_Doko_, 04/07/2011 00.45:
non sta nè a te nè a me deciderlo. la legge può essere giusta o ingiusta, ma va rispettata. si può cercare di cambiarla restando sempre nell'ambito della legalità, utilizzando i mezzi forniti dall'ordinamento.
se invece vogliamo stabilire il principio che chiunque può disubbidire alle leggi che ritiene ingiuste si finisce logicamente nell'anarchia, visto che la giustizia è un concetto relativo (molte persone pensano che non sia giusto che la legge ti obblighi a pagare le tasse, o impedisca di scoparti le 12enni porche, ma non per questo è autorizzata a commettere un reato).
Hai un´idea alquanto sacra della legge e un´antropologia negativa che non é sostenuta da alcun fatto o logica se non dalla necessitä di dover sostenere il tuo ragionamento che comprende una confusione e una sovrapposizione illegittima tra anarchia e anomia.....in poche parole Hobbes.
La storia e i fatti dicono che ogni forma di diritto costituente passa attreverso l´uso e la violenza e che una volta costituito si appropria del monopolio della violenza per imporre i suoi rapporti di potere.
Stretti nella morsa tra potere costituente e potere costituito, non ci resta che la resistenza.
La Val di Susa é la rottura di un paradigma, il locale aspira ad autogovernarsi e si riappropria del territorio. La cosa piü bella é la persistenza della solidarietä internazionale.
Chiamateli pure guerriglieri, non é un problema, anzi segna un´emancipazione della lotta, non piü al servizio della liberazione nazionale (con tutti i veleni annessi e connessi) ma di un territorio e dei loro desiderio. Colpire e sparire, questi guerriglieri non prendono il potere, ne lo pretendono, lo dissacrano- Agamben direbbe profanano- e liberano il comune, riconsegnadolo alla comunitä.
Non sono eroi, perché non hanno né un nome da dare ad una via, né un volto da porre nelle piazze, sono fantasmi, uomini neri, non hanno personalitä, é la guerriglia che agisce nei loro corpi dando una speranza a venire all´europa.