00 06/05/2021 21:14
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Rust Cohle, 06/05/2021 18:44:




Oltre a quello che ha già detto Prof, che condivido, aggiungo anche la necessità di limitare l'arbitrarietà di un certo numero di esaltati di determinare che un qualcosa è offensivo e fare casino fino a quando quel qualcosa non viene censurato.
In questo caso specifico a lamentarsi sono stati solo pochi fessi e quindi non è successo niente, ma spesso negli ultimi tempi si sono viste rivolte sul web da parte di "indignados dell'ultima ora" che hanno portato poi determinate aziende/personaggi a doversi addirittura scusare per delle cose assolutamente non offensive ma che qualcuno riteneva lo fossero.
Vedi il caso di Dolce e Gabbana di non troppo tempo fa, e come quello molti altri.

Allora fin quando c'è chi dice che i negri si fermano con le banane è giusto che si intervenga anche col pugno duro, ma in tante altre situazioni dove invece magari si sta facendo solo satira, ironia o comunque si stanno mostrando realtà scomode ma pur sempre realtà allora mi sembra più giusto che si dia ad ognuno la possibilità di stabilire se ciò va bene, non va bene, è giusto o è sbagliato.
Censurandolo non fai altro che togliere questa possibilità e darla agli esaltati e agli spostati mentali di prendere di mira una cosa, stabilire che quella certa cosa offende qualcuno a caso e quindi di cancellarla arbitrariamente solo perchè qualcuno ha deciso che quella cosa lo offendeva.

Si ma che libertà andrebbero a limitare?
Le aziende essendo private fanno quel cazzo che vogliono, possono adeguarsi come no al momento come ogni multinazionale fa dall' alba dei tempi.
Vorrei sapere a livello nazionale/governativo come e quando questo dibattito ha limitato/censurato in qualche modo in funzione della "cancel culture" una prerogativa in ambito statuale, perché sennò perdonatemi si parla di aria fritta: non mi pare che abbiano tirato giù il mount Rushmore per dire.