Eric, ma studi al DAMS per caso?
Comunque sì, ho dimenticato di citare la formazione documentaristica dei registi della "Rive Gauche". E c'è da dire che l'immagine romantica del regista della Nouvelle Vague che va contro le grandi produzioni, se ne sbatte delle limitazioni date da questa o quell'altra autorità e fa quello che vuole è un po' ingenua. Alla fine i produttori dei vari Truffaut e Godard ci andavano a vincere. I loro film costavano relativamente poco e incassavano parecchio. Sono riusciti a inserirsi perfettamente nel momento storico (fine anni '50-inizio anni '60 con la formazione di prime vere sub-culture giovanili). Questo vale anche per quelli della "Rive Gauche".
In un passo di "Story" McKee chiede a Robbe-Grillet (sceneggiatore dei "da me maledetti" Hiroshima Mon Amour e L'anno scorso a Marienbad, e più in là regista egli stesso) perché, anche una volta giunto alla fama, non avesse mai chiesto budget superiori ai 750.000 dollari. Robbe-Grillet gli risponde dicendo che i produttori sapevano benissimo che alla fine della fiera ci sarebbero andati a vincere. E che a lui andava benissimo così, con budget di 750.000 dollari (così è segnato in Story, l'equivalente in franchi non so sbrigarvelo). I produttori alla fine cacciavano pochi soldi, ma avevano un discreto rientro economico.
Questo indica un'altra genialità del cinema francese di quel tempo. I registi di quel periodo erano dei maestri nella gestione delle risorse.
Insomma, mica come Terry Gilliam! A proposito, ecco un altro "film" che consiglio a un eventuale avventore di questo topic, che cerca magari un film da guardare: Lost in La Mancha. Molto "educativo".
Tra l'altro qualcuno lassù deve volere veramente male al povero Gilliam. Dopo le sfighe del suo "Don Chisciotte" (in particolare l' "infortunio" di Rochefort) ha dovuto sopportare anche la morte di Heath Ledger in "Parnassus".
[Modificato da zimbabwe 21/10/2012 15:59]