Re: Re: Re:
DX-Napoli, 27/09/2012 21.00:
allora ti ricordi come funziona l'italia...
io fiducia in questo paese dopo 27 anni non ne ho più. qui funziona da millenni con clientele e nepotismo e tu ti aspetti che sarebbero soldi dati solo a chi ne ha bisogno?
io credo che se uno vuole fare e ha voglia di combinare qualcosa piùo meno ci riesce (salvo sfighe varie vabbè so casi a parte) e si spacca il culo per farlo (in italia o fuori, in fondo ne sei una dimostrazione). questo reddito minimo sarebbe solo un incentivo al parassitismo sociale e al lavoro nero visto che "cazzo lavoro in nero e mi danno pure il sussidio".
sono reazionario? e sticazzi. scusa se sono nato nella città dove essere disoccupato è un "mestiere" retribuito.
Ma ripeto, non puoi usare come campione antropologico napoli o una determinata categorie di persone.
Qua parliamo di una misura che serve a dare un pö di potere contrattuale ad una generazione piegata dal precariato. Qua parliamo di ragazzi che per non essere mandati a spasso e a pancia vuota hanno accettato contratti part-time, lavorando cmq 35/40 ore settimanali con salari da fame che non hanno la capacitä di mobilitazione di categorie quali trasporti/metalmeccanici (una volta). Gente che non dispone di un contratto collettivo.
Si tratta di una trasformazione del lavoro, diventato immateriale, cui il modello sindacato non é piü in grado di garantire diritti.
Rendiamoci conto, che non ho cifre alla mano, ma a mio modo di vedere, una grossa parte della popolazione vive perché sostenuta dalle famiglie, che anche se in qualche modo lavoro non potrebbe pagare affitto e spese di prima necessitä...anche a me scatta il nervoso quando vedo queste persone si comprano un aggeggio del cazzo tipo l´Iphone e vien da dirgli, ma cazzo datte una mossa...perö questo loro modo di comportarsi deriva da tutta una serie di dinamiche.
certo servirebbe anche una svolta etica e politica.
servirebbe che la nostra generazione diventi piü cattiva, meno affamata di cazzate e piü affamata di diritti e libertä
servirebbe che le famiglie chiudano i rubinetti e anziché trattare 30enni da bebé dicano ai figli se non trovi lavoro lotta e vattene da casa, fatti una vita autonoma. Invece abbiamo rete di famiglie (non quelle mafiose, quelle brave!!!) che si adoperano per far vincere un qualche concorso etc.
Certo, perö il reddito garantito o di garanzia puö essere un inizio, puö essere una base che quantomeno elimina "il ricatto" della sopravvivenza e potrebbe anche liberare le famiglie dall´onere di "sistemare" il figlio...
Poi eh, svolta significa anche smettere di partire da un campione minoritario (in questo caso il napoletano nullafacente) e farne l´architrave di un sistema normativo. Ogni volta che provo a parlare di abolizione del sistema carcerario, di diminuizione della polizia e dei controlli, sorge sempre l´argomentazione "eh ma te con un pedofilo, con un serialkiller, con un terrorista che faresti?" e cosi per curare fenomeni marginali ci priviamo delle nostre libertä e ci esponiamo a forme di controllo sempre piü invadenti.
Un tipo, che fesso non é, una volta scrisse un libro "Come si cura il Nazi"...solo che il nazi, non era una testa rasata imbecille che urlava duce-duce ma quella parte che ognuno di noi, che tende a dividere, castrare, espellere, reprimere. Svolta etica significa anche critica di questa parte di noi, residuo delle forme di controllo che ci formano e determinano il nostro modo di pensare e la realtä che ci circonda.
Maledetta sicurezza e maledetti i suoi dispositivi.