00 14/06/2019 22:33
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
SirHorse, 14/06/2019 21.15:




Non entro in merito delle "cose buone", era uno spunto derivante sempre dai discorsi generalisti che purtroppo spesso accompagnano i giudizi su questi personaggi controversi.
E la differenza tra Stalin e Hitler è più ideologica che pratica, perché se ciò che è stato fatto con la Cecoslovacchia o la Polonia (per dire i primi due esempi che mi sono venuti in mente) non è assoggettare popoli inferiori sotto il dominio politico/economico all'impero sovietico non so cosa sia allora.




C'è da contestualizzare.
A Monaco '38 non c'erano delegati sovietici, tantomeno cecoslovacchi, furono gli occidentali a dare il via libera a Hitler per arrivare a 30km da Praga. L'URSS era praticamente l'unico alleato di Benes.

Sulla Polonia i sovietici provarono più volte a firmare un'alleanza, rifiutata dagli stessi polacchi che 10 anni prima invasero la neonata URSS con Pilsudski.

Poi dopo il 1944 l'URSS l'Impero s elo creò davvero, e li siamo d'accordo. Dal 1944 alla sua morte Stalin è ampiamente discutibile e secondo me sbagliò quasi tutte le scelte: dalle sfere di influenza, alla cessione di Grecia e Italia, a Berlino divisa, a Israele, alla rottura con Tito, fino alla distruzione de facto delle democrazie popolari dell'est.