(Albero Del Rio), 14/04/2011 09.52:
La TWNA la continuamo di qua o di la?
Credo al 99% di la,bisognerebbe organizzare.
Ritorno OT
Ganz: "Milan-Samp, che emozione"
Milan. Samp. Scudetti conquistati in volata. Retrocessioni inaspettate, spiacevoli. Quasi paradossali. E poi ancora gol di rapina, storie di ex. Un solo sceneggiatore per la ricostruzione di questo film: Maurizio Ganz, "El segna semper lu'". Dialetto milanese, facile da comprendere. Basta un salto indietro nel tempo per scoprire l’origine di quel soprannome che, un po' in silenzio, segnò un'epoca. Ganz è uno dei più grandi girovaghi del nostro calcio, uno di quelli che fa impazzire i tifosi e fa gol a ripetizione. Uno di quelli che lascia l'impronta su una partita, la decide, la intinge di storia. Grazie all'istinto del grande bomber.
E' stato Ganz a decidere uno degli scudetti più sudati del Milan, grazie a un colpo di prestigio che costrinse la Samp (squadra che lo aveva lanciato in A nel 1986) al purgatorio della B. Era il 2 maggio 1999, mancavano quattro giornate alla fine di un campionato pazzesco, che i rossoneri volevano vincere. E vinsero, in rimonta su una Lazio fortissima. Recuperando 7 punti nelle ultime 7 giornate. Anche grazie a quel gol decisivo: mezza girata deviata in porta da Castellini, minuto 95, 3-2. San Siro diventò una bolgia. Il primo posto era distante un solo punto. "Giocai solo perché Weah era stato ammonito a Vicenza e fu squalificato. Ma feci una gran partita: colpii un palo clamoroso, causai l'espulsione di Lassissi ed ebbi tante occasioni. Il finale fu incredibile: Abbiati fece un miracolo su Catè, poi arrivò il mio gol a tempo scaduto. Ma non fu colpa mia la retrocessione della Samp: i blucerchiati, la domenica successiva, persero a Bologna e scesero in B. Io d'altronde volevo solo vincere lo scudetto con il Milan".