00 07/10/2017 09:45
Allora, parti da un presupposto MARMOREO: sei a lavoro.

Questo vuol dire che per le 8/10 ore in cui sei in ufficio devi mantenere un certo comportamento e un certo standard qualitativo.

Certo, le giornate storte capitano a tutti, e l'umore può cambiare anche all'interno della giornata, ma dev'essere giustificato da motivazioni universalmente ritenute come valide, a.k.a lavoro/cazzi di salute grossi/brutte notizie impreviste.

Di certo non perché hai sentito la tua ex ridere nei corridoi.

È una pigna nel culo non indifferente la tua situazione, empatizzo con te e so che è dura, ma devi cercare di distaccare la tua vita privata dal lavoro. Lei può anche essere la donna più bella del mondo, ma tu sei lì per lavorare e per mettere la testa sul lavoro il più possibile, non per roderti il fegato dietro a una tua collega.

Anche perché, spoiler alert, lei il fegato non se lo rode.

Ok, è brutto da dire, ma è così. Ha ragione il saggio pelato Venaya, quando dice "Lei con te non ci vuole più stare, non ci sono perché, percome, vediamoci per un caffè, ti devo parlare, ti prego torna, guarda come piango". Sì, è una merda. Sì, è una mega merda. Sì, lo so che in testa avrai mille però/quella volta/ma se. Fidati, non c'entrano nulla.

Allora cosa devi fare? Tranquillizzati, e lascia che la cosa scivoli: l'hai persa, è andata, kaputt. Comportati di conseguenza, ovvero come se fosse una collega di LAVORO come le altre.

Sii cordiale, professionale, dispensa sorrisi di circostanza quando ce n'è bisogno, magari evita di prendere il caffé con lei ecco, quello sì. Prendilo con qualcun'altro, parla con qualcun'altro, lasciala proprio stare. Non cercare il contatto, perché il contatto ti fa male.

Vedrai che la vita non è così male, e ci sono sempre dei piccoli stratagemmi per vederla il meno possibile, in azienda, credimi.

Ah, ultima cosa: non lasciare che si avvicini. Mai. Per nessun motivo. Altrimenti sei fottuto. Queste cose le donne le percepiscono come gli squali percepiscono il sangue. Costruisciti un bel muro davanti, solido.