Megablast, 05/05/2014 13:49:
No.
Io più che altro penso a un vero reddito da disoccupazione, differenziato per potere d'acquisto, fascia d'età, anni di lavoro. E andrebbe a sostituire tutte le altre forme di sostentamento.
Il reddito di cittadinanza fine a se stesso è, oltre che impraticabile economicamente, a mio parere "diseducativo".
Si parla di cittadinanza perché l´idea é quella di superare il paradigma della distribuzione della ricchezza attraverso il lavoro salariato. L´idea del reddito da disoccupazione é troppo legata a quel sistema salariato, che ad esempio non offre soluzioni per i tanti lavoratori freelance che sono scoperti dal punto di visto di diritto alla malattia, alle cure e non possono tra l´altro fornire garanzie per chiedere credito per l´acquisto di un immobile.
Poi sia chiaro reddito di cittadinanza é una parola, bisogna riempirla. Si tratta di discutere come fornire diritti e costituire cittadini, senza che siano sottoposti al ricatto. Ovviamente parlo di diritto alla casa, al sistema sanitario e all´istruzione.
La questione é ragioniamoci senza farci orientare dal nullafacente pidocchioso, piuttosto orientiamoci nel dare una base solida di diritti e servizi anche a chi é ai margini del lavoro salariale e offre prestazioni sociali.
Detto altrimenti, esempio pratico, io ho tanti amici che sono metá "disoccupati" e metá operativi con progetti minimi che spesso non vengono pagati, e che offrono prestazioni sottocosto rispetto alle prestazioni stesse. Si tratta di dare una base a queste persone...che pur lavorando spesso sono fondamentalmente disoccupate o in uno stato di miseria ( se non ci fossero le famiglie).