00 09/12/2023 12:39
Stadio a San Donato: l'assessore Lucente illustra le strategie che renderanno sostenibile il progetto del Milan. Metropolitana, treni e strade: ecco perché la Regione Lombardia appoggia il nuovo impianto del club rossonero.

Dalle pagine de Il Cittadino, l’assessore regionale ai trasporti e mobilità sostenibile spiega i motivi per i quali l'opera del Milan porterebbe vantaggi non solo per il club rossonero, ma anche per il Sud Milano, la viabilità metropolitana e il trasporto pubblico locale.

Quello di Regione Lombardia è un endorsement molto forte che chiaramente si pone a favore dell'impianto a San Donato. Lucente, infatti, ha incontrato più volte i rappresentanti del Milan per discutere del progetto e del piano per la mobilità, caratterizzato da nuovi convogli ferroviari in servizio allo scalo sandonatese, la proposta di modifica del progetto del prolungamento della metropolitana 3 e la ridefinizione degli accessi autostradali. «Non siamo contrari alla nascita dello stadio del Milan in loco - afferma Lucente -: lo consideriamo, anzi, un’occasione che il Sud est milanese non si deve lasciare scappare. Ovviamente il Milan deve fare la sua parte, concorrendo alla realizzazione delle opere di viabilità necessarie per garantire l’accessibilità e la sicurezza dell’area, creando le basi per uno sviluppo sostenibile e valorizzando la mobilità locale».

Tra queste opere, Lucente cita il prolungamento della linea della metro gialla, che da San Donato dovrebbe arrivare fino a Vigliano (Mediglia).

«Stiamo lavorando a una modifica della tratta - spiega l’assessore -. Oggi è impossibile riprendere il progetto di prolungamento fino a Paullo, ma invece è possibile ragionare sul prolungamento della linea metropolitana, che si fermerebbe alla cartiera di Peschiera. Noi riteniamo, che si possa prolungare il metrò fino a Vigliano, escludendo la metrotranvia prevista dal Piano di governo del territorio che avrebbe un impatto risibile sugli spostamenti locali. È un’idea in cui credo, che intendo portare avanti a prescindere dalla questione Milan; farò a breve una riunione con i sindaci per condividere questa proposta, sicuro che possa essere sposata dal territorio».

Ma non solo, un altro intervento riguarda la rotatoria di accesso alle tangenziali, verso Rogoredo, che va modificata per evitare ingorghi e incidenti, a fronte di una pressione portata dall’aumento prevedibile di traffico. «È chiaro che dovrà essere rivista la viabilità locale e il club rossonero dovrà fare la sua parte per migliorare i flussi veicolari».

Infine Lucente parla della linea ferroviaria, che passa a ridosso dell’area dello stadio. «Bisogna incrementare i treni e i vagoni, soprattutto nei periodi di eventi sportivi - conferma -. Si potrebbe realizzare una bretella ferroviaria, che consentirebbe la realizzazione di binari paralleli. Sicuramente, c’è tutta l’intenzione di aumentare il ventaglio dei treni a disposizione in concomitanza con eventi sportivi o in caso di necessità con collegamenti stabili e una capacità di spostamento adeguata ai bisogni».

Prontamente rettificata, quindi, la notizia uscita ieri secondo la quale la Regione non avrebbe appoggiato la richiesta di nuovi treni. In effetti, nella risposta alla interrogazione del PD, la Regione rispondeva che «Le frequenze delle linee S (Suburbane) che serviranno anche l’area in questione sono tarate sulla domanda ordinaria registrata normalmente. Nei momenti di afflusso e deflusso delle manifestazioni previste nell’area saranno invece potenziate le frequenze dei servizi, potenziando le composizioni dei treni ordinari normalmente in circolazione e prolungando fino all’area in questione le linee S ordinariamente attestate a Milano Rogoredo».

La Regione non ha mai detto esplicitamente che non avrebbe concesso più treni ma soltanto che le frequenze, ovviamente, saranno potenziate. Ed il modo con cui si effettuerà questo potenziamento lo ha spiegato l'assessore Lucente: aumento del numero dei treni, delle corse già esistenti e prolungamento delle linee S. Senza chiaramente dedicare una linea ad hoc solo per lo stadio, ma utilizzando quelle già esistenti che però, appunto, verranno potenziate nei modi sopra indicati. Chi pensa già ai soldi da spendere va troppo oltre: se ne discuterà più avanti ma è chiaro che il Milan dovrà contribuire a tutte le modifiche previste (come affermato dallo stesso Lucente).

L'assessore, inoltre, si dice poco interessato ai comitati no-stadio semplicemente perché costoro non conoscono ancora nulla del progetto e ne verranno a conoscenza nei tempi e nei modi stabiliti dall'iter. Secondo Lucente: «Bisogna informare il territorio con i sindaci riguardo all’opera, che non è solo un edificio, ma una testimonianza di sport, di cultura, di sviluppo. Il nuovo stadio del Milan sarà un segno tangibile della presenza di una grande squadra nel territorio, una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano e mondiale».