la musica fuori dai dischi

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The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 26 settembre 2013 10:41
internet
bastonate ha vinto come miglior sito musicale dell'anno.


lo scrivo perché è il blog del mio amico kekko e mi piace essere amico di una persona famosa.



kekko ha scritto ieri questo:


noisey.vice.com/it/read/oneohtrix-point-never-video-piu-bello-d...




che è un pezzo pieno di considerazioni e che suggerisce una conclusione senza affrontarla.





voglio andare oltre, ieri mi è arrivato via corriere Gentleman degli Afghan Wings che è un disco che ho amato da morire, ma non l'avevo mai avuto originale. L'ho messo su in macchina e me lo sono STRAGODUTO. 11 pezzi, messi con ordine, uno dopo l'altro. Il primo pezzo aveva l'aria di essere stato scritto per aprire il disco e l'ultimo pezzo era chiaramente l'ultimo pezzo, dopo di quello non puoi immaginarti nulla se non una ghost track*.
il mio personale disco dell'anno è per ora quello di Wale (non roba altissima eh, però mi piace), è un disco di 16 pezzi messi alla rinfusa uno sull'altro, collaborazioni con chiunque, è fatica pure a capire cosa sarà singolo e cosa no.

insomma, quello di cui volevo parlare è, secondo voi ci avviciniamo alla fine della musica in formato "disco"?




*appunto, le ghost track. negli anni '90 ad una certa ci eravamo troppo rotti il cazzo, da piacevole sorpresa era diventata una consuetudine. in pratica chiunque metteva una ghost track alla fine del disco, oggi invece è molto più di una rarità. Se il disco lo ascolti sull'iPod una ghost track è solo un fastidio.









@mad4thrash@
00giovedì 26 settembre 2013 12:08
l'argomento mi sembra troppo vasto per poter dare una risposta universalmente valida. e soprattutto non credo di aver ben compreso la tua domanda [SM=x2584190] ma rispondendo un pò a cazzo, per quanto mi riguarda, forse anche a causa del genere di musica che ascolto continuo a preferire gli album ai singoli come modo per "capire" ed amare una band.
Uno/Due
00giovedì 26 settembre 2013 12:13
preferisco anch'io gli album, banalmente perchè ci puoi trovare canzoni magari meno conosciute che sono dei capolavori
casper-21
00giovedì 26 settembre 2013 12:26
Ma lui (inteso come il Capitano, non come l'autore dell'articolo, che non ho letto perché è troppo lungo per il mio deficit di attenzione attuale e perché cita troppe volte i OPN) non intendeva preferire singoli o album, intendeva discutere se la composizione di un album musicale ad oggi sta sempre più andando verso un insieme di canzoni una dietro l'altra random piuttosto che un album in cui ogni singola traccia ha senso proprio per come è posizionata nella scaletta.
Il che in certi ambiti è sicuramente vero, e che come futuro (ancora sicuramente remoto) potrebbe pure portare all'annullamento del concetto di album stesso.
Iron Ghost
00giovedì 26 settembre 2013 12:30
se parlate di concept album, quelli vengono proposti sempre meno. almeno per quanto riguardo la musica che ascolto.
The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 26 settembre 2013 12:30
esatto, intendo dire che oggi l'artista non produce più musica immaginandola dentro ad un disco.



l'articolo (per quanto sensazionale sia il video riportato) parla del pezzo scritto e prodotto pensandolo ed intendendolo come concetto da proporre sul web.


qua qui viene fuori che non ti serve più uno stereo per ascoltare la musica, ma piuttosto un account su vimeo.
Our lady peace
00giovedì 26 settembre 2013 12:33
Io son curiosissimo di vedere il nuovo PJ come si svilupperà da questo punto di vista. Loro più di molti altri han sempre studiato così le tracklist, e fino a Backspacer onestamente si vedeva. Comunque secondo me è un discorso abbastanza generalista, nel senso che c'è chi mette sempre l'accozzaglia random di brani e chi invece studia perfettamente apertura, chiusura, miglior transizione possibile per non far scemare l'attenzione eccetera.
Our lady peace
00giovedì 26 settembre 2013 12:36
Re:
Iron Ghost, 26/09/2013 12:30:

se parlate di concept album, quelli vengono proposti sempre meno. almeno per quanto riguardo la musica che ascolto.




Questo credo sia anche un bene, fare un concept album tanto per è inutile.
(comunque non credo parlasse strettamente di questo, ma proprio di brani concepiti per essere posizionati in un dato posto della tracklist)
Iron Ghost
00giovedì 26 settembre 2013 12:42
Re: Re:
Our lady peace, 9/26/2013 12:36 PM:




Questo credo sia anche un bene, fare un concept album tanto per è inutile.
(comunque non credo parlasse strettamente di questo, ma proprio di brani concepiti per essere posizionati in un dato posto della tracklist)




anche se allargando il senso del concept, ci può stare racchiudere nel concetto un album strutturato bene, pur non avendo un tema specifico portante.
che poi si tratta di un aspetto molto vago, diversi gruppi tentano spesso di far passare dei messaggi che gli ascoltatori il più delle volte neanche riescono a cogliere.
@mad4thrash@
00giovedì 26 settembre 2013 13:43
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 26/09/2013 12:30:

esatto, intendo dire che oggi l'artista non produce più musica immaginandola dentro ad un disco.



l'articolo (per quanto sensazionale sia il video riportato) parla del pezzo scritto e prodotto pensandolo ed intendendolo come concetto da proporre sul web.


qua qui viene fuori che non ti serve più uno stereo per ascoltare la musica, ma piuttosto un account su vimeo.




dal mio punto di vista è vero in parte, nel senso che sempre per gusti personali ascolto un genere che di concept (anche se non sempre nel senso letterale del termine) continua a produrne. concept a livello lirico e/o a livello musicale, cito ad esempio i dark tranquillity, che tendono spesso a proporre album con sonorità ben definite e anche liriche che seguono un certo filo conduttore, e che ti danno l'impressione di aver lavorato sulla struttura dell'album in modo da farlo risultare fluido.

e anche se non è la regola, per me la risposta è cmq no/ni, la musica si muove su moltissimi livelli ed un discorso simile può valere solo per determinati artisti/generi di appartenenza.

certo è che invece, da profano, intravedo questa tendenza in quella che può essere definita "musica commerciale", dove il singolo è il vero punto di forza del lavoro dell'artista. ed è una tendenza che penso continuerà, perchè il modo in cui attualmente la "massa" consuma il prodotto musica è questo.
The REAL Capt.Spaulding
00giovedì 26 settembre 2013 14:13
capisco e faccio in parte mio il post di mad, solo per chiosa puntualizzo che il video trattato nell'articolo da me lincato è tutt'altro che commerciale*.




*mentre l'album di wale cui cito probabilmente lo è molto. sempre prendendo con le molle il termine "commerciale".
casper-21
00venerdì 27 settembre 2013 10:55
Ecco, l'esempio perfetto su ciò di cui disquisiva il Cap è l'ultimo album di Zomby. Un doppio cd con + di una trentina di tracce e le ha messe in ordine alfabetico.
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