chiudete 'sto paese

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PedigreeRules!
00lunedì 16 gennaio 2017 20:25
«Tassa sull’ombra delle insegne»
Conegliano, commercianti in rivolta
La società di riscossione dei tributi ha interpretato in maniera estensiva un decreto del 1993. La Confcommercio: «Criterio assurdo, ma finora ogni tentativo di dialogo si è rivelato inutile». Così molti titolari di negozi chinano il capo e pagano
di Claudio Del Frate

Visto il luogo in cui si svolge la storia — Conegliano Veneto — si potrebbe pensare a un abbaglio dovuto a un eccesso di consumo dell’ottimo Prosecco locale. E invece la trappola burocratico - fiscale in cui si sono ritrovati alcuni commercianti della cittadina in provincia di Treviso è realtà. Poco prima di Natale si sono visti recapitare un’ingiunzione di pagamento per la “tassa sull’ombra” proiettata sui marciapiedi dalle insegne dei negozi. “A raccontarla così sembra un’assurdità e invece è esattamente quel che ci sta capitando. E quel che è peggio, ogni tentativo di cancellare quella gabella si è rivelato fino a oggi inutile» confermano dalla sede della Confcommercio di Conegliano.

Parliamo di pochi casi e di poche decine di euro a caso. «Ma siccome fare ricorso e aprire un contenzioso con l’amministrazione vorrebbe dire decuplicare le spese da sostenere, i nostri associati il più delle volte preferiscono pagare e togliersi l’impiccio» dicono ancora i rappresentanti dei commercianti coneglianesi. Uno di loro, per la verità, titolare di una panetteria ha deciso di non starsene zitto e tanto è bastato a far scoppiare il caso. I bollettini di pagamento sono partiti dalla Abaco, società privata che ha in concessione la riscossione dei tributi comunali. La tassa scaturisce da un’interpretazione molto rigida di un decreto legislativo del 1993 che equipara all’occupazione di suolo pubblico anche l’ombra che negozi e bar proiettano sui marciapiedi. L’importo è calcolato in base ai metri quadri. La scorsa estate analogo criterio era stato applicato anche all’ombra dei tendoni estivi ma in quel caso si era raggiunto un “agreement” ma nel senso che avevamo pagati gli importi pregressi in cambio della cancellazione dei pagamenti futuri» sottolineano alla Confcommercio.
Pagare e tacere?
Stavolta la tassa si è presentata sotto nuova forma: non più l’ombra delle tende, ma quella delle insegne. “Non sappiamo quanti siano di preciso i casi — proseguono i commercianti veneti — perché molti hanno scelto di pagare e tacere. Quando però abbiamo sollevato il problema poco prima di Natale la Abaco non ha voluto sentire ragioni”. L’Amministrazione comunale, dal canto suo, ha promesso che chiederà chiarimenti al ministero, aggiungendo che trattandosi di una norma generale, non può intervenire. Anche se, pur trattandosi dell’applicazione di un decreto legislativo, non risulta che nel resto del Veneto o dell’Italia fino a questo momento sia stata chiesta la tassa sull’ombra delle insegne.

Corriere.it
16 gennaio 2017 (modifica il 16 gennaio 2017 | 15:41)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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John Locke.
00lunedì 16 gennaio 2017 20:46
C'è anche qua, 80 euro all'anno.
Mein Teil
00martedì 17 gennaio 2017 01:20
Un'imposta pigouviana [SM=x4793773]
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