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Palermo, Mazzotta: "Sono pronto a ripartire dalla D. Mi hanno distrutto un sogno"
[ domenica 14 luglio, 2019 ore: 16:53 ]

Antonio Mazzotta, fino all'ultima stagione nel "defunto" Palermo, alla Gazzetta dello Sport ha mandato un chiaro messaggio alla piazza, sottolineando la possibilità di ripartire dalla Serie D con una "rinata" società rosanero: “Mi hanno distrutto un sogno. Fallire la stagione e vedere cancellata la squadra della propria città, non lo auguro a nessuno. Credo che oggi ci sia voglia di riscatto da parte di tutto l‘ambiente. Mi auguro che tutti i palermitani tornino a stringersi attorno alla squadra, magari formando un unico gruppo in Curva come negli anni passati, quando si facevano tremare le gambe a chi veniva al Barbera. Dobbiamo riunirci tutti compatti. Se ripartirei in rosanero dalla Serie D? É un‘ipotesi che prenderei seriamente in considerazione, se fosse un progetto serio, modello Parma o Bari. Mi sono arrivate alcune offerte, le sto valutando, ma sto temporeggiando un po‘ perché voglio prendere la decisione giusta, per non commettere errori. Ho anche 30 anni. Se a Palermo arrivasse una nuova proprietà e mi venisse fatta una proposta ci penserei seriamente. Mi piacerebbe fare come Lucarelli a Parma. Il bando di Orlando? Non dovremo essere la succursale di nessuno, dobbiamo ambire a stare tra i primi sette posti in Serie A.
Mirri? Lo vedrei benissimo, dobbiamo dirgli grazie per quello che ha fatto a febbraio, mettendo 3 milioni di euro ed evitando la penalizzazione. É il primo tifoso e ci metterebbe il cuore, quello che manca da tempo. La vecchia proprietà? Questi personaggi non la devono passare liscia. Hanno ferito una città, ma non siamo morti. Sarebbe bastata un po‘ più di attenzione da parte di tutti. Si sapeva che Lucchesi veniva da sei fallimenti, Tuttolomondo, poi, ha fatto solo chiacchiere. Avevamo tantissima fiducia in Foschi, appena lo hanno messo fuori a fine campionato abbiamo capito che qualcosa non andava…”.

Perinetti: "In D ci vuole una proprietà che dia certezze. C'è la mia disponibilità a tornare"
[ domenica 14 luglio, 2019 ore: 16:55 ]

L‘ex direttore sportivo del Palermo, Giorgio Perinetti, ha rilasciato un‘intervista a La Repubblica, non escludendo un proprio ritorno in Sicilia: “Io sono ripartito dalla serie D insieme al Venezia, figuriamoci se non lo farei insieme al Palermo. La mia disponibilità c‘è sicuramente, ma al momento non c‘è niente di concreto. Ci vuole una proprietà che dia certezze. Servono solidità economica e continuità. Il primo anno i costi possono essere contenuti, ma più si va avanti più gli impegni crescono. Palermo è una piazza ambiziosa che pretende un impegno importante. Bisogna avere pazienza e fare un passo alla volta. Orlando vuole trasparenza e potrebbe privilegiare espressioni che vengono dal territorio. Questo, se da un lato può essere valido, potrebbe non esserlo sotto altri aspetti. Basti vedere il Bari: l‘impegno finanziario di De Laurentiis è stato fondamentale per vincere agevolmente il campionato e programmare il futuro della società. Nel prossimo campionato nessuno regalerà qualcosa al Palermo, i risultati vanno conquistati sul campo. Se qualcuno pensa di aver già vinto il campionato di D e quelli a seguire è sicuramente un illuso”.

Palermo, Accardi: «Pronto a difendere questi colori»
[ domenica 14 luglio, 2019 ore: 17:02 ]

Andrea Accardi giura fedeltà al Palermo.

Il Classe '95 - con un post direttamente dal proprio profilo Facebook - dichiara di essere disposto a ripatire dalla serie D con i colori rosanero.

"Non è forte chi cade, ma chi cade e si rialza ed il Palermo calcio tornerà più forte di prima! Ho ricevuto diverse offerte in questi giorni ma valutando insieme al mio entourage, so che la mia volontà è dare priorità a questi colori ed a questa maglia, la mia priorità è il Palermo calcio! Attendo con ansia il nuovo corso sportivo, pronto a difendere come sempre questi colori.
Io Andrea Accardi figlio di questa città"

Bando, Ferrero: "Orlando, ma che bando è? Io non abbraccio quella politica"
[ domenica 14 luglio, 2019 ore: 17:07 ]

Dopo l'annuncio della sua ritirata dal bando, Massimo Ferrero ha ribadito le sue motivazioni che lo vedranno fuori dalla corsa per prendere il Palermo. Con una voce bassissima Ferrero risponde a Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport: "Guardi ho il cuore spaccato per la notizia di Sinisa Mihajlovic, tutto il resto sono cazzate, mi scusi, non ho voglia di parlare".

La voce si alza quando si parla del Palermo: "Non mi va di partecipare ad un bando e perdere. E poi che bando è quello? Il sindaco ha detto tutto e non ha detto niente. Sarei stato anche pronto a metterci faccia e soldi ma non ad abbracciare quella politica. Il calcio è pulizia, amore. Sono una persona seria, un uomo delle regole, non un perdente. Mi ritiro perchè ho una dignità. Mi auguro che aiutino Pamela Conti a costruire il calcio femminile a Palermo. Sarebbe bello se le dessero l'incarico. Povera ragazza. È triste e piange. E Ferrero non c'è più".

Il Sole 24 ore – “Con la black list, la fine del Palermo poteva essere evitata”
[ domenica 14 luglio, 2019 ore: 17:11 ]

“La roulette russa delle iscrizioni”. Anche il Sole 24 Ore approfondisce il tema delle ammissioni ai campionati e analizza i casi Palermo e Foggia, due delle 6 squadre che (per vari motivi) in questa estate sono state “espulse” dal professionismo. Ma proprio in relazione ai rosanero, si sottolinea come la introduzione della “black list” federale già nel passato forse avrebbe potuto evitare la fine del Palermo.

Nell‘articolo a firma di Benedetto Giardina e Marco Bellinazzo, si fa riferimento alla misura adottata dalla Figc e che impedirà la presenza nel mondo del calcio di soci, dirigenti con poteri di rappresentanza in ambito federale e amministratori di societaÌ€ escluse dai campionati o sottoposte a revoca dell‘affiliazione. E il riferimento in chiave Palermo (più che a Arkus) è soprattutto nei confronti di Fabrizio Lucchesi, che dopo le esperienze controverse a Pisa, Latina e Lucchese potrebbe di fatto chiudere la propria carriera nel mondo del calcio con la parentesi in Sicilia.

Il quotidiano ricostruisce il quadro delle contestazioni della Covisoc alla documentazione presentata dal Palermo: oltre al mancato deposito della fideiussione e al pagamento degli stipendi da marzo a maggio 2019 e dei debiti sportivi (tra cui una penale da 400 mila euro a De Zerbi), la Covisoc ha anche contestato una carenza patrimoniale di 8,3 milioni colmata in larga parte con un credito da 5,8 milioni rilevato da Group Itec srl, cioè con una modalitaÌ€ non prevista dalle norme e “senza fornire alcuna documentazione sull‘esigibilitaÌ€ dello stesso”, si legge.

Nel frattempo si guarda anche al Foggia, escluso dalla Serie C per carenze di circa 2 milioni e che guarda già al bando pubblico per la ripartenza dalla Serie D, subito indetto dal sindaco Manzella e il cui verdetto dovrebbe arrivare già martedì prossimo, mentre i Sannella hanno fatto ricorso al Coni per ottenere la retrocessione diretta del Palermo e un ammissione in sovrannumero o comunque un risarcimento per non meno di 34 milioni di euro.

Sagramola: “Palermo, speriamo di vincere noi. Il settore giovanile…”
[ domenica 14 luglio, 2019 ore: 17:17 ]

L‘ex amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola, conferma la propria candidatura insieme a Mirri nel progetto del nuovo Palermo ma non si sbilancia sul possibile esito: “A differenza delle partite calcistiche in cui c‘è anche il pareggio, in questo caso o si vince o si perde. Noi speriamo di vincere ma potremmo anche perdere”.
Sarà un fattore importante quello di puntare sul settore giovanile: “A prescindere da chi si aggiudicherà il bando, in ogni caso, il Palermo che verrà dovrà puntare sui giovani, su un settore che va ricostruito con ambizioni di crescita“. Il duo Mirri-Sagramola sembra attualmente in pole postition per aggiudicarsi il club rosanero e presto verrà presentato il progetto al Comune di Palermo: “Metterò tutto me stesso nel progetto su cui stiamo lavorando notte e giorno“, ha concluso Sagramola.