00 04/01/2020 00:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
-Voices-, 03/01/2020 23.54:




Lo fanno, tant'è che nel 2007 quando Federer e Nadal in finale hanno avuto una decisione basata su 1mm ci sono state tensioni non tanto quelle durante la partita, ma dopo con tanto di hawk-eye system che ha spinto per l'uso più abbondante di AI per predire i movimenti della palla e ridurre gli errori. Poi che quello sia meglio dei giudici di linea lo dicono le statistiche: i giudici di linea sbagliavano 4 palle a set, con l'hawkeye molti meno. Ma nel calcio non è così, soprattutto quest'anno a parte i casi evidenti (che con la modifica proposta rimarrebbero) gli altri sono quasi tutti "errori" del VAR molto probabilmente.

E no, non lo fai col righello, usi la tecnologia tanto amata per dire "data la risoluzione dello strumento e il programma che ha studiato il movimento dei giocatori non si può dire nulla, rimane la decisione del campo" plain and simple.

Se poi cambi anche la regola del fuorigioco basandola sulla risoluzione dello strumento e del programma usato per valutare le distanze percorse e la probabile misura più accurata, in modo tale che sia impossibile aver discussioni ancora meglio.

No perché oggi non è né oggettivo né reale il VAR se davvero la tecnologia usata ha questi limiti. Basta una scelta sbagliata del frame (e un piede che tocca un pallone sta ben più di un frame attaccato allo stesso e anche il momento del primo tocco può essere sbagliato di vari frame, basta vedere le review che ogni tanto mostrano) e ci possono essere distanze esagerate, che è assurdo immaginare possano essere non decisive.


Secondo me ci sta fare un passo indietro e dire "il VAR rimane quando è certo di fare la scelta giusta, mentre nei casi limite vanno date altre indicazioni (ie bandierina giù e si gioca) perché né il var né l'occhio umano possono ragionevolmente dire che esiste o no un fuorigioco di pochi cm". Credo chiunque sia d'accordo e non mina alla credibilità dello strumento.



Se ti riferisci ad un punto nella finale Wimbledon 2007, in quel caso Federer aveva sbroccato ampiamente sia perchè Nadal stava rimontando, sia perchè Rafa le aveva beccate tutte e lui sbagliate tutte col challenge. Ma quella palla era buona e diede a Nadal il punto del 4-0 nel quarto set. Poi Federer vinse al quinto e cmq il parziale precedente era già bello che compromesso da un break, quindi quel punto non decise nulla...insomma Federer rosicava abbestia in quel momento, e cmq non è mai stato amante di occhio di falco.

Riguardo al resto, il grassettato sarebbe anche giusto in termini assoluti.
Ma come stabilire quando il VAR è certo di fare la scelta giusta? Poi che significa "scelta giusta"? Ancora una volta...parametri. Devi avere parametri precisi, perchè stai parlando del regolamento ufficiale di uno sport (ma si potrebbe fare lo stesso discorso con una legge, benchè alcuni articoli dei codici lasciano spazio alla discrezionalità).

Il fatto è che qui noi ragioniamo "per situazioni", cercando di applicare il buon senso (del tipo "eh vabbè dai è avanti con lo scarpino cosa vuoi che incida" o "è avanti con qualche capello, forse la spalla, ma capirai") in un contesto che però non lo permette, anche giustamente.
Ripeto, non puoi regolamentare una casistica pressochè infinita (il concetto del fuorigioco è uno, ma i modi in cui si può verificare sono sconfinati) e non aspettarti situazioni limite che fanno a pugni, come detto, con il buon senso.
[Modificato da Iceman.88 04/01/2020 00:25]