00 06/09/2012 21:56
Final Battle 2011

Elgin-Perkins: nei primi trenta secondi i due non si trovano granché, poi però ingranano benissimo facendo vedere spot veramente difficili.
Elgin domina un po' meno del solito ma riesce comunque a far apprezzare la sua forza mentre Tj non esita a rischiare la propria salute per la riuscita del match.
Vittoria mai seriamente a rischio per il canadese. 7,5

Ciampa-Rave: più che quanto visto sul quadrato risalta l'aspetto simbolico: si scontrano presente e passato dell'Ebassy .
Scelta giusta: dato che non puoi far perdere Ciampa nell'evento più importante dell'anno lo metti in un incontro di sicuro scontato ma con buoni motivi d'interesse.
Simbolico perché, quando si pensa all'Embassy, la mente corre sempre alla versione con Jimmy e non a quella attuale.
Quindi Ciampa schiena, con le scorrettezze proprie di Nana & Co., Jimmy che tornerà da dov'era venuto ed indossa il sobrio giacchetto che fu di Rave. 6,5

Generico-Lethal-Bennett: personalmente con Maria la presenza di Mike è molto più tollerabile. Diventa ancor più tollerabile se viene gestito come in questo caso, peccato non poter sempre piazzarlo in dei 3way.
Generico e Jay fanno la totalità del lavoro, se la prima parte è lenta per le continue interferenze di quello che accompagna Maria, nella seconda metà si sale di tono e si vedono le cose migliori.
Ridotte al minimo le fasi in cui tutti e tre sono sul quadrato contemporaneamente e concentrate tutte nei dieci minuti finali.
Spot nella norma ma legati veramente bene, pubblico di NY da par suo. 7,5

Corino-Steen: 25 minuti di follia, una violenza qualitativamente elevatissima che riesce a zittire, a tratti, il pubblico.
I due si fidano ciecamente dell'altro e ciò gli permette di dar vita a spot assurdi, JJ sembra di troppo: cosa che l'accompagna da quando è tornato.
Il finale richiama la scorsa FB ed il piledriver dall'apron sul tavolo, che Steen esegue su Generico intervenuto a salvare Cornette, chiude il cerchio con l'edizione dello scorso anno. 9

Gountlet match: posizione nella card non invidiabile per i dieci. Tralasciando il primo incontro, in cui i Bravado danno il peggio di se, si vedono delle buone cose.
Azzeccate le scelte sia sugli ingressi che sulle uscite, man mano che si avanti il ritmo e la qualità del lottato aumenta toccando il picco nel segmento Bucks-FS. Il finale che vede i due californiani di fronte agli ANX è inferiore per esigenze di storyline: Titus già zoppicante prima di iniziare e l'incontro che si sviluppa in un lunghissimo hot tag. 7

Strong-Hero: interessante il prematch con Martini che riesce ad essere interessante per la prima volta da quando lo seguo, con Roddy che si conferma la solita macchina da promo e col ritorno di Hero che non butta giù l'arena ma mi fa saltare sulla sedia.
Incontro che, escluso quanto succede tra la beck breaker sull'angolo e l'interferenza di Martini, delude un po' le mie aspettative. Roddy, in questa versione, non deve far vedere sul quadrato cosa sa veramente fare ed è uno spreco che questa ROH non può permettersi.
Poi mi spiegheranno perchè gli incontri in cui è presente Martini li booka Russo ubriaco. 7

Briscoe-WGTG: sarà stata l'atmosfera natalizia ma vedere il pubblico newyorkese inneggiare a Jim Duggan è come minimo stupefacente. Incontro strano, la si butta con una rissa prima che inizi l'incontro: i campioni si prendono così la rivincita sui fratelli a suon di sediate.
Quando inizia, con tempistiche abbastanza indecifrabili, l'incontro Jay è già aperto, non so quanto volutamente, ed il pubblico a già scelto da che parte stare: non certo quella dei campioni.
Il mezzo botch, che se fatto di proposito è una genialata, di Shelton sulla manovra della contesa fa saltare il tetto all'arena.
Si vedono alcune buone cose ed i due anzianotti ce la mettono veramente tutta ma i limiti fisici vengono fuori comunque. 7,5

Edwards-Richards: ammetto che partivo prevenuto ma m'hanno smentito su tutta la linea.
Non fanno l'errore più temuto: quello di picchiarsi fortissimo dal primo secondo ma lasciano che l'incontro monti pian piano muovendosi bene tra mat wrestling un po' di maniera e transizioni veramente fluide e ben fatte.
Anche qua fiducia illimitata nel mettere la propria salute nelle mani dell'altro e precisione chirurgica nell'eseguire spot pericolosissimi e nel prendersi bump folli.
Anche un momento ormai anacronistico come la possibilità di un count out per Eddie assume tutt'altra dimensione ed è perfetto posizionato in quel momento.
Certo Martini e Company c'entrano come il culo e le 40 ore però siamo veramente al pelo nell'uovo.
Ah, si, altra nota positiva: Eddie non spacca neanche un tavolo e Nigel valore aggiunto al commento.
Chiusa una porta per Davey s'apre un portone di nome Kevin [SM=x2585038] 9,5

Evento solidissimo con un paio di perle.
Acustica e regia da rivedere.