00 10/11/2012 13:25
La regola del gioco +3
La grande guerra +2
Zombi +1

Per quanto "esterofilia" ben rappresenti ciò che penso di molti appassionati/critici italiani, c'è da dire che in questo caso conferisco (pur non preferendo) un maggiore importanza oggettiva a La Règle Du Jeu di fronte all'innovazione tecnica e all'influenza mondiale (non per ripetere a pappagallo ciò che ha detto Packer, ma la nomea di "Quarto Potere europeo" è quantomai azzeccata, e questo a rimarcare - sempre riguardo l'esterofilia - come il Cinema Europeo possa rivendicare non solo la paternità stessa del Cinema ma anche gran parte della svolte tecniche che l'America ha sempre proclamato come proprie. Quindi in un certo senso potremmo dire che Quarto Potere sia "La regola del gioco americana"). La Grande Guerra rimane un capolavoro immenso, tanto caro per l'interpretazione di Albertone, l'attore italiano per eccellenza, nomea che lo rende una divinità del Cinema nostrano e che lo ha "limitato" nell'ottica mondiale; ma rimane, esattamente come l'attore, un qualcosa di profondamente italiano, nonostante lo stesso film riesca, a mio parere, ad offrire allo stesso un quadro della guerra molto più universale della situazione italiana in sè.

Vedo ad esempio un'analogia tra questi due capolavori: decantano entrambi, coniugando magistralmente commedia e tragedia, i limiti e la fragilità come essenza stessa dell'essere uomini e li contrappongono il gioco, la guerra, ovvero quella forza maggiore al quale non possono sottrarsi, rimarcando al tempo stesso la contradditorietà delle regole, siano esse della società borghese o della Guerra stessa (che è un tema fondamentale in entrambi).

+1 a Zombi, che lo preferisco soggettivamente ad Alien e vorrei aprire un dibattito e mi collego a quanto detto da LightJotun: esiste per voi una gerarchia di generi? Paragonereste un eccellenza dell'horror, ad un eccellenza della Commedia o drammatica?