Un quesito lessicologico

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Zubizarreta in presa alta
00sabato 7 dicembre 2013 13:23
Un post su questo famoso "Facebook" di cui si fa un gran parlare, da parte di un conoscente (giornalista) mi ha fatto riflettere su un punto.

Perchè tutti i vocaboli che ascrivono al significato della disonestà, oggi non vengono quasi più usati o suonano arcaici?

Manigoldo
Lestofante
Filibustiere
Farabutto
Furfante
Canaglia
Gaglioffo
Masnadiere
Malandrino
Ribaldo

La mia domanda è la seguente:

Questi vocaboli secondo voi non vengono più usati perchè assuefacendosi alle ingiustizie si è persa la sorpresa e l'indignazione che ci faceva apostrofare così chi non rispettava le regole? [SM=x3467786]

Oppure, viceversa, la nostra rabbia è diventata così forte da impedirci di usare queste parole colorite e un pò dal retrogusto comico, cosicchè ci limitiamo a un più risentito e sbrigativo "stronzo!!!"? [SM=x2584306]

Terza scelta, un generale impoverimento lessicale della lingua? o comunque un minore distacco fra il registro medio e quello diffuso dai media, fatto che genera un minore numero di parole usate? [SM=x2584907]

la pensosa vostra [SM=x3037324]






AtomBomb
00sabato 7 dicembre 2013 13:29
In sociolinguistica c'è una certa mole di letteratura a sostegno dell'impoverimento linguistico, io dico che hanno ragione.

Se prendiamo per buona la classificazione di Berruto direi che quelle parole, tolte forse canaglia, furfante e farabutto, e analizzato anche il parlante medio-alto, possiamo tranquillamente inserirle nel registro aulico.

Dobbiamo fare anche un discorso diafasico, è più probabile che chi ha una certa ricchezza lessicologica si trovi a interloquire con persone che non sono a quel livello, di conseguenza abbassando sensibilmente il proprio registro.
-Voices-
00sabato 7 dicembre 2013 13:31
Ma secondo me pure la 1 per questo caso specifico.

Anche perché chi è disonesto e non si fa fregare viene chiamato furbo prima che stronzo
Steven Seagull
00sabato 7 dicembre 2013 13:35
Re:
AtomBomb, 07/12/2013 13:29:

In sociolinguistica c'è una certa mole di letteratura a sostegno dell'impoverimento linguistico, io dico che hanno ragione.

Se prendiamo per buona la classificazione di Berruto direi che quelle parole, tolte forse canaglia, furfante e farabutto, e analizzato anche il parlante medio-alto, possiamo tranquillamente inserirle nel registro aulico.

Dobbiamo fare anche un discorso diafasico, è più probabile che chi ha una certa ricchezza lessicologica si trovi a interloquire con persone che non sono a quel livello, di conseguenza abbassando sensibilmente il proprio registro.




Se non lo fai ti guardano storto, d'altra parte. [SM=x2584921]

Propendo anch'io per il depauperamento del lessico, comunque.
AtomBomb
00sabato 7 dicembre 2013 13:36
Non sottovalutiamo la diacronia comunque, se guardiamo alla semantica pragmatica i significati si sono evoluti nei secoli e indeboliti parecchio, e questo vale anche per registri alti.
Bobby realdeal
00sabato 7 dicembre 2013 13:46
La metà di quei termini si usa tranquillamente, se devo pensare ad una persona disonesta la prima parola che mi viene in mente (dopo stronzo, effettivamente) è proprio lestofante...
ma pure furfante, farabutto, canaglia, filibustiere e malandrino li uso e li sento spesso.

E' che ci sono mille termini per dire la stessa cosa, è normale che qualcuno si vada a perdere per strada. Tu ne hai elencati dieci, ma ci sono pure "bandito, malvivente, brigante, delinquente" ecc, sono praticamente venti parole per esprimere lo stesso concetto.
Zubizarreta in presa alta
00sabato 7 dicembre 2013 13:55
Re:
Bobby realdeal, 07/12/2013 13:46:



E' che ci sono mille termini per dire la stessa cosa, è normale che qualcuno si vada a perdere per strada. Tu ne hai elencati dieci, ma ci sono pure "bandito, malvivente, brigante, delinquente" ecc, sono praticamente venti parole per esprimere lo stesso concetto.



Sisi, certo.

Solo che il senso del topic è proprio questo: notavo che in questo contesto di "disonestà" ce ne sono molti più che in altri contesti, di vocaboli lasciati per strada. La cosa, così a naso, mi suggeriva pure una interpretazione sociologica oltre che linguistica, come ho spiegato nelle prime due ipotesi.


Dapaisu
00sabato 7 dicembre 2013 14:26
[SM=x2609528]
AtomBomb
00sabato 7 dicembre 2013 15:05
Re: Re:
Zubizarreta in presa alta, 07/12/2013 13:55:



Sisi, certo.

Solo che il senso del topic è proprio questo: notavo che in questo contesto di "disonestà" ce ne sono molti più che in altri contesti, di vocaboli lasciati per strada. La cosa, così a naso, mi suggeriva pure una interpretazione sociologica oltre che linguistica, come ho spiegato nelle prime due ipotesi.





Perché originariamente ognuno di quei termini esprimeva una precisa azione disonesta, solo con l'evoluzione della lingua, che storicamente è sempre verso il basso, sono stati generalizzati e riferiti a persone disoneste.
Bobby realdeal
00sabato 7 dicembre 2013 15:28
Re: Re:
Zubizarreta in presa alta, 07/12/2013 13:55:



Sisi, certo.

Solo che il senso del topic è proprio questo: notavo che in questo contesto di "disonestà" ce ne sono molti più che in altri contesti, di vocaboli lasciati per strada. La cosa, così a naso, mi suggeriva pure una interpretazione sociologica oltre che linguistica, come ho spiegato nelle prime due ipotesi.






Sì, capisco.

Allora, la prima ipotesi la escluderei del tutto e ti spiego perchè.
Ciò che dici è vero, non c'è più la dovuta (secondo me) indignazione verso le azioni disoneste, e ormai uno che infrange la legge passa per furbo e non per farabutto ( [SM=x2584263] ).
Però ci sono delle cose per cui la gente si indigna, e quando lo fa preferisce dire "pezzo di merda" piuttosto che "gaglioffo".
Quindi la escludo.

La seconda è già più plausibile in alcuni casi: se devo parlare di uno che ha ucciso un bambino io non penso "ma che manigoldo", o "che briccone", ma "cane bastardo schifoso" e così via, perchè quando si mira ad offendere si cerca il termine più cattivo tra quelli disponibili.
Però, anche qui, non è che "stronzo" venga utilizzato solo in caso di un grave episodio di delinquenza, per qualsiasi minchiata si preferisce usare una volgarità random piuttosto che uno dei termini da te elencati.

Quindi, per esclusione, mi butto anche io sulla terza.
Our lady peace
00sabato 7 dicembre 2013 15:34
Il retrogusto comico della seconda opzione, comunque, viene a posteriori solo perché sono parole non più d'uso comune. La comicità della parola semmai è una conseguenza, non una causa.
La prima ipotesi è curiosa, non mi sento in grado di smentirla a priori perché comunque non ho le basi sociologiche per affermarne l'eventuale assurdità. Ci può anche essere una piccola verità, anche se sembra veramente strano — anche perché comunque alcuni tra quei termini avevano un significato ben preciso (su tutti "masnadiere", facente parte di una masnada, termine quantomai desueto). Altri tipo furfante invece ancora sono abbastanza in voga.

Comunque la terza ipotesi è quella più aderente alla realtà, il livellamento del linguaggio è costantemente verso il basso da sempre, ed è anche giusto così per certi versi. Spiace sicuramente ma è giusto.
wls84
00sabato 7 dicembre 2013 15:36
vabbe sono anni che dico che tutte le parole aventi a che fare con la truffa fanno ridere, per esempio TURLUPINARE. zubi tvb
Zubizarreta in presa alta
00sabato 7 dicembre 2013 17:28
Re:
wls84, 07/12/2013 15:36:

vabbe sono anni che dico che tutte le parole aventi a che fare con la truffa fanno ridere, per esempio TURLUPINARE. zubi tvb




kiss [SM=x2584184]
liliripes
00sabato 7 dicembre 2013 18:09
semplicemente sono state soppiantate da altre rimaste più comuni, come ha detto anche bobby.

se senti "criminale", "delinquente", "malvivente", o i semplici e più specifici "ladro", "assassino", "stupratore", "truffatore" non li percepisci come astrusi o retrò.

è un normale avvicendamento lessicale che sì, può anche coincidere con un impoverimento, ma non lo relaziono con le altre motivazioni che hai ipotizzato.
rogerio guerrero
00domenica 8 dicembre 2013 12:16
Zubi se ne vuoi capire leggi Sorvegliare e Punire di Foucault e capirai benissimo com´é avvenuto il processo storico (e di conseguenza puoi dedurre quello linguistico) della figura del criminale.

Da quel che ho letto a riguardo e partendo dalle tesi contenute in quel libro, il criminale veniva percepito fino al XVI o XVII sostanzialmente come antagonista del Re. Ogni crimine era sempre contro il Re...per questo il criminale era sostanzialmente anche un soggetto politico, un guerrigliero e dunque si sviluppó una certa epica.

Con lo sviluppo dei sistemi disciplinari e dunque la volontá politica non solo di mostrare la potenza del Re, ma anche di proteggere la societá, il fenomeno del criminale doveva essere analizzato, compreso e possibilmente prevenuto ed eventualmente rieducato/disciplinato. Pertanto il lessico é diventato meno epico, piú scientifico, oggettivo e conseguentemente piú accumunante e banalizzante.
..Ivan Drago..
00domenica 8 dicembre 2013 12:30
sinceramente lestofante e malandrino li uso nel linguaggio corrente [SM=x3467786]
AtomBomb
00domenica 8 dicembre 2013 12:42
Re:
..Ivan Drago.., 08/12/2013 12:30:

sinceramente lestofante e malandrino li uso nel linguaggio corrente [SM=x3467786]


Questo è interessante [SM=x2584916]

Anche bobby dice che quei vocaboli vengono usati, siete entrambi meridionali, potrebbe essere una questione regionale, come l'uso del "sicché", ancora usato in Toscana ma quasi scomparso qui al nord.

liliripes
00domenica 8 dicembre 2013 14:10
Re: Re:
AtomBomb, 08/12/2013 12:42:


Questo è interessante [SM=x2584916]

Anche bobby dice che quei vocaboli vengono usati, siete entrambi meridionali, potrebbe essere una questione regionale, come l'uso del "sicché", ancora usato in Toscana ma quasi scomparso qui al nord.





più che una questione geografica credo che una forte influenza l'abbiano esercitata su varie generazioni anche gli autori di topolino, che hanno contribuito a mantenere un linguaggio aulico / desueto, che è poi rifluito oggi anche in alcune pagine internettiane come "esclamazioni antiquate" e la più famosa "feudalesimo e libertà" [SM=x2584263]

infatti mi pare ne parlavamo una volta con drago stesso, che appunto leggeva topolino.
non è un fattore da sottovalutare. [SM=x2584916]
Bobby realdeal
00domenica 8 dicembre 2013 14:25
Vero, pure io ho letto una marea di numeri di Topolino. Ad esempio "manigoldo" c'è tipo in ogni episodio in cui c'è uno dei cattivi.[SM=x2584263]

Comunque può pure essere una questione geografica, perchè no. Come dicevamo, lestofante qui è utilizzatissimo.

PS Pure "turlupinare", bravo wls, lo uso ogni tanto, ma in dialetto più che altro.
AtomBomb
00domenica 8 dicembre 2013 15:04
Io leggevo Paperino Mese [SM=x3482893]

Topolino merda, spero che muoia, preferibilmente sotto le mani di un vivisettoreeeeeee!1!!111!1 [SM=j3605212]
Fight 4 Your Freedom!
00domenica 8 dicembre 2013 15:15
Malandrino dalle mie parti si usa molto
..Ivan Drago..
00domenica 8 dicembre 2013 15:25
vabbè su topolino ci sono tutti quei termini, a parte filibustiere che più che altro significa pirata. E masnadiere non c'è, lo conosco solo per un cartone animato di hanna barbera, i due masnadieri
MatthewDeschain
00domenica 8 dicembre 2013 18:13
Re:
..Ivan Drago.., 08/12/2013 15:25:

vabbè su topolino ci sono tutti quei termini, a parte filibustiere che più che altro significa pirata. E masnadiere non c'è, lo conosco solo per un cartone animato di hanna barbera, i due masnadieri




Il termine masnadiere lo usa sempre Roland Deschain. [SM=x2584254]
Steven Seagull
00martedì 10 dicembre 2013 21:50
Re:
..Ivan Drago.., 08/12/2013 15:25:

vabbè su topolino ci sono tutti quei termini, a parte filibustiere che più che altro significa pirata. E masnadiere non c'è, lo conosco solo per un cartone animato di hanna barbera, i due masnadieri




Grifone HHH 86
00domenica 15 dicembre 2013 11:58
Re:
Bobby realdeal, 07/12/2013 13:46:

La metà di quei termini si usa tranquillamente, se devo pensare ad una persona disonesta la prima parola che mi viene in mente (dopo stronzo, effettivamente) è proprio lestofante...
ma pure furfante, farabutto, canaglia, filibustiere e malandrino li uso e li sento spesso.

E' che ci sono mille termini per dire la stessa cosa, è normale che qualcuno si vada a perdere per strada. Tu ne hai elencati dieci, ma ci sono pure "bandito, malvivente, brigante, delinquente" ecc, sono praticamente venti parole per esprimere lo stesso concetto.



termini che praticamente ti calzano tutti o quasi a pennello.. [SM=x2814258]
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