Delle vittorie ho goduto poco, perché sono subito volate via. Le sconfitte no, sono rimaste qui. E ancora ci combatto. La retrocessione in B del Genoa causata anche da un mio rigore sbagliato e la finale di Coppa Campioni persa con il Liverpool ancora mi vengono a trovare ogni tanto".

Parole che destano stupore e grande amarezza, Pruzzo rivela di non aver mai amato il proprio sport fino in fondo: "Il calcio di oggi? E' noioso, ma in realtà non mi è mai piaciuto. Mi sono dovuto appassionare per forza. Molti quando si spengono i riflettori faticano a ricordare chi sei. Penso al funerale di Agostino Di Bartolomei, compagno onesto, discreto, intelligente. Uomo che ha scelto il suo gesto estremo in silenzio, senza dare troppo fastidio. Un gesto che riesco a comprendere, rispettare e in alcuni momenti capire".
@Chaos@
00giovedì 4 dicembre 2014 12:46
Quella finale a Roma cmq ha fatto diversi danni.
Billiejoe79
00giovedì 4 dicembre 2014 12:52
Non penso sia questione di uno o due o tre eventi scatenanti, quando hai questo tipo di male dentro te lo porti a prescindere da quello che ti accade nella vita di tutti i giorni
@Chaos@
00giovedì 4 dicembre 2014 12:55
Re:
Billiejoe79, 04/12/2014 12:52:

Non penso sia questione di uno o due o tre eventi scatenanti, quando hai questo tipo di male dentro te lo porti a prescindere da quello che ti accade nella vita di tutti i giorni




Devi pero' associare un dramma come quello alle crisi di mezza eta', quello fu un dramma vero, una squadra che arriva in fondo alla coppa campioni per la prima volta nella sua vita, nella sua citta' accompagnata dal suo pubblico, che perde ai rigori, e' una cosa dalla quale non si torna indietro.
= D-Wade =
00giovedì 4 dicembre 2014 12:55
po anche esse che s'è giocato casa sullo scudo alla roma l'anno scorso verso novembre
@Chaos@
00giovedì 4 dicembre 2014 12:57
Re:
= D-Wade =, 04/12/2014 12:55:

po anche esse che s'è giocato casa sullo scudo alla roma l'anno scorso verso novembre




Pruzzo non tifa roma e porta pure male, il giorno in cui scommette sulla roma vinciamo sicuro lo scudetto.
Rust Cohle
00giovedì 4 dicembre 2014 13:00
Non conosco la sua vita privata, non so che problemi abbia ma credo che difficilmente questo stato d'animo possa essere dovuto solo a delusioni calcistiche del passato.
cambridge79
00giovedì 4 dicembre 2014 13:20
i calciatori son generalmente gente che sa fare solo quello e che da quando ha tipo 15 anni è abituata ad essere al centro dell'attenzione. Coccolata, osannata dai tifosi, circondati da legioni di donne che ti si gettano letteralmente nel letto, flusso continuo di denaro in quantità mai immaginate prima. Letteralmente quella per 20 anni, dai tempi di quando erano adolescenti è stata tutto quello che hanno conosciuto e chiamato vita.
Se molti durante i loro anni di carriera maturano, investono il proprio denaro, si fanno una famiglia e quant'altro farebbe una persona assennata è anche vero che per molti il ritorno alla realtà è più traumatico: vivono la loro carriera come una lunga vacanza e di colpo si ritrovano con molti meno soldi da spendere, la gente che per anni li ha portati sul palmo di mano si dimentica chi sei ( perchè se sei delpiero sarai delpiero per tutta la vita ma già se sei un Pancaro a caso torni ad essere un signor nessuno come tutti gli altri ) le donne che iniziano a non considerarti più, lo stile di vita a cui eri abituato condito magari con qualche vizietto che ti prosciuga il conto e una testa e un modo di vedere le cose fondamentalmente da ignorante.... molti finiscono per non sapere più cosa fare della propria vita.
@Chaos@
00giovedì 4 dicembre 2014 13:31
Re:
Rust Cohle, 04/12/2014 13:00:

Non conosco la sua vita privata, non so che problemi abbia ma credo che difficilmente questo stato d'animo possa essere dovuto solo a delusioni calcistiche del passato.




In realta' secondo me quella data ha generato sindromi da post traumatic stress.
Edward.Witten
00giovedì 4 dicembre 2014 13:56
Re:
cambridge79, 04/12/2014 13:20:

i calciatori son generalmente gente che sa fare solo quello e che da quando ha tipo 15 anni è abituata ad essere al centro dell'attenzione. Coccolata, osannata dai tifosi, circondati da legioni di donne che ti si gettano letteralmente nel letto, flusso continuo di denaro in quantità mai immaginate prima. Letteralmente quella per 20 anni, dai tempi di quando erano adolescenti è stata tutto quello che hanno conosciuto e chiamato vita.
Se molti durante i loro anni di carriera maturano, investono il proprio denaro, si fanno una famiglia e quant'altro farebbe una persona assennata è anche vero che per molti il ritorno alla realtà è più traumatico: vivono la loro carriera come una lunga vacanza e di colpo si ritrovano con molti meno soldi da spendere, la gente che per anni li ha portati sul palmo di mano si dimentica chi sei ( perchè se sei delpiero sarai delpiero per tutta la vita ma già se sei un Pancaro a caso torni ad essere un signor nessuno come tutti gli altri ) le donne che iniziano a non considerarti più, lo stile di vita a cui eri abituato condito magari con qualche vizietto che ti prosciuga il conto e una testa e un modo di vedere le cose fondamentalmente da ignorante.... molti finiscono per non sapere più cosa fare della propria vita.




Ueila Freud
Zigogol71
00giovedì 4 dicembre 2014 14:44
Te ricordi quando era forte de testa Pruzzo (cit.)
MatthewDeschain
00giovedì 4 dicembre 2014 14:49
Il patto e: te la Pruzzi com e. (Cit)
rattlesnake-rulez
00giovedì 4 dicembre 2014 14:53
Ma de falla finita de di cazzate o de ammazzasse?
@Chaos@
00giovedì 4 dicembre 2014 14:58
Re:
rattlesnake-rulez, 04/12/2014 14:53:

Ma de falla finita de di cazzate o de ammazzasse?




Poi quando si ammazzano pero' tutti a piagne, striscioni, trofei, figli che scrivono libri, dajeagostinotuttii30maggiochediocemanda, uncapitanocesolouncapitano eccetera eccetera...
Zubizarreta in presa alta
00giovedì 4 dicembre 2014 18:28
Voi state qua a arrovellarvi sulle cause di questa depressione andando a scavare nel suo inconscio, ma il televideo Mediaset ha già capito tutto e espone la vera causa di questa crisi esistenziale già dal titolo.

[IMG]http://i60.tinypic.com/bwyhf.png[/IMG]
jaena pliskin
00giovedì 4 dicembre 2014 18:33
Re: Re:
@Chaos@, 04/12/2014 12:57:




Pruzzo non tifa roma e porta pure male, il giorno in cui scommette sulla roma vinciamo sicuro lo scudetto.




tipo bergomi con l'inter quindi [SM=x3055628]
scandaloo
00venerdì 5 dicembre 2014 14:35
poveraccio, lui e dibartolomei... chissà quanto gli hanno rotto il cazzo per quella finale persa.

roma merda
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