pizzo83, 05/03/2020 22:22:
Eh già, perché invece te e l'altro mongoloide vi siete letti per filo e per segno il testo dell'intervista, vero?
Tu l'hai fatto?
No perché il discorso non è sulla storia o meno, ma su come nei prossimi decenni si vorrà gestire il calcio che si sta chiudendo attorno a una decina-quindicina di squadre, limitando la crescita delle altre.
Il problema di base è che con il sistema attuale visto che c'è enorme differenza fra le squadre al vertice e le altre una squadra in crescita rischia di vedere i suoi investimenti quinquennali andare in fumo perché per un anno un'outsider ruba loro il posto, bruciando quanto di buono fatto negli anni precedenti dall'altra squadra che vede mancare gli alti introiti della Champions.
L'esempio Atalanta e Roma è calzante semplicemente perché la Roma da seconda squadra in Europa per il campionato italiano nell'ultimo quinquennio ha avuto la necessità di ridimensionare in modo sostanziale il suo livello quest'anno perché è senza soldi-visibilità della Champions. Quindi si chiede se ha senso che una squadra per un anno che va male debba veder bruciato il proprio lavoro a discapito di un fenomeno passeggero come potrebbe essere l'Atalanta di cui non nega né la capacità, né il fatto che se la siano meritata, ma semplicemente ci si chiede se un sistema come questo in cui un anno andato male può uccidere il progetto di una squadra sia la soluzione migliore. (poi ecco l'Atalanta è una squadra che ad un occhio esterno mi pare 100 volte meglio strutturata della Roma, ma il punto non era su ste due squadre)
Poi se le parole usate sono queste:
"Mantenere il proprio livello internazionale con una determinata posizione minima in classifica. Ho grande rispetto per quello che sta facendo l'Atalanta, ma senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla Champions. Giusto o meno, penso poi alla Roma, che ha contribuito negli ultimi anni a mantenere il ranking dell'Italia, ha avuto una brutta stagione ed è fuori. Con tutte le conseguenze del caso a livello economico. Bisogna proteggere gli investimenti"
"L'obiettivo è bilanciare, quanto pesa il contributo al calcio europeo e quanto pesa la prestazione di un singolo anno. Non ho la risposta. Quello che va capito è come assicurare ai club sani, ma anche limitati dalle dimensioni del loro mercato, a lottare e a non trasformarsi in realtà dedicate alla crescita dei giocatori per le grandi società. Gli ottavi di Champions quest'anno ne sono la dimostrazione, anche la Coppa del Mondo 2018 è stata la dimostrazione del dominio dei paesi europei"
capisco che sia estremamente confuso e alla fine della fiera non dica nulla, ma non è un attacco all'Atalanta in quanto Atalanta, è un attacco al sistema che vede la forbice tra le squadre al vertice e le altre aumentare senza fine.
[Modificato da -Voices- 05/03/2020 22:42]